SAN VALENTINO
Disegno realizzato da: Doga Ludovica
Disegno realizzato da: Doga Ludovica
San Valentino
San Valentino è una festa prevalentemente cristiana derivante dal Santo Valentino, che però con il tempo si è diffusa in tutto il mondo; si è arrivati a vendere oltre il miliardo di biglietti e regali vari ogni anno, quasi alla pari del Natale.
La tradizione dei biglietti è stata ideata nel XIX secolo e già alla metà di questo iniziò la produzione industriale per mano di varie aziende come quella di Esther Howland; fin dall’inizio la tradizione dei biglietti amorosi scoppiò in un successo incredibile in pochissimo tempo, ma successivamente fu sovrastata dai doni come le scatole di cioccolatini e i mazzi di rose rosse.
Il consiglio comunale dei ragazzi, per il giorno di San Valentino, ha deciso di organizzare una piccola festa per le 3 classi della scuola secondaria di 1° grado, costruendo delle piccole scatoline dove poter depositare dei bigliettini, che sono stati letti il giorno seguente.
Questi sono stati fatti da persone anonime, che hanno espresso i propri sentimenti verso i ragazzi delle classi, i biglietti riguardavano le amicizie e anche l’amore.
La storia del santo Valentino
La festa di San Valentino prende appunto il nome dal Santo Valentino, ma non esiste solamente un santo con quel nome, bensì tre, tutti martiri, e tutti con storie diverse ma simili:
Prima leggenda
La prima storia si svolge nel 200 D.C. circa a Roma, l’imperatore Claudio decide di abolire il matrimonio/ fidanzamento per far andare più volentieri i giovani in guerra non essendo ostacolati dall’amore.
Valentino, un sacerdote cristiano, non è d’accordo, quindi il 14 febbraio decide di sposare 2 giovani, ma viene poi scoperto dall’imperatore e condannato a morte.
Seconda Leggenda
La seconda narra che Valentino venne ucciso per aver provato a salvare dei cristiani dal carcere romano, dove venivano picchiati e maltrattati.
terza leggenda
L’ultima leggenda racconta l’amore tra Valentino e la figlia del suo carceriere, quando lui stava per essere giustiziato decide di scrivere un biglietto di addio firmato con “Il tuo Valentino” (espressione usata ancora oggi)
Scritto e curato da : Severini Luce (3A Loro Piceno)