La compagnia di navigazione

Le "Flotte Riunite Florio" furono una compagnia di navigazione di Palermo, nata nel 1840 come Società dei battelli a vapore ad opera dell'imprenditore Vincenzo Florio. Fu incorporata nel 1936 dallo Stato nella Tirrenia di Navigazione. Nel 1847 Vincenzo Florio fece giungere a Palermo dalla Francia il piroscafo “Indépendent", in piena rivoluzione, sotto bandiera francese per essere al riparo dalle navi borboniche. Era nata l'Impresa Ignazio e Vincenzo Florio per la navigazione a vapore. Alla nave fu dato il nome di "Diligente".

Nel 1851 fu ordinato ai cantieri Thompson di Glasgow il "Corriere siciliano", capace di trasportare un centinaio di passeggeri tra prima e seconda classe. Destinato ad alcune linee mediterranee, arrivava sino a Marsiglia. In seguito arrivò sempre da Glasgow un terzo vapore, l' "Etna", di 326 tonnellate di stazza. Gli fu affidata la concessione del servizio postale tra Napoli e la Sicilia. Un nuovo bastimento, l' "Elettrico", raggiungeva la velocità di 13 nodi, eccezionale per quei tempi.

Quando Garibaldi sbarcò in Sicilia, il governo borbonico requisì per il trasporto delle truppe quattro piroscafi della compagnia; uno affondò al largo di Gaeta.

Nonostante le perdite, grazie alle altre attività di famiglia, Vincenzo Florio fu in grado di riorganizzare la compagnia di navigazione: abbandonò la struttura familiare e la ricostituì in forma di società in accomandita per azioni con un capitale di quattro milioni di lire. Così il 25 agosto 1861 fu costituita la Società in accomandita Piroscafi postali di Ignazio e Vincenzo Florio, con sede a Palermo.

Nel 1862 la Florio fu una delle quattro compagnie che ottennero sovvenzioni dal governo italiano per il servizio postale: le linee esercite dalla Florio erano la Palermo-Napoli e il cabotaggio intorno alla Sicilia con puntate verso gli arcipelaghi siciliani, Malta e Tunisi.

Nel 1863 le unità che componevano la flotta erano dodici e la compagnia guadagnò in forza economica e prestigio. Fu acquisita la Compagnia di navigazione a vapore "La Trinacria", nata a Palermo nel 1869 e fallita nel 1876 a seguito della crisi economica del 1873.

La convenzione postale del 1877 permise un'ulteriore espansione della Florio, che ormai era una delle uniche due grandi compagnie di navigazione italiane; l'altra era la "Rubattino". In tale occasione la società palermitana ottenne il cabotaggio del canale d'Otranto e dello Jonio, i traghetti Ancona-Zara e Brindisi-Corfù, ma soprattutto ebbe le linee per Salonicco, Smirne, Costantinopoli e Odessa. Fuori dalla convenzione, nel 1877 Florio inaugurò anche la linea per New York, che due anni dopo divenne Marsiglia-Palermo-New York.

Il 4 settembre 1881 nacque la Navigazione Generale Italiana (Società riunite Florio e Rubattino): Ignazio Florio e Raffaele Rubattino unirono le rispettive imprese ricevendo ciascuno il 40 per cento delle azioni, mentre Il Credito Mobiliare sottoscrisse il restante 20% del capitale. La sede fu fissata a Roma, mentre Genova e Palermo furono i compartimenti operativi. Con i suoi 83 piroscafi, la Navigazione generale italiana si presentava come il più grande complesso armatoriale mai sorto in Italia.

Pochi anni dopo alcuni armatori genovesi presentarono, però, offerte più convenienti di quelle della Navigazione generale per l'assunzione dei servizi convenzionati dallo Stato; la compagnia non fu in grado di acquisire una nuova grande flotta che sostituisse gli oltre cento bastimenti posseduti e iniziò la crisi

Fallita la NGI, nel 1925 Ignazio Florio jr fondò la società di navigazione Flotte Riunite Florio.