Il Giornale "L'ORA"

Il 22 aprile del 1900 Ignazio Florio junior fondò il giornale "L'ora". Aveva bisogno di un supporto di comunicazione per il suo progetto: gettare le fondamenta per un partito politico siciliano in grado di aggregare gli interessi degli industriali e dei proprietari terrieri, in contrapposizione con i latifondisti proprietari dei feudi. Ignazio, per supportare questa sua visione politica, crea il Consorzio, con l’intenzione di farne il centro propulsivo e operativo del suo progetto politico. Ignazio Florio dota il quotidiano dei più moderni sistemi di comunicazione: come è indicato nella testata, il giornale ha un “filo speciale con Roma” ed è dotato di un telefono: numero 316. La direzione è in via Cintorinai, 62. Il giornale passava attraverso Il Consorzio agrario siciliano, che ne fece il suo organo ufficiale grazie alla pubblicazione di un Supplemento settimanale dell’Ora, nel quale si presentavano articoli di tecnica ed economia agraria e rubriche di meccanica agraria, di orticultura, di pastorizia e di altri temi legati alla modernizzazione del settore agricolo. Purtroppo, il progetto di Ignazio Florio si rivelò un'illusione: i latifondisti che sopravvissero al Caracciolo e alle spinte del riformismo borbonico erano ancora in grado di combattere e di boicottare i processi di accumulazione del capitale necessari all’industrializzazione dell’agricoltura. I Florio furono travolti da una crisi profonda che li spazzò via dalla scena politica ed economica siciliana. Ma "L’Ora" sopravvisse e mantenne il suo imprinting, sostenendo i contadini nella loro lotta contro il feudo e i latifondisti e supportando l’Autonomia regionale appena nata come strumento per la rinascita della Sicilia e del suo sviluppo economico, sociale e civile.