Hotel Villa Igiea

Alle falde di Monte Pellegrino, affacciata sul mare dell’Acquasanta, troviamo la storica e prestigiosa Villa Igiea. Lo sviluppo di questa dimora – nata come villa privata – è strettamente connesso a una delle più potenti famiglie di imprenditori siciliani di fine Ottocento: i Florio. L’imponente struttura mostra ancora oggi il suo splendore quasi del tutto originale. Custodisce ricchezze e decori artistici appartenenti allo stile Liberty.

La famiglia Florio possedeva in quella zona la tonnara dell’Arenella

Quel quartiere, l’Acquasanta, attirò la costituzione del sanatorio, soprattutto per la sua storia “miracolosa” e per la generica salubrità del luogo. La sorgente dalle miracolose capacità terapeutiche e l’azione apparentemente benefica del clima marino furono determinanti nella scelta del sito. Ignazio Florio, allora presidente dell’Ospedale Civico, ritenne che queste caratteristiche potessero giovare ai malati di tubercolosi.

La costruzione del nuovo grande sanatorio, denominato “Villa Igiea” in omaggio alla dea della salute Hygiea, fu affidata all’architetto Ernesto Basile, uno dei maggiori esponenti del Liberty in Sicilia. Basile diresse non solo gli aspetti volumetrici e architettonici ma anche quelli decorativi, disegnando tutto l’arredo, dalle panche alle specchiere, fino alle poltrone. I complementi, come porte, lampadari, passamani e paraventi, furono affidati alla prestigiosa e antica ditta artigiana Ducrot. La sala da pranzo, arricchita da un vasto ciclo decorativo floreale, prende oggi il nome di "Sala Basile", in onore di colui che ne ha curato tutte le fasi della realizzazione.

A circa un anno dall’acquisto della villa, nel marzo del 1900 Ignazio Florio e il Consiglio di Amministrazione della società costituita per la realizzazione del sanatorio decisero di mutare la destinazione d’uso di Villa Igiea.

Il complesso divenne il “Grand Hotel Villa Igiea”, mantenendo il nome della dea della salute e affermandosi come meta del turismo internazionale, simbolo della Belle Époque palermitana. Il 19 dicembre del 1900, alla presenza della borghesia palermitana e dei giornalisti di tutta Europa, il lussuoso hotel aprì le sue porte. Per molti anni Ignazio e Franca Florio accoglieranno nei suoi saloni l’alta aristocrazia europea e mondiale. Solo per citare alcuni personaggi ospitati, ricordiamo il re d’Inghilterra Edoardo VII, l’imperatore di Germania Gugliemo II, lo zar di Russia Nicola II. L’obiettivo dei Florio era fare concorrenza al brillante lungomare di Nizza.

La Prima Guerra Mondiale segnò il declino della Belle Époque, dei Florio e delle serate mondane. Caddero grandi imprenditori, e la luce di Palermo sul Mediterraneo divenne flebile.