L'industria dei trasporti

La parola viaggio deriva dal provenzale "viatge", a sua volta derivante dal latino "viatĭcum"; quest'ultimo era la provvista necessaria per mettersi in viaggio. Per viaggio si intende lo spostamento che si compie da un luogo di partenza a un altro. Il viaggio può essere locale, regionale, nazionale o internazionale. Il viaggio può avvenire con mezzi di trasporto pubblici o privati (automobili, motocicli, treni, aerei, navi, biciclette, ecc.), o anche a piedi. Un viaggio può includere anche soggiorni relativamente brevi tra i successivi spostamenti che lo compongono.

Gli scopi di un viaggio possono essere svariati: turismo, vacanza, ricerca (per la raccolta di informazioni), visita ad altre persone, volontariato, migrazione, pellegrinaggio religioso, missione, affari, commercio, viaggio per motivi sanitari o per sfuggire da guerre.

L'industria del tempo libero, nata dall'evoluzione dell'industria culturale, rappresenta un settore economico importante.

Il viaggio rappresenta un elemento indispensabile nella pratica dell'attività turistica e a questo è legata l'attività delle imprese di trasporto. L'evoluzione dei mezzi di trasporto è stata fondamentale nello sviluppo e nell'affermazione del turismo.

La Famiglia Florio ha dato inizialmente vita alla Società dei battelli a vapore siciliani, fondata nel luglio 1840, che garantiva collegamenti regionali con Napoli, fino ad arrivare a Marsiglia.

In seguito, con la progressiva espansione commerciale della famiglia, la flotta crebbe ulteriormente, anche attraverso l’annessione di altre compagnie, quali la “Trinacria”, la “Peirano & Danovaro” e il “Lloyd Italiano”, fino a contare ben 99 navi, numero massimo consentito dallo Stato italiano, pari alla somma dei navigli in forza a tutte le altre compagnie di navigazione iscritte al Registro Italiano.

In quel periodo la compagnia di navigazione dei Florio garantiva collegamenti con Malta, la Tunisia, la Grecia, la Turchia e nel 1877 inaugurò una linea con New York.

Il 4 settembre 1881 nacque la Navigazione Generale Italiana (Società riunite Florio e Rubattino). Con i suoi 83 piroscafi (subito passati a oltre 100), la Navigazione generale italiana si presentava come il più grande complesso armatoriale mai sorto in Italia.

Parallelamente alla flotta commerciale, all’apice della loro ricchezza, i Florio possedevano anche yacht privati, armati di tutto punto, spesso messi a disposizione dei loro illustri ospiti per crociere nel Mediterraneo.

Dall’iniziale “Mary Queen” di Ignazio sr., poi venduto, si passò con l’omonimo figlio Ignazio jr., nel 1893, al possesso di sei yacht: “Sultana”, “Valkirie”, “Fieramosca”, “Franca” e “Aretusa”, ai quali cui si aggiunse, dopo pochi anni, l' ”Aegusa”, rivenduto successivamente a Sir Thomas Lipton, il quale, apportate alcune modifiche, lo ribattezzò “Erin”. Era il celebre yacht dal quale seguiva le regate di Coppa America.