Fonderia Oretea

I fratelli Sgroi nel 1840 crearono a Palermo la società "Oretea" per la fusione di opere di ferro e bronzo, il cui impianto fu fornito di una motrice a vapore. Vincenzo Florio svolse la funzione di cassiere e fu componente del Consiglio d'amministrazione. I fratelli Sgroi nel 1841 si trasferirono a Napoli e la società passò a Vincenzo Florio, che si avvalse della collaborazione di alcuni soci.

Con il passaggio a Vincenzo Florio, la fonderia "Oretea" si dedicò complementarmente alle attività armatoriali, fornendo caldaie, pompe e altre attrezzature utili allo svolgimento della navigazione a vapore. La nascita di "Oretea" segnò l'inizio dell'espansione della metallurgia siciliana: si passa da piccoli opifici a impianti industriali di dimensioni apprezzabili. Nel 1844 la sede si trasferì nelle vie Fonderia Oretea e Onorato. Grazie alla direzione di Antonio Michelini, la Oretea presentò all'Esposizione Nazionale di Palermo una pressa idraulica da 212 atmosfere. In occasione dell'Esposizione di due anni dopo, fu possibile presentare la prima macchina a vapore di costruzione interamente siciliana; una seconda macchina, capace di azionare tutti i macchinari dello stabilimento, fu presentata a una mostra industriale tenutasi nel 1846. Dopo tale data, la Oretea continuò ad espandere le proprie attività, tanto che nel 1859 Florio fu costretto ad abbandonare le attività legate alla pesca del tonno, per potersi così concentrare sull'amministrazione della fonderia e della società dei battelli a vapore.