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"I FLORIO"

La storia della famiglia Florio presenta uno spaccato importantissimo della Sicilia e della sua società a cavallo tra Ottocento e Novecento: fu, infatti, protagonista assoluta della stagione della Belle époque siciliana, poiché contribuì alla nascita e alla formazione dell'imprenditoria.

I Florio furono i più ricchi di Sicilia grazie alle loro attività imprenditoriali, dalle tonnare al vino; possedevano, inoltre, una flotta di 99 navi: la 100esima era un modellino d'oro; fino ad arrivare alle corse automobilistiche, diventando cosi i "Leoni" di Marsala.

PRIMA GENERAZIONE

Paolo Florio, padre del senatore Vincenzo Florio, bisnonno dell'ononimo imprenditore, partì alla volta della Sicilia dopo il terremoto che colpì Bagnara Calabra.

Giunto a Palermo, aprì un negozio di spezie, prodotti coloniali e chinino; quest'ultimo a quei tempi era utilizzato per curare la malaria.

Alla morte di Paolo prese le redini il fratello minore di quest'ultimo, Ignazio Florio, il quale, pur occupandosi della gestione del negozio, avvertì la necessità di espandersi: infatti, acquistò le tonnare di San Nicola e Vergine Maria.

SECONDA GENERAZIONE

Vincenzo Florio, figlio di Paolo Florio, acquisì l'eredità di gestire l'impresa imprenditoriale della famiglia all'età di 29 anni (dopo la morte dello zio). Intraprese numerose iniziative industriali, come quelle del tabacco e del cotone, e fondò le cantine Florio per la produzione del vino "Marsala".

Acquistò la tonnara di Favignana per la pesca e l'inscatolamento del tonno.

Fondò la "Società dei battelli a vapore siciliani".

Fu nominato senatore del regno d'Italia, presidente della sede di Palermo e presidente della Camera di Commercio palermitana.

A lui è intitolato lo scalo civile dell'aeroporto Trapani-Birgi.

TERZA GENERAZIONE

Ignazio Senior, figlio di Vincenzo, accrebbe e potenziò il giro d'affari della famiglia.

Egli acquistò l'isola di Favignana e l'intero arcipelago delle isole Egadi per accrescere la produzione del tonno.

Si deve a lui la nascita del tonno sott'olio, poiché fu proprio lui a sperimentare l'inscatolamento, nuovo metodo di conservazione del tonno (in passato era sempre stato conservato sotto sale).

Con lui le flotte Florio divennero la prima compagnia di navigazione italiana.

QUARTA GENERAZIONE

Ignazio Junior, figlio di Ignazio Senior e Giovanna D'ondes, intraprese nuove attività insieme alla moglie Donna Franca: tra queste è opportuno menzionare Villa Igiea, luogo inizialmente dedito ai malati di tubercolosi e oggi hotel prestigioso che porta il nome della figlia, e i cantieri navali.

Inoltre, diede vita al quotidiano "L'Ora".

Il fratello, Vincenzo, divenne un ottimo affarista e organizzatore di eventi. Si devono a lui eventi come la corsa automobilistica "Targa Florio", il "Giro aereo di Sicilia" e il "Corso dei fiori."

La loro caduta ebbe inizio durante la prima guerra mondiale, quando, in aggiunta a una crisi economica, sia Ignazio Junior sia Vincenzo non ebbero figli maschi che si potessero occupare dell'impresa. Iniziarono, dunque, a vendere i propri averi e si ridussero in miseria.

Con la morte di Giulia Florio, ultima erede, si conclude quella dinastia che per quasi un secolo e mezzo ha regalato a Palermo e a tutta la Sicilia grandi fortune.