Le tessiture dell'area sono state estrapolate dallo studio delle principali direzionalità presenti nel contesto urbano. Le direzionalità più forti sono state privilegiate, dando vita a un tessuto architettonico che si integra armoniosamente con le dinamiche spaziali preesistenti.
Prima Tessitura
L'area ha una forma triangolare, con i due lati a Nord presa da una configurazione molto forte, che ne definisce con decisione la struttura e le direzionalità principali.
Creando un offset di multipli di 3 delle due rette a Nord e incrociandole tra loro, si genera una griglia molto regolare. Questa struttura, pur adattandosi in modo flessibile alle dimensioni del contesto, crea un reticolato interessante che si integra armoniosamente con l'ambiente circostante.
Seconda Tessitura
Allo stesso modo, evitando l'incrocio delle due direzionalità e applicando un offset analogo, si genera una tessitura "direzionale". Questa configurazione guida lo sguardo e il movimento verso Nord, creando un effetto dinamico e orientato nello spazio.
Ipotesi di traslazione dei vertici della tessitura
Terza Tessitura
Per introdurre dinamicità in un contesto caratterizzato da regolarità e linearità, la terza tessitura si ispira alle curve fluide del MAXXI di Zaha Hadid. Questa scelta si appoggia all'idea di un progetto che dovrà dialogare con il museo e la scuola, in linea con il suo scopo di campus digitale.
Le curve sono state sovrapposte all'area, la cui base è costituita da una griglia regolare derivata dalle prime tessiture. Questo permette di giocare con aperture e chiusure, sfruttando le curve per creare una continuità visiva e funzionale tra gli spazi.
Sovrapposizione su tessitura 1
Sovrapposizione su tessitura 2