Il progetto per il campus digitale trae la sua ispirazione da una duplice matrice concettuale: da un lato, la tessitura dinamica dell' imprinting a filamenti , dall'altro, la composizione organica e modulare delle griglie ispirate al linguaggio architettonico di Zaha Hadid . Questi due elementi si intrecciano in una sinergia progettuale che reinterpreta il tema del pieno e del vuoto, dando vita a una composizione che si espande e si struttura come un sistema a “ragnatela”, fluido e adattivo.
Il processo progettuale si è avvalso dell'ex tempore per analizzare e reinterpretare le celle del progetto di Zaha Hadid , scomponendole e riadattandole alle caratteristiche specifiche dell'area di intervento. Questo approccio ha consentito di sintetizzare le geometrie originali in un sistema flessibile e coerente, capace di rispondere alle esigenze funzionali del campus e di dialogare con il contesto.
Il risultato è un volume planimetrico articolato che emerge come una scacchiera tridimensionale di spazi interconnessi. Ogni cella di questo sistema rappresenta un nodo funzionale, pensato per accogliere funzioni diversificate ma interconnesse: aule per la didattica innovativa, spazi espositivi, aree di co-working e zone per il relax e la socializzazione. La gerarchia degli spazi è scandita da un gioco armonico tra pieni e vuoti, con i volumi che sembrano sollevarsi o radicarsi al terreno, creando un continuum visivo e percettivo.
L'uso dei filamenti come metafora progettuale è stato determinante per strutturare le percorrenze e definire le connessioni tra i vari ambiti del campus. Questi percorsi, ispirati alla fluidità organica del lavoro di Zaha Hadid, non solo guidano il movimento, ma suggeriscono un senso di scoperta e innovazione che rispecchia la missione del campus come polo culturale e tecnologico. La progettazione risponde, infatti, all'esigenza di creare un ambiente dinamico e collaborativo , dove architettura e funzione si fondono in un'unità simbolica.
Il concept planimetrico allegato riflette l'attenzione ai dettagli e l'approccio scalare del progetto. I volumi evidenziati e sovrapposti suggeriscono un modello stratificato e flessibile, dove le dimensioni e le proporzioni dei singoli blocchi sono studiate per massimizzare sia l'efficienza funzionale che la qualità estetica. Le linee di contorno, definite con precisione geometrica, sottolineano la volontà di integrare il progetto nel contesto urbano, mantenendo un dialogo con il paesaggio circostante.