Corno
Il corno fa parte degli aerofoni e della sottofamiglia degli ottoni con canneggio conico. Viene anche chiamato corno francese anche se non ne è chiaro il motivo considerando che l'antenato dello strumento moderno, il corno naturale, ha subito un'evoluzione un po' generalizzata in tutta Europa e veniva utilizzato prima come segnale di richiamo nelle battute di caccia e introdotto poi come strumento stabile nell'orchestra.
Il corno, nella versione moderna, presenta un canneggio conico (anche se nella parte iniziale è parzialmente cilindrico) lungo 3,90 m, avvolto a spirale e terminante in una campana molto svasata. La piccola imboccatura ha una sezione conica, contrariamente agli ottoni di tipo cilindrico (tromba, trombone, etc.) che utilizzano bocchini con sezione a tazza. I corni odierni hanno il bocchino separabile dal corpo dello strumento, in modo che ogni strumentista possa scegliere il modello di imboccatura che più gli aggrada. Il suono viene prodotto grazie alla vibrazione delle labbra appoggiate sull'imboccatura, così come avviene negli altri ottoni.
Lo strumento antico, chiamato corno naturale, era senza valvole mentre i corni moderni possiedono una "macchina" con almeno tre valvole, azionate con la mano sinistra, che deviano l'aria in tubature aggiuntive e permettono di produrre tutte le altezze.
In orchestra viene utilizzato come strumento sia melodico (con tanti spunti solistici) che armonico, grazie al suo particolare timbro che "lega" molto bene con gli altri suoni e può anche emergere facilmente; i musicisti che suonano il corno sono chiamati cornisti.