Il Novecento

Le avanguardie del '900 (Introduzione)

A partire dai primi decenni del Novecento la musica si trasforma in un fenomeno di massa. Infatti, grazie ad alcune invenzioni tecnologiche come il disco, il grammofono, il giradischi, la radio, la televisione, la musica raggiunge un pubblico sempre più vasto. L'opinione pubblica dimostra ben presto di gradire molto di più il repertorio colto del passato ma soprattutto i nuovi generi musicali emergenti (jazz, musical, rock, musica leggera, operetta), più accessibili e fruibili dalle masse rispetto alle avanguardie colte contemporanee.

Le avanguardie, più innovative e di difficile comprensione, sono poco apprezzate dalla maggior parte degli ascoltatori.

I musicisti colti che si avvicinano alle avanguardie sono alla ricerca di linguaggi musicali nuovi, sperimentali. Questa attività di studio e di ricerca li porta progressivamente ad un allontanamento dalle regole musicali utilizzate in passato.

Il primo passaggio che i musicisti del '900 compiono in questa direzione è la POLITONALITA' (utilizzo sovrapposto di accordi provenienti da due o più tonalità diverse). L'ATONALITA' consiste nel rifiuto delle regole della TONALITA': in un brano musicale si utilizzavano in libertà scale e alterazioni. La DODECAFONIA è una tecnica secondo cui la scala musicale viene divisa in 12 suoni, nessuno dei quali è più importante rispetto agli altri. Il compositore mischia il 12 suoni creando la cosiddetta serie che poi viene utilizzata per comporre il brano.

L'impressionismo

L'impressionismo è una corrente artistica nata in Francia, a Parigi, nella seconda metà dell'Ottocento. Si diffonde poi nel resto dell'Europa raggiungendo il suo massimo splendore tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento.

Nasce dapprima come movimento pittorico ma successivamente le sue idee si estendono anche al campo musicale.

I musicisti impressionisti desiderano ricreare particolari atmosfere sonore inserendo nei brani melodie vaghe e indefinite. Ad esempio viene eliminata l'idea del tema musicale come elemento predominante di una composizione.

Vengo usati ritmi irregolari e fusioni di timbri particolari in base all'atmosfera che il compositore intende evocare.

Nei brani musicali vengono inserite inoltre scale orientali, scale pentatoniche, scale esatonali. L'utilizzo di accordi dissonanti diventa sempre più libero.

Tra i maggiori rappresentanti di questo movimento troviamo Claude Debussy e Maurice Ravel.

Claude Debussy (1862 - 1918)

Compositore francese, studia pianoforte presso il Conservatorio di Parigi. A soli 22 anni vince il "Prix de Rome" (Premio di Roma), come miglior compositore. E' molto interessato alla musica orientale e spesso inserisce nelle sue composizioni scale pentatoniche o esatonali. (La scala esatonale è anche detta scala di Debussy dato il largo uso che il compositore ne fece nelle sue composizioni).

Tra le sue composizioni più famose troviamo: Prélude à l'après-midi d'un faune (Preludio al pomeriggio di un fauno), La mer (Il mare), oltre ad una serie di due libri di Preludi per pianoforte.

Prèlude à l'aprés-midi d'un faune

Il futurismo

Il futurismo è un movimento artistico culturale italiano nato agli inizi del Novecento grazie a Filippo Tommaso Marinetti, poeta e autore del Manifesto futurista.

I futuristi nutrono una forte ammirazione per il progresso tecnologico e scientifico, esaltano la velocità, il dinamismo, la guerra. Desiderano divulgare un'arte libera e priva di forme, andando contro la cultura del passato. I musicisti futuristi più importanti sono Francesco Balilla Pratella e Luigi Russolo. Quest'ultimo inventò una serie di strumenti chiamati intonarumori , delle scatole musicali rettangolari dotate di una manovella e di un imbuto che aveva la funzione di amplificatore. Ruotanto la manovella i materiali messi all'interno della scatola riproducevano vari rumori, a seconda del suono prodotto. Gli intonarumori avevano nomi diversi: gorgogliatore, sibilatore, ronzatore, ecc.

Le partiture futuriste di Russolo utilizzavano punti e linee per indicare l'alzarsi o l'abbassarsi del rumore. Viene così abolita la notazione tradizionale.

L'Espressionismo

L'espressionismo fu una corrente culturale che si diffuse nei primi anni del Novecento in Germania. In campo musicale i compositori portavoce di questo movimento furono Arnold Schoenberg, Alban Berg e Anton Webern. Essi abbandonarono definitivamente il modo tradizionale di scrivere musica, ricercando un linguaggio personale. Il risultato fu l'elaborazione della DODECAFONIA, una tecnica compositiva ideata dallo stesso Schoenberg e portata poi avanti da Berg e Webern.

Arnold Schöenberg (1874 - 1951)

Arnold Schönberg nasce a Vienna nel 1874, entra a far parte del movimento "Il cavaliere azzurro" fondato da Kandinskij, con il quale era legato da una profonda amicizia. Nel 1933 è costretto ad emigrare negli Stati Uniti per fuggire dalle leggi razziali e dalle persecuzioni naziste. Tra le sue composizioni troviamo Un sopravvissuto di Varsavia e Pierrot Lunaire .

Un sopravvissuto di Varsavia (1947)

"Un sopravvissuto di Varsavia" è un coro per voce recitante, coro e orchestra della durata di circa otto minuti scritto con la tecnica della dodecafonia. Rappresenta uno dei maggiori omaggi musicali dedicati all'olocausto.

Schönberg si ispira alla storia di un ebreo scampato alla morte nel ghetto di Varsavia. Il testo è scritto in tre lingue: inglese (le parti del narratore), tedesco (le parti dei soldati nazisti delle SS), ebraico (il canto finale dei prigionieri. Il brano racconta una giornata all'interno del ghetto di Varsavia, a partire dalla sveglia, passando per le percosse subite dai prigionieri, fino alla conta con la quale le SS sceglievano i prigionieri da inviare alla camera a gas.

L'opera inizia con un'introduzione strumentale caratterizzata da una forte drammaticità, sottolineata da squilli di tromba, e crescendo improvvisi. Subito dopo inizia il racconto del narratore, in lingua inglese, in cui rivela di non riuscire a ricordare ogni cosa poichè, a causa delle percosse subite, è rimasto privo di sensi. Segue il momento della sveglia, che avveniva molto presto ogni mattino, durante la quale i prigionieri dovevano presentarsi nei vari punti di raccolta, scandito dalle parole tedesche delle guardie. Vengono dunque descritte le percosse che i prigionieri erano costretti a subire quotidianamente. Il narratore perde conoscenza, mentre parte la fredda conta che le guardie facevano per individuare i prigionieri da mandare alla camera a gas. Nel finale viene inserito un inno ebraico, lo Shema Israel, un canto di speranza intonato dagli ebrei, un gesto di grande fede e dignità che si contrappone all'orrore delle violenze subite.

Al termine della prima esecuzione il pubblicò non applaudì.

Ascolto con testo e traduzione

I cannot remember everything.I must have been unconscious most of the time.I remember only the grandiose momentwhen they all started to sing, as if prearranged,the old prayer they had neglected for so many yearsthe forgotten creed!But I have no recollection how I got undergroundto live in the sewers of Warsaw for so long a time.
The day began as usual:reveille when it still was dark.Get out! – Whether you sleptor whether worries kept you awakethe whole night.You had benn separated from your children,from your wife, from your parents;you don’t know what happened to them –how could you sleep?The trumpets again – Get out!The sergeant will be furious!They came out; some very slow;the old ones, the sick ones;some with nervous agility.They fear the sergeant.They hurry as much as they can.In vain! Much too much noise,much too much commotion – and notfast enough! The Feldwebel shouts“Achtung! Stillstanden!Na wird’s mal? Oder soll ich mit demGewehrkolben nachhelfen?Na jutt; wenn ihr’s durchaus haben wollt!”
The sergeant and his subordinateshit everybody: young or old, strong or sick,quiet or nervous, guilty or innocent.It was painful to hear them groaningand moaning. I heard it thoughI had been hit very hard,so hard that I could not helpfalling down. We all on the ground,who could not stand up were thenbeaten over the head.
I must have been unconscious.The next thing I knew was a soldiersaying: “They are all dead”,whereupon the sergeant orderedto do away with us.There I lay aside half-conscious.It had become very still – fear and pain.
Then I heard the sergeant shouting: “Abzählen!”They started slowly and irregularly:one, two, three, four – “Achtung!”the sergeant shouted again, “Rascher!”“Nochmal von vorn anfangen!In einer Minute will ich wissen,wieviele ich zur Gaskammer abliefere!Abzählen!”.Then began again, first slowly: one,two, three, four, became fasterand faster, so fast that itfinally sounded like a stampedeof wild horses and all of a sudden,in the middle of itthey began singing the Shema Ysroël.
Shema YsroëlAdonoi, Elohenu,Adonoi echod;Vehavto et Adonoi elohechobechol levovcho,uvchol nafshechoUvchol meaudecho.Vehoyù had e vorim hoélehasher onochi metsavachohajom al levovechòveshinantòm levonechòvedibarto bombeschitechò, bevetechouv’lechetecho vadérechuvshochbechoevkumechò.
Non posso ricordare ogni cosaDevo essere rimasto privo di conoscenza il più del tempo.Ricordo soltanto il grandioso momentoquando tutti cominciarono a cantare,come si fossero messi d’accordo prima,l’antica preghiera trascurata per così tanti anniil credo dimenticato!Ma non ho memoria di come riuscii sotto terraa vivere nelle fogne di Varsavia, per un tempo così lungo.
Il giorno cominciò come al solito:sveglia quando era ancora buio.Venite fuori – Sia che dormisteo che le preoccupazioni vi tenessero svegliper tutta la notte.Eravate stati separati dai vostri bambini,da vostra moglie, dai vostri genitori;non sapevate che cosa era accaduto a loro– come potevate dormire?Le trombe ancora – Venite fuori!Il sergente sarà furioso!Vennero fuori; alcuni molto lenti;quelli vecchi, quelli ammalati;alcuni con agilità nervosa.Temono il sergente.Si affrettano più che possono.Invano! Molto troppo rumore,molta, troppa confusione – e nonsvelti abbastanza! Il sergente urla:Attenzione! Attenti! Beh, ci decidiamo?O devo aiutarvi io con il calcio del fucile?E va bene; se è proprio questo che volete!”
Il sergente e i suoi sottoposticolpivano tutti; giovani o vecchi, sani o malaticalmi o nervosii, colpevoli o innocenti.Era doloroso sentirli gemeree lamentarsi. Sentivo tutto sebbenefossi stato colpito molto forte,così forte che non potei evitare.di cadere. Noi tutti al suolo,chi non poteva reggersi in piediera allora colpito sulla testa.
Devo essere rimasto privo di conoscenza.La prima cosa che percepii fu un soldatoche diceva: “Sono tutti morti”,al che il sergente ordinòdi sbarazzarsi di noi.Io giacevo da una parte – mezzo svenuto.Era diventato tutto tranquillo – paura e dolore.
Poi udii il sergente che gridava: “Contateli!”.Cominciarono lentamente e in modo irregolare:uno, due, tre, quattro – “Attenzione!”il sergente urlò di nuovo, “Più svelti!”“Cominciate di nuovo da capo!Fra un minuto voglio saperequanti devo mandare alla camera a gas!Contateli!”.Ricominciarono, prima lentamente: uno,due, tre, quattro, poi sempre in fretta,sempre più in fretta, così in fretta chealla fine risuonò come un fuggi fuggidi cavalli selvaggi e all’improvvisonel mezzo di questoessi cominciarono a cantare lo Shema Ysroël. Ascolta Israele,il Signore è il Dio nostro,il Signore è uno.Amerai il Signore tuo Diocon tutto il tuo cuorecon tutta la tua animae con tutte le tue forze.e saranno queste paroleche io ti comando oggi,sul tuo cuorele ripeterai ai tuoi figlie ne parlerai con loro,stando nella tua casacamminando per la via,quando ti coricheraie quando ti alzerai.

IL NEOCLASSICISMO E STRAVINSKIJ

IL NEOCLASSICISMO

Tra la prima e la seconda guerra mondiale si diffonde una tendenza musicale per cui i musicisti, in contraddizione sia con il romanticismo, sia con le avanguardie contemporanee (ESPRESSIONISMO, IMPRESSIONISMO E FUTURISMO ) si ispirano alla tradizione classica. Neoclassicismo non significa però che il linguaggio musicale torna ad essere come quello utilizzato in passato, poiché i compositori lo adattano al gusto moderno, affiancando alle regole tradizionali della scrittura musicale la POLITONALITA’ ottenendo così effetti piuttosto dissonanti.

IGOR STRAVINSKIJ

Nasce in Russia nel 1882 ma si trasferisce presto a Parigi dove collabora con il fondatore della compagnia dei Balletti Russi. Compone quelli che possono essere definiti i balletti più celebri e rappresentativi del ‘900: “L’uccello di fuoco”, “Petruska”, ”La sagra della primavera”. Si trasferisce negli Stati Uniti in concomitanza dello scoppio della seconda guerra mondiale.

IL '900 NEGLI STATI UNITI D'AMERICA

IL ‘900 NEGLI STATI UNITI D’AMERICA

Nei primi anni del ‘900 la musica negli Stati Uniti è un mix di vari stili e tradizioni musicali: la musica colta europea, la musica dei nativi americani, la musica afroamericana che sfocia nel jazz. Questo contesto accoglie molti compositori europei, come Dvorak, Schönberg e Stravinskij, che sono costretti a trasferirsi oltreoceano per ragioni politiche. Nelle loro composizioni possiamo riscontrare una grossa influenza dell’ambiente statunitense. George Gershwin è colui che più di tutti riesce a fondere in un giusto mix tutti gli input musicali che il Nuovo Mondo offre.

GEORGE GERSHWIN

Nasce nel 1898 a New York, da una famiglia ebraica emigrata dalla Russia. Studia musica fin da bambino e, frequentando i quartieri poveri della città, impara ad apprezzare blues e jazz. Scrive Rapsodia in Blu, Un americano a Parigi e molte canzoni. E’ infine uno dei primi compositori che si dedica alla musica da film.