Il Classicismo

La seconda metà del Settecento è il periodo dell' Illuminismo, il movimento culturale che si propone di "illuminare" la mente degli uomini con la "luce" della ragione, facendoli uscire dal "buio" dell'ignoranza e della superstizione. In campo artistico si afferma il Neoclassicismo che, opponendosi agli ideali di grandiosità del Barocco, esalta invece la semplicità, la purezza, l'equilibrio delle forme, promuovendo la riscoperta dell’età classica. In musica, per il periodo compreso fra il 1760 e il 1830 si parla di Classicismo, facendo riferimento soprattutto alle opere di Haydn e Mozart.

In questo periodo le melodie diventano più regolari, più simmetriche rispetto a quelle barocche, sono più semplici e orecchiabili. L'armonia si basa in prevalenza sui gradi principali della tonalità. L'andamento ritmico diviene più incisivo e vivace ed è spesso ispirato alla danza e per questo spesso le frasi musicali sono organizzate in gruppi regolari di battute. Nelle loro composizioni i musicisti utilizzano tutte le variazioni di intensità, compresi il crescendo e il diminuendo, per sfruttare tutte le capacità espressive della musica.

Gli abbellimenti vengono quasi totalmente eliminati. Se il compositore desidera inserirli nella melodia, li scrive per esteso.

Il Classicismo è anche un periodo di transizione per chi intraprende la professione del musicista. Infatti mentre prima i musicisti erano al servizio esclusivo presso un signore, un nobile o un ecclesiastico, poco alla volta raggiungono l'indipendenza economica e soprattutto la libertà creativa (cosa che cercherà di fare, senza troppo successo, Mozart).

I LUOGHI DELLA MUSICA

Oltre alle chiese e ai saloni dei principi, nascono sale pubbliche e private, vere e proprie sale da concerto destinate principalmente all'esecuzione di musica strumentale.

Nascono i primi Conservatori (tra i più rinomati troviamo quelli di Napoli e Venezia), ossia vere e proprie scuole dove si riceve esclusivamente un’ istruzione musicale.

Vengono costruiti nuovi teatri pubblici a pagamento, come il Teatro alla Scala a Milano, la Fenice a Venezia, il Teatro Regio a Torino e il San Carlo a Napoli.

GLI STRUMENTI MUSICALI

Il pianoforte rappresenta la novità più importante di questo periodo. Costruito tra il 1698 e il 1700 dal padovano Bartolomeo Cristofori, nel giro di pochi anni sostituisce completamente il clavicembalo, poiché permette variando la pressione delle dita sui tasti, di variare l'intensità del suono, passando dal piano al forte, con tutte le gradazioni intermedie.

L'orchestra si arricchisce di nuovi strumenti (soprattutto fiati e percussioni) e diventa un’istituzione stabile. Tra le prime a diventare orchestre stabili, quella della prestigiosa corte di Mannheim, che fu sede di un'importante scuola sinfonica. Molto diffuso anche il quartetto d’archi utilizzato per la cosiddetta musica da camera.

LE FORME

Il Melodramma

Nella seconda metà del Settecento si affermano in Italia, e si diffusero in seguito in tutta Europa, due generi di teatro musicale: l'Opera seria e l'Opera buffa, mentre nei paesi dell’area tedesca si assiste alla nascita del Singspiel.

L'Opera seria, nata a Napoli, è destinata ad un pubblico aristocratico e viene rappresentata soprattutto nei teatri di corte. Tratta argomenti storici ed eroici, i libretti esaltano valori come esprimendo valori come la fedeltà, il coraggio e la nobiltà d’animo. Dal punto di vista musicale vi si succedono arie e recitativi, con qualche pezzo di musica corale. E’ il trionfo del belcantismo: nelle arie i cantanti dimostrano la loro bravura eseguendo passaggi virtuosistici (molto articolati e complessi). Tra gli autori di opere serie ricordiamo Alessandro Scarlatti.

A Vienna, nella seconda metà del secolo, il compositore tedesco Christoph Gluck e il librettista italiano Ranieri de Calzabigi operano una riforma dell'opera seria italiana: eliminano il divario che si riscontrava tra recitativo e aria, prestano grande cura alla qualità dei libretti e alla scrittura orchestrale.

L'Opera buffa era inizialmente chiamata intermezzo perché eseguita tra un atto e l'altro dell'opera seria. Nel corso del 700 diventa un genere a sé stante. Adotta argomenti comici, tratti dalla vita quotidiana: scontri tra padroni e servi, equivoci d'amore, travestimenti e scambi di persona. L'opera buffa è allestita per lo più in piccoli teatri pubblici a pagamento, frequentati da intellettuali, borghesi ma anche da gente del popolo. I cantanti devono essere anche validi attori per non far perdere di efficacia alle scene comiche.

Il primo capolavoro operistico buffo è l'intermezzo “La serva padrona” di Giovan Battista Pergolesi, rappresentata a Napoli nel 1733.

Il Singspiel è un genere teatrale in lingua tedesca in cui si alternano parti cantate e parti recitate. Tratta argomenti fantastici o fiabeschi. W.A Mozart ne scrisse diversi, tra cui il capolavoro "Il flauto magico".

LA MUSICA STRUMENTALE

Nel Settecento la musica strumentale assume un ruolo sempre più importante. Le forme strumentali che più diffuse sono la Sonata, la Sinfonia, e il Concerto. Per organizzare in modo più efficace i loro brani, i compositori utilizzano uno schema detto forma sonata, costituito da tre parti: esposizione, sviluppo e ripresa. Solitamente è basato su questa struttura il primo movimento di sinfonie, concerti, sonate e quartetti.

Il concerto

Nel classicismo non vi è più la distinzione, come nel Barocco, tra concerto grosso e concerto solista poiché tra i due viene prediletto il secondo. E’ di fatto una composizione per strumento solista (spesso il pianoforte) e orchestra in tre o quattro tempi (o movimenti), solitamente di andamento contrastante (allegro – adagio – allegro);

La sinfonia

La sinfonia è una composizione per orchestra in quattro o cinque tempi o movimenti. A differenza del concerto, dove uno strumento ricopre il ruolo di solista e dialoga con l'intera orchestra, nella sinfonia non ci sono strumenti con ruoli da protagonisti. Centri importanti per lo sviluppo della sinfonia sono la corte di Manheim e Vienna, dove la sinfonia diventa acquisisce una forma autonoma. Raggiunge la perfezione con l'opera di Haydn e Mozart.

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LA VITA

Nasce a Salisburgo il 27 gennaio 1756; fin dai primi anni viene guidato dal padre Leopold nell'apprendimento della musica, poiché rivela immediatamente doti prodigiose. Compone i suoi primi brani musicali (minuetti, sonate e addirittura una sinfonia) all‘ età di 5 anni ed è già in grado di esibirsi in concerti al clavicembalo da solo o accompagnato dalla sorella Marianna (detta Nannerl) di 5 anni più grande.

Dai 7 ai 17 anni Wolgang parte, accompagnato dal padre, per un viaggio che lo porterà a visitare le più importanti città europee, varcando i confini di Austria e Germania. La sua tournée arriva fino a Parigi, a Londra e naturalmente in Italia. Durante questi soggiorni ha l' occasione di suonare di fronte a personaggi del calibro di Maria Teresa d'Austria e del Papa. Questi viaggi permettono inoltre al giovane Mozart di conoscere e di studiare a fondo le opere dei maggiori musicisti del tempo, assimilando così gli stili esecutivi e compositivi della musica italiana, francese e tedesca.

Tornato a Salisburgo diventa maestro di concerti presso il principe arcivescovo Colloredo. I rapporti tra lui e Mozart però, sono un po‘ tesi. L'Arcivescovo si dimostra molto duro nei confronti di Mozart lo tratta alla stregua della servitù, costringendolo a mangiare nelle cucine tra cuoche ed inservienti.

All‘età di 23 anni diviene organista del Duomo ma, dopo tre anni, lascia definitivamente la città, sempre a causa dei contrasti con Colloredo. Nonostante il parere contrario del padre, si trasferisce a Vienna, dove conosce e sposa Costanza Weber, figlia della sua padrona di casa. I due avranno sei figli ma solo due raggiungeranno l‘età adulta.

A Vienna Mozart riceve molti incarichi, anche da parte di personaggi molto illustri come l'imperatore Giuseppe II. Nonostante i successi e gli incarichi, le sue entrate sono troppo basse per mantenere l‘alto tenore di vita (fatto di vizi e di sperperi) a cui Mozart e Costanza sono abituati. Muore a Vienna a 35 anni in povertà a causa di una febbre miliare acuta, come recita il referto di morte.

LE OPERE

Mozart scrive oltre 600 composizioni, più precisamente 626, che sono state catalogate e ordinate in ordine cronologico da Ludwig von Köchel. Per questo motivo ogni composizione di Mozart è contrassegnata dalla lettera K (di Köchel) seguita da un numero.

Tra i suoi lavori troviamo:

* 21 Opere tra le quali ricordiamo: Idomeneo Re di Creta, Il Ratto del Serraglio, Le Nozze di Figaro, Così Fan Tutte, Don Giovanni, Il Flauto Magico;

* Oltre 50 Sinfonie (tra cui citiamo la Sinfonia n. 40 K 550)

*Diverse composizioni orchestrali tra cui ricordiamo la Serenata "Piccola Serenata Notturna" -Eine Kleine Nachtmusik - K 525;

* 40 Concerti per strumento solista e orchestra;

* Sonate per pianoforte;

* Quartetti;

* Messe;

* Cantate sacre;

* Una messa da Requiem, la sua ultima composizione che risulta incompiuta.

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