Parametri del suono

IL SUONO

Ti sei mai chiesto quali sono le origini di un suono? Il suono è un fenomeno scientifico. Ogni oggetto intorno a noi è costituito da molte piccole particelle chiamate molecole, legate insieme in modo più o meno forte. Questo fa in modo che tutti gli oggetti, dal più duro al più morbido, siano corpi elastici. Se ad esempio battiamo con il pugno su un tavolo di marmo, anche se visivamente non accade nulla, abbiamo in realtà sollecitato le molecole che lo compongono, che iniziano a vibrare. Le molecole messe in vibrazione producono un’onda sonora, che graficamente si rappresenta con una linea curva. Le vibrazioni prodotte da un corpo elastico possono essere percepite dall’orecchio umano sotto forma di EVENTI SONORI. 

La scienza che si occupa di studiare le leggi e le caratteristiche dei suoni si chiama fisica acustica.

Che cos’è allora un suono?  Dal punto di vista acustico un suono è prodotto da una vibrazione regolare, ossia un’onda che si ripete sempre con la stessa forma sempre nello stesso intervallo di tempo. Quando invece sentiamo un evento sonoro prodotto da una vibrazione irregolare (un’onda che non si ripete con la stessa forma nello stesso intervallo di tempo), avvertiamo generalmente una sensazione sgradevole. Ecco che, tali eventi sonori, nel linguaggio comune sono denominati rumori. 

 

In alto la raffigurazione di una vibrazione irregolare (rumore).

In basso la raffigurazione di una vibrazione regolare

(suono).

Grazie all’acustica oggi è possibile individuare tutti gli elementi che compongono ogni evento sonoro, rendendolo unico. Non solo, possiamo anche e classificare gli eventi sonori in base ad alcuni criteri che vengono definiti caratteristiche o parametri del suono: intensità, altezza, durata e timbro.

 

LE CARATTERISTICHE DEL SUONO

INTENSITA’

 E' quella caratteristica del suono che ci permette di distinguere suoni forti da suoni deboli. Nel linguaggio musicale la variazione dell’intensità di un suono è indicata da termini come pianissimo, piano, mezzopiano, mezzoforte, forte, fortissimo. Tali termini possono essere abbreviati come segue:

Il graduale passaggio da un suono piano ad un suono forte si definisce  crescendo  e viene rappresentato dal simbolo grafico (forcella)  <

Il graduale passaggio da un suono forte ad un suono piano si definisce invece diminuendo  e viene rappresentato dal simbolo grafico >

ALTEZZA

E' la caratteristica del suono che ci permette di distinguere suoni acuti da suoni gravi. Nel linguaggio musicale l’altezza dei suoni viene rappresentata attraverso dei simboli speciali appartenenti al linguaggio musicale: le note musicali.

Possiamo trovare suoni ad altezza determinata oppure ad altezza indeterminata:

* altezza determinata sono tutti quei suoni la cui altezza può essere stabilita con precisione, poichè appartengono alla scala musicale (esempio: pianoforte, violino, flauto)

*  altezza indeterminata non appartengono alla scala musicale, pertanto non è possibile determinare con precisione la loro altezza (esempio: tamburo, martello, motore)

Il passaggio graduale, ossia lo scivolamento, tra due suoni di altezza differente viene chiamato glissando.

DURATA

E' la caratteristica del suono che ci permette di distinguere suoni lunghi da suoni brevi. Nel linguaggio musicale viene rappresentata attraverso dei simboli speciali, appartenenti al linguaggio musicale: i simboli di durata.


TIMBRO

E' la caratteristica del suono che ci permette di distinguere chi o che cosa ha prodotto il suono, ossia la fonte sonora. Per indicare il timbro si utilizzano dei termini appartenenti alla lingua italiana: dolce, scuro, stridente, pungente, delicato, vigoroso, caldo ecc...