La Nascita di Gesù Cristo

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La Nascita di Gesù

Luca 2:34-35

E Simeone li benedisse, dicendo a Maria, madre di lui: "Ecco, egli è posto a caduta e a rialzamento di molti in Israele, come segno di contraddizione, e a te stessa una spada trafiggerà l'anima, affinché i pensieri di molti cuori siano svelati".

In Principio

Giovanni 1:1-14:

“Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. Essa era nel principio con Dio. Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta... E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre”.

Il modello di creazione attraverso cui Dio voleva provare gioia con al centro l’umanità non si realizzò su questa terra a causa della caduta di Adamo e Eva, i nostri progenitori. Dio creò tutta l’esistenza in sei giorni attraverso la Parola.

Tutti gli esseri creati speravano in un mediatore, un centro che avrebbe consentito a tutta la creazione di muoversi se Dio si muove e di riposarsi se Dio si riposa. Se gli esseri umani fossero diventati questo centro, la storia caotica che si è sviluppata su questa terra non ci sarebbe stata.

La speranza di Dio era di veder apparire un essere che potesse rappresentarlo e che fosse capace di agire in Sua vece. Dio non solo ha desiderato questo nel corso della storia provvidenziale dopo la caduta dell'uomo, ma questo è stato il centro della Sua speranza sin dal tempo della creazione. Gesù venne come l'incarnazione della Parola. Nello stesso tempo, centrato sull'amore di Dio, egli deve diventare l'incarnazione della vita.

Nella Bibbia in Gv. 14: 6. C’è un versetto che dice:

"Io sono la via, la verità e la vita"

Gesù è la via, la verità e la vita. Questo significa che, a causa della caduta di Adamo e Eva, la parola di Dio tornò indietro immutata al Suo spirito senza essersi realizzata sulla terra; Dio concesse di nuovo questa parola all'umanità attraverso un uomo che viveva sulla terra. Con la comparsa di Gesù, la Parola che era rimasta sepolta nella mente di Dio, poté essere trasferita nel cuore di Gesù. Questa è la notizia più gioiosa per l'umanità.

Che cosa deve aver provato Gesù quando, dopo essere apparso come l'essere sostanziale di questa Parola storica, annunciava la Parola? Cosa c'era nel suo cuore? Gesù sapeva che le sue parole rappresentavano il volere della provvidenza storica. E, cosa ancora più importante, sentiva il cuore profondo delle sue parole, che rappresentavano quello che era nascosto nella mente di Dio. Capiva che le sue erano le parole che avrebbero dato inizio alla storia di ricreazione di Dio, che sarebbe continuata sino a che la volontà di Dio non si fosse realizzata sulla terra per tutta l'eternità.

Gesù, l'incarnazione della verità, disse: "Io sono la via e la verità." Qual era lo scopo di queste sue parole? Gesù parlò affinché gli uomini diventassero incarnazioni della Parola come lui. Questo si sarebbe realizzato soltanto se le persone avessero creduto nelle parole di Gesù.

Dal discorso di Sun Myung Moon: “Diventiamo coloro che si mettono al servizio di Dio”, 2 febbraio 1958.

Il figlio Unigenito

Giovanni 3:16 dice:

“Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna".

Nella Bibbia Gesù è descritto come il "Figlio unigenito." Cosa significa questo? Gesù fu l’unica persona che ereditò tutto l'amore e il lignaggio di Dio e l’unica persona che può rappresentarlo. Per questa ragione il potere del lignaggio di Dio scorreva attraverso di lui. Questo è il motivo per cui è il Salvatore.

Noi sappiamo che Dio è il Padre dell’umanità; inoltre sappiamo che Gesù è il figlio unigenito di questo Dio.

Perciò è solo attraverso Gesù che possiamo collegarci al lignaggio di Dio; altrimenti il lignaggio di Dio non può scorrere attraverso l'umanità.

Dal discorso di Sun Myung Moon: “I Veri Genitori ed Io” 15 giugno 1986.

Giovanni 3:16 dice:

“Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna".

La parte più importante di questo versetto è che Dio ha amato il mondo. Eppure molti Cristiani mettono l'accento soprattutto sulla seconda parte del versetto, dimenticando la cosa più importante, cioè che Dio ha tanto amato il mondo. Dio non ha amato così tanto la chiesa o l'individuo che ha mandato il suo Figlio unigenito. È perché Dio ha amato così tanto il mondo e l'universo. Così Gesù è colui che era destinato a salvare il mondo. Quando crediamo in Gesù, il mondo è in cima ad ogni nostro pensiero. Dio è in Gesù e Gesù è in Dio.

Dal discorso di Sun Myung Moon: “La Perfezione della Restaurazione tramite indennizzo, attraverso la responsabilità umana”. 1 marzo 1983.

Giovanni 14:6:

Gli disse Gesù: "Io son la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me".

Gesù nacque senza peccato. Gesù venne senza aver niente a che fare col lignaggio satanico; esso era stato completamente separato da lui. Dio aveva preparato questa linea di sangue da tanto, tanto tempo, in modo che Gesù potesse nascere come un bambino senza peccato. Perciò poteva veramente dichiarare: “Io sono il Figlio unigenito, l'unico Figlio di Dio”.

Nella storia umana, quella fu la prima volta che nasceva sulla terra un bambino senza peccato.

Gesù disse:

"Io sono uno con Dio." Disse anche: "Chi ha visto me ha visto il Padre."

Nel capitolo 14 del Libro di Giovanni, Gesù dice:

"Io sono nel Padre e voi in me e io in voi. Se osservate i miei comandamenti, dimorerete nel mio amore; com'io ho osservato i comandamenti del Padre mio, e dimoro nel suo amore."

Così Gesù venne per restaurare la posizione dell'amore senza peccato, l'amore che era stato perso sin dal tempo di Adamo. Questo fatto è rimasto sconosciuto fino ad ora.

C'è un motivo, un motivo molto importante, per cui nessuno poteva andare al Padre senza passare attraverso Gesù. Egli è il nostro unico ponte, la nostra sola speranza, il nostro unico canale per raggiungere Dio. Perciò Gesù proclamò:

"Io sono la Via, la Verità e la Vita e nessuno viene al Padre se non per mezzo di me".

Nella storia dell’uomo ci sono stati molti santi, molti grandi personaggi religiosi e molti uomini saggi, ma nessun altro ha potuto svolgere il ruolo di Gesù, che è l’unico che ci porta al Padre. Questo perché Gesù venne in una posizione incontaminata e senza peccato che nessun altro possiede. Egli è l'unico canale per raggiungere Dio. Anche se Buddha, Confucio e Maometto erano tutte figure religiose sante, non avevano la stessa relazione con Dio che aveva Gesù. Perciò la nascita di Gesù come Messia fu il giorno di speranza per tutta l'umanità.

Dal discorso di Sun Myung Moon: “Il Nuovo Messia e la Formula di Dio nella Storia” 21 febbraio 1972.

La genealogia di Gesù

Matteo 1-1:17:

“Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio d'Abramo. Abramo generò Isacco; Isacco generò Giacobbe; Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli; Giuda generò Fares e Zara da Tamara; Fares generò Esrom; Esrom generò Aram; Aram generò Aminadab; Aminadab generò Naasson; Naasson generò Salmon; Salmon generò Booz da Rahab; Booz generò Obed da Ruth; Obed generò Iesse, e Iesse generò Davide, il re. E Davide generò Salomone da quella ch'era stata moglie d'Uria; Salomone generò Roboamo; Roboamo generò Abia; Abia generò Asa; Asa generò Giosafat; Giosafat generò Ioram; Ioram generò Uzzia; Uzzia generò Ioatam; Ioatam generò Achaz; Achaz generò Ezechia; Ezechia generò Manasse; Manasse generò Amon; Amon generò Giosia; Giosia generò Ieconia e i suoi fratelli al tempo della deportazione in Babilonia.

… E dopo la deportazione in Babilonia:

Ieconia, generò Salatiel; Salatiel generò Zorobabel; Zorobabel generò Abiud; Abiud generò Eliachim; Eliachim generò Azor; Azor generò Sadoc; Sadoc generò Achim; Achim generò Eliud; Eliud generò Eleazaro; Eleazaro generò Mattan; Mattan generò Giacobbe; Giacobbe generò Giuseppe, il marito di Maria, dalla quale nacque Gesù, che è chiamato Cristo”.

Così da Abramo fino a Davide sono in tutto quattordici generazioni; e da Davide fino alla deportazione in Babilonia, quattordici generazioni; e dalla deportazione in Babilonia fino a Cristo, quattordici generazioni.

Perché la genealogia di Gesù è descritta in modo così dettagliato nella Bibbia? Essa rivela gli sforzi di Dio per creare un lignaggio incontaminato dal quale poté nascere Gesù. La lotta tra Esaù e Giacobbe, la situazione speciale di Rachele, madre di Giuseppe, e la storia di Tamara hanno tutte un significato importante. La Bibbia riporta alcune cose che sembrano essere illecite, ma che erano necessarie affinché la linea di sangue satanica potesse essere eliminata, permettendo la nascita di un nuovo antenato.

Dal discorso di Sun Myung Moon: “I Genitori, i Figli e il Mondo Centrato sull'Individuo” 5 giugno 1983.

Affinché un Figlio possa nascere sulla terra col seme dell'amore e della vita di Dio deve prima esistere una madre. E la madre non può dare nascita a questo figlio in un modo convenzionale. Il concepimento deve avvenire attraverso la formula della restaurazione. Tutta la cooperazione tra madri e figli nella provvidenza di restaurazione è una preparazione ed una condizione perché il Figlio di Dio possa nascere col seme della nuova vita, libero dall'accusa di Satana. Facendo condizioni per evitare gli attacchi di Satana e mettendo in posizione subordinata il figlio primogenito che rappresenta il male, la madre e il figlio restaurano l'amore, la vita e il lignaggio che erano stati presi da Satana.

Per esempio, Rebecca ingannò il marito Isacco e il primo figlio Esaù, ed aiutò il secondo figlio Giacobbe a ricevere la benedizione, Genesi 27. Dio si schierò dalla parte di quella madre e di quel figlio e, anche se usarono dei metodi che a prima vista sembrano ingiusti, Dio li benedisse ugualmente per le loro azioni.

Nella famiglia di Adamo, Caino e Abele lottarono fuori dal grembo materno. La loro lotta finì con la morte di Abele, il secondo figlio. Poi venne Giacobbe. Quindi, sui meriti dei sacrifici di molte persone devote a partire dal tempo di Abele, Giacobbe alla fine raggiunse il livello in cui Satana all’inizio aveva dominato l'umanità. Poi Giacobbe affrontò il fratello gemello Esaù.

Al guado di Iabbok, Giacobbe stabilì la condizione di vittoria spirituale sull’angelo, Genesi 32:2; e vincendo su Esaù Genesi 33, che era in posizione del corpo sostanziale dell’Arcangelo, fu di conseguenza benedetto come il primo vincitore nella storia e ricevette il nome di “Israele”. Ma, a quel tempo, aveva già compiuto quarant’anni.

Satana piantò il seme dell’amore falso nel grembo di Eva che diede nascita ad una vita malvagia. Per questo Dio aveva bisogno di purificare il grembo di una madre da cui sarebbe potuto nascere il Figlio di Dio. Questo periodo di purificazione e di separazione da Satana doveva iniziare al tempo del concepimento e continuare fino all’età di quarant’anni; quindi, anche se Giacobbe era stato vittorioso, non aveva potuto soddisfare quel criterio. La grande madre che si assunse la responsabilità di soddisfare questa condizione fu Tamara.

Tamara aveva sposato Er, il figlio maggiore di Giuda Genesi 38, ma Er recò dispiacere a Dio e morì. Secondo il costume di quel tempo, Giuda diede a Tamara il suo secondo figlio, Onan, in modo che potessero generare un figlio per Er. Ma Onan, sapendo che il figlio di Tamara non sarebbe stato suo, disperse per terra il suo liquido seminale. Questo fu un peccato agli occhi di Dio e per questo Onan morì. Allora Tamara volle per marito Scela, il terzo figlio di Giuda, ma Giuda non glielo diede.

Giuda pensava che i suoi due figli erano morti a causa di Tamara, e così aveva paura che Scela sarebbe morto e avrebbe posto fine alla discendenza della sua famiglia. Tamara, però, era convinta che doveva portare avanti la stirpe del popolo scelto. Tamara si travestì da prostituta e giacque col suocero Giuda. Facendo questo vinse con la fede sul suocero e sul marito per portare avanti il lignaggio di Dio. Il suo fu un atto rivoluzionario, a rischio della vita. Dal suo grembo fu restaurato il rapporto fra il fratello maggiore e il fratello minore.

Dal discorso di Sun Myung Moon: “Calcolo Totale o Resoconto della Provvidenza Storica di Dio” 25 dicembre 1994.

Due fratelli, Fares e Zara, lottarono nel grembo di Tamara. Al tempo del parto il fratello che poi fu chiamato Zara spinse la sua mano fuori dal grembo materno. Per indicare chiaramente che era il primogenito, la levatrice legò attorno al suo polso un nastro rosso. Tuttavia, dopo che il nastro rosso fu legato, nel grembo di Tamara ebbe luogo una grande lotta nella quale Fares con la forza fece tirò indietro Zara e nacque lui per primo. Così il nome Fares significa “colui che ha spinto da parte”. La vittoria riportata da Giacobbe (il minore) su Esaù (il maggiore) fu completata nel grembo materno attraverso Fares e Zara.

Ora la restaurazione era completa in quel lignaggio e Satana non aveva più spazio per avanzare nessuna rivendicazione, persino dal tempo del concepimento. Quell'albero genealogico continuò ininterrotto per 2.000 anni fino alla nascita di Gesù.

Come potete vedere, Dio preparò una fondazione che era totalmente purificata dalla radice, in modo che, nel tempo opportuno, Dio avrebbe potuto avere da quella discendenza un Figlio senza peccato, sul quale Satana non poteva avanzare nessuna rivendicazione.

Dopo 4.000 anni di storia biblica dal tempo della caduta di Adamo ed Eva, arrivò finalmente il tempo per la nascita del Messia. Fu Maria ad essere scelta per realizzare il compito provvidenziale più straordinario agli occhi di Dio. Ella fu il culmine di tutto il lavoro condotto da Dio nel corso di 4.000 anni biblici di storia e l’apice di questa dispensazione.

Dal discorso di Sun Myung Moon: “Il Giorno della Vittoria del Cielo” 4 ottobre 1979.

L'Annunciazione

Luca 1:31:

Quando Maria era fidanzata a Giuseppe, ricevette dall'arcangelo Gabriele la notizia sorprendente che il Messia sarebbe nato da lei.

Luca 1:38:

A quei tempi, una donna nubile che fosse rimasta incinta poteva essere uccisa, ma Maria accettò la volontà di Dio con fede assoluta, dicendo: «Ecco, io sono la serva del Signore; mi sia fatto secondo la tua parola». Maria immediatamente partì da casa sua e andò a consultare il sacerdote Zaccaria, che era suo parente e godeva di un'alta reputazione. Per grazia di Dio Elisabetta, la moglie di Zaccaria, era incinta di Giovanni Battista.

Luca 1:42-43:

Elisabetta disse a Maria: “Benedetta tu fra le donne, e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?” Con queste parole Elisabetta rese testimonianza dell'imminente nascita di Gesù. In questo modo, Dio fece sì che Maria, Zaccaria ed Elisabetta sapessero della nascita di Gesù prima di chiunque altro. Tutti e tre avevano la missione assolutamente cruciale di seguire la volontà di Dio e di servire Gesù. La famiglia di Zaccaria ospitò a casa sua Maria e in quella casa fu concepito Gesù.

Elisabetta e Maria erano cugine dal lato materno, ma secondo la provvidenza di Dio, erano considerate sorelle, con Elisabetta in posizione di sorella maggiore (Caino) e Maria in posizione di sorella minore (Abele). Maria ricevette l'aiuto di Elisabetta alla presenza di Zaccaria. Grazie a questa cooperazione, la famiglia di Zaccaria, a livello nazionale, indennizzò la mancanza di unità tra Lia e Rachele nella famiglia di Giacobbe (Genesi 29-30). Questo permise il concepimento di Gesù.

Per la prima volta nella storia, poté nascere sulla terra, libero dall'accusa satanica e nel grembo di una donna preparata, il seme del Figlio di Dio.

Maria disse all'angelo:

«Come avverrà questo, dal momento che, non conosco uomo?» «Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà dell'ombra sua; perciò, anche colui che nascerà sarà chiamato Santo, Figlio di Dio. Ecco, Elisabetta, tua parente, ha concepito anche lei un figlio nella sua vecchiaia; e questo è il sesto mese, per lei, che era chiamata sterile; poiché nessuna parola di Dio rimarrà inefficace».

Maria disse: «Ecco, io sono la serva del Signore; mi sia fatto secondo la tua parola». E l'angelo la lasciò.

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta nella regione montuosa, in una città di Giuda, ed entrò in casa di Zaccaria e salutò Elisabetta.

Matteo 1:18-21:

La nascita di Gesù Cristo avvenne in questo modo:

Maria, sua madre, era stata promessa sposa a Giuseppe e, prima che fossero venuti a stare insieme, si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe, suo marito, che era uomo giusto e non voleva esporla a infamia, si propose di lasciarla segretamente.

Ma mentre aveva queste cose nell'animo, un angelo del Signore gli apparve in sogno, dicendo: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua moglie; perché ciò che in lei è generato, viene dallo Spirito Santo. Ella partorirà un figlio, e tu gli porrai nome Gesù, perché è lui che salverà il suo popolo dai loro peccati".

In questo modo il Figlio unigenito di Dio, il proprietario del primo amore di Dio, nacque per la prima volta nella storia.

Maria dovette compiere qualcosa che non era comprensibile dal punto di vista del senso comune e che non era ammissibile secondo le leggi di quel tempo. Maria, Elisabetta e Zaccaria erano stati guidati spiritualmente: seguirono la rivelazione che era venuta da Dio e credettero incondizionatamente che si trattava della volontà e del desiderio di Dio.

Anche se era potuto nascere sulla terra, il Figlio di Dio aveva bisogno di un muro di protezione per crescere al sicuro nel mondo satanico e compiere la volontà di Dio. Dio aveva sperato che queste tre persone nella famiglia di Zaccaria avrebbero stabilito quella base protettiva. Ci sono molti punti da esaminare riguardo la serietà con cui queste tre persone avrebbero dovuto dedicarsi a proteggere e servire il Figlio di Dio e per quanto tempo avrebbero dovuto rimanere unite tra di loro.

Nella Bibbia è scritto: Luca 1:56:

"E Maria rimase con Elisabetta circa tre mesi; poi se ne tornò a casa sua". Dopodiché, non c'è traccia nella Bibbia di nessun altro contatto tra Maria, Elisabetta e Zaccaria. Da quando Maria lasciò la casa di Zaccaria, per Maria e Gesù cominciarono a sorgere problemi. La famiglia di Zaccaria avrebbe dovuto essere il muro di protezione di Gesù fino alla fine.

Poiché Maria aveva deciso di dare la sua vita per la missione affidatale da Dio, Dio si prodigò per aiutarla. Un angelo apparve in sogno a Giuseppe, dicendogli che non doveva temere di prendere in moglie Maria. Anche Giuseppe era un uomo di Dio, e mentre un altro uomo avrebbe potuto rifiutare quel sogno come assurdo, Giuseppe lo prese sul serio e prese in moglie Maria pur sapendo che portava in grembo un figlio non suo. Pensate che sia stato normale per lui chiederle di chi era quel bambino, dal momento che, dopo tutto, le aveva salvato la vita? Poteva Maria rispondere che era stato concepito per mezzo dello Spirito Santo e pretendere che Giuseppe accettasse quella risposta?

Ma Giuseppe era un uomo giusto. Credete nella rivelazione di Dio e difese Maria, dichiarando che quella gravidanza era sua responsabilità. Maria può essere stata derisa perché era rimasta incinta durante il fidanzamento, ma aveva evitato la morte per lapidazione. Giuseppe, che amava Maria, all’inizio la protesse in questo modo. Comunque, nel profondo del suo cuore, c'era tanta angoscia.

Dal discorso di Sun Myung Moon: “La Visione del Principio della Storia Provvidenziale di Salvezza” 16 aprile 1996

Il Natale

Luca 2:4-7:

"Dalla Galilea, dalla città di Nazareth, anche Giuseppe salì in Giudea, alla città di Davide chiamata Betlemme, perché era della casa e famiglia di Davide, per farsi registrare con Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre erano là, si compì per lei il tempo del parto; ed ella diede alla luce il suo figlio primogenito, lo fasciò, e lo coricò in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo".

Il mondo cristiano onora il Natale presentando scene della natività con Gesù in una mangiatoia. In realtà, una mangiatoia è un posto infimo. I cristiani celebrano il fatto che Gesù fu messo in una mangiatoia, ma è questo il tipo di posto in cui il Figlio di Dio, il Re dei re, sarebbe dovuto nascere?

Pensate che Dio voleva davvero che Suo Figlio nascesse in una stalla?

E che dire della madre di Gesù, che sapeva dalla rivelazione che genere di figlio stava dando alla luce?

Pensate che fosse felice che suo figlio, il Messia, nascesse in una stalla? Sono sicuro che Maria avrebbe pensato che il Figlio di Dio meritava ancora di più del più elegante dei palazzi. Il modo appropriato in cui il figlio di Dio doveva venire era con annunci diramati di ora in ora ed un proclama a tutta la nazione quando fosse arrivato.

Se i sacerdoti, gli scribi e la classe dirigente d'Israele avessero saputo della venuta di Gesù, sono sicuro che nei mesi precedenti la sua nascita tutti l'avrebbero attesa con trepidazione e si sarebbero recati ad adorare Gesù ancor prima che nascesse. Maria sarebbe stata trattata come una regina dovunque fosse andata. Si sarebbe conservato un resoconto di tutto ciò che faceva - se mangiava una merenda, quante volte andava in bagno, quanto tempo dormiva. Se la gente avesse veramente saputo che il Figlio di Dio era nel grembo di Maria, le dodici tribù d'Israele avrebbero tutte fatto a gara per cercare di servirlo prima della sua nascita.

Se fosse andata così, pensate che la gente avrebbe permesso che Gesù nascesse in una stalla? Sarebbe stata preparata una grande fanfara, grandi campane e bande musicali sarebbero state pronte per suonare. Non pensate che la nascita del Figlio di Dio dovrebbe essere un avvenimento più grande del giorno dell'Indipendenza dell'America? Gli americani conservano la loro Campana della Libertà rotta, ma una piccola campana, che avesse suonato per celebrare il giorno della nascita di Gesù, sarebbe custodita in un santuario come un tesoro inestimabile. Se ancor oggi si raccontasse delle lotte tra le persone che volevano essere le prime ad offrire un regalo al neonato per la sua nascita, questo rattristerebbe Gesù?

Dal discorso di Sun Myung Moon: "IL Giorno della Vittoria del Cielo", Ottobre 4, 1979

Gesù venne dopo che Dio si era impegnato in 4000 anni di preparativi. Dopo tutta quella preparazione, l'avvenimento più grande fu l’avvento del Figlio di Dio su questa terra. Il fatto che poi sia venuto in un modo così umile e in un posto così infimo è l'orgoglio o la vergogna della storia? Alla fine Gesù fu crocifisso, ma se la vita di Gesù fosse iniziata col riconoscimento che era il Figlio di Dio, la storia della sua vita non pensate che sarebbe stata diversa? Sarebbe stato trattato veramente come il re d'Israele. Inoltre, se fosse stato abbracciato dal popolo scelto, avrebbe dovuto ricevere più gloria, come rappresentante di Dio, dell’imperatore di Roma.

Dio voleva vedere tutti i grandi sacerdoti dell'epoca riuniti a sostenere il santo bambino. Se Gesù fosse stato riconosciuto dal momento della sua nascita come il Figlio di Dio e il tanto atteso Messia, tutti i capi delle dodici tribù avrebbero fatto a gara per servirlo mentre cresceva ... Fin dalla tenera età, Gesù avrebbe saputo di essere nato come Figlio di Dio e avrebbe conosciuto la sua missione come il Re dei re, che doveva fondare il Regno di Dio qui sulla terra. La storia allora non sarebbe stata diversa? E il mondo intero non avrebbe celebrato la nascita di Gesù, di generazione in generazione?

La crostata e il gelato fanno un buon Natale? Natale è davvero la celebrazione della nascita del Figlio di Dio, ma senza conoscere lo scopo per cui Dio l'ha mandato, non ci può essere una vera festa di Natale ... Dopo avermi sentito parlare, il "Buon Natale" diventa un "Pensieroso Natale". Il vero significato del Natale è quanto amore avete dato durante l'anno. Questo è molto più scintillante di qualsiasi ricchezza di decorazioni.

Dal discorso di Sun Myung Moon: “Il Vero Significato del Natale” 25 dicembre 1979.