Karate
Giovanni Ballerini / Aggiornamento 24 dicembre 2025
La pratica sportiva, e in particolare quella delle arti marziali, è un modo socialmente accettabile di canalizzare l'aggressività, propria anche della specie umana. Rispetto per la vita e senso dell'onore caratterizzano le arti marziali giapponesi e le altre originarie dei paesi asiatici. Nella foto sopra sono con Massimiliano Taverna, particolarmente dotato.
Mi sono avvicinato al Karate in quarta Liceo, grazie al mio amico e compagno di classe al Liceo Gabriele Capponi. Ho iniziato al Samurai Club di via Corelli nel 1975, con la cintura nera Roberto Di Clemente. Erano allenamenti "duri" che mi hanno fatto crescere e avvicinare al mondo degli adulti.
Foto del 1975, al centro, Giuliano Cecconi e Marcello Cosi che sarebbe poi diventato il mio Maestro. Nel gruppo si riconoscono Fabrizio Fici e Stefano Acconci che hanno proseguito negli anni la pratica del Karate. Secondo in ginocchio da destra Massimo Gulisano in seguito medico e docente all'Università di Firenze, alla Facoltà di Scienze motorie.
Foto del 1976. Anche qui siamo al Samurai Club. Al centro il Maestro Masaru Miura che una volta al mese veniva in palestra da noi per un allenamento. Io sono dietro, appena visibile.
Foto del 1977. Qui siamo nella palestra del Centro Tecnico di Coverciano. Stage con il maestro Miura coadiuvato da altri due giapponesi. A destra del Maestro Cosi vediamo Gabriele Capponi e Stefano Acconci, entrambi studenti con me al Liceo Scientifico Leonardo da Vinci. Io sono il primo in piedi a sinistra. Negli anni ho partecipato a una decina di gare con risultati mediocri sia nel kumite che nel kata. In piedi accanto a me Spataro, dietro il più alto è Colzi, a destra Veltroni e Isacchi.
Persa la tessera nera della Fesika, conservo ancora quella della SKKI, con il passaggio a cintura nera.
Ho preso il primo dan al C. T. di Coverciano con il Maestro Yoshikazu Sumi nel 1978, a vent'anni. Nella foto indosso il Loden, che andava in quegli anni.
Negli anni ho avuto modo di spaziare tra le diverse Federazioni che si sono contese il "Pianeta Karate" italiano. Ho iniziato con la Fesika al Samurai Club, poi FIAM con il M. Piero Borgenni, poi SKKI con il M. Cosi, FIK con il M. Sergio Donati, FITAK con il M. Stefano Fiaschi dove sono rimasto seguendo l'evoluzione a FILPJK e FIJLKAM, sotto l'egida del CONI .
La tigre, icona dello stile Shotokan Ryu, Hirokazu Kanazawa fondatore della SKI, infine il passaporto WUKO, ora WKF.
Lo Shihan Kanazawa al "Pala Mattioli" di Firenze, nel 1977 per un evento della nascente SKI, Shotokan Karate International.
Nella gara "Coppa Kanazawa" il mio maestro Marcello Cosi perse in finale con Leandro Aiazzi (poi medico chirurgo).
Ho insegnato per diversi anni nei corsi di Karate per bambini nel periodo caratterizzato da una numerosa affluenza grazie al film Karate Kid. In questa foto i partecipanti al saggio di Natale del 1987: tra le cinture più scure si distingue per l'altezza Michele Mazzanti accanto a Fabio e David Cagnolati. Alessio Giraldi, secondo da destra inginocchiato, è ora arbitro mondale per la WKF. Mi sono sempre sentito un insegnante per i più piccoli e meno portato per i corsi di adulti dove gravitavano diversi esaltati.
Maggio 1988: saggio di fine anno al Palazzetto dello Sport di Lastra a Signa, dove ho insegnato per 3 anni per la UISP. In questa occasione erano intervenuti anche i miei allievi di Firenze.
Arcidosso sull'Amiata, settembre 1989, corso di aggiornamento tecnici di Karate. Presenti tra gli altri: Bruno Rebeschini, accanto a me, Roberto Dami, Eugenio Torre, Emilio Brogi, Andrea Baroncelli, Sauro Somigli e Stefano Fiaschi.
Nel 1989 ho partecipato anche allo stage estivo di Grado, dove c'era la possibilità di confrontarsi con gli atleti della squadra nazionale italiana. Erano gli anni dei fratelli Guazzaroni, presenti sul tatami.
Per sostenere l'esame di qualifica era previsto il soggiorno di una intera settimana al Centro Coni dell'Acqua Acetosa, a Roma con docente il Commissario Tecnico, prof. Pierluigi Aschieri. Riconoscimento molto sudato!
Anni Novanta: corso di Karate per bambini / ragazzi in palestra a Firenze. Alla mia sinistra il piccolo Cosimo Becucci, ora docente di Scienze motorie e sportive.
Esame a Rimini, raggiunta in auto con l'amico Eugenio Torre.
San Vincenzo: aggiornamento obbligatorio di 4 giorni.
Video datato 1991.
In quegli anni la Federazione decise che gli insegnanti tecnici dovessero conoscere anche i kata dell'altra area (Shotokan è Shorin) perciò diventò necessario impararne alcuni Shorei: Saifa, Seienchin, Seipai ecc. Questo perché a livello internazionale tali kata riscuotevano maggior successo arbitrale (com'è tuttora) perché più espressivi.
In occasione dell'uscita del protocollo CONI - MIUR sui progetti sportivi nelle Scuole si definirono le linee di condotta a cui le Società sportive e i tecnici che facevano promozione nelle Scuole dovevano uniformarsi.
Follonica settembre 2003: per fortuna i corsi di obbligatori di aggiornamento per i tecnici si riducono per durata al solo fine settimana. Le spese per vitto e alloggio erano pesanti!
Per il progetto "Sport a Scuola" ho fatto parte della Commissione di insegnanti tecnici che lo ha seguito durante la Presidenza del Maestro Camiciotti. Con il passaggio alla FIJLKAM ho collaborato, sempre sul medesimo argomento, prima con il collega e Maestro Prof. Giuseppe Sacchi, poi con il Maestro Pierpaolo Dinelli di Camaiore.