LA LUNA

La Luna è il satellite della Terra ed è anche il corpo celeste che le è più vicino. La Luna è sempre stata caratterizzata, nel corso della storia dell'umanità, da una forte valenza simbolica, ed è un corpo celeste di grande interesse per lo studio astronomico. Il nostro satelite è un oggetto roccioso con un diametro di 3476 km, pari a un quarto di quello terrestre, ed è tanto vicino da poter essere osservato nei suoi particolari anche con un piccolo binocolo panoramico.

Distanza media dalla Terra: 384 000 km (min 356 000km, max 407 000)

Diametro: 3476 km

Velocità orbitale media: 1 km/s

Periodo di rotazione: 27g 7h 43m 12s

Periodo di rivoluzione sidereo: 27g 7h 43m 12s

Periodo di rivoluzione sinodico (fasi): 29g 12h 44m 03s

Massa: 7,35 10 kg

Densità: 3,35 g/cm³

Atmosfera: assente 

Storia delle osservazioni

La Luna è stata considerata il corpo gravitante più vicino alla Terra dai antichi. Tuttavia, Copernico la tolse dallo status di pianeta e la rese compagna fissa della Terra nel suo orbitare intorno al Sole. Le caratteristiche generali della superficie lunare sono sempre state conosciute e l'idea delle fasi legate a differenti illuminazioni del Sole durante il mese era nota. Il progresso più significativo nella conoscenza della Luna è stato fatto da Galileo che descrisse dettagliatamente la sua morfologia, classificando le strutture visibili in mari, montagne e crateri. Galileo calcolò che i monti della Luna dovevano essere più alti di quelli terrestri basandosi sulle dimensioni delle ombre. Per spiegare l'origine delle formazioni lunari, ci sono state due scuole di pensiero: una sosteneva un'origine vulcanica e l'altra un'origine da impatti con meteoriti o asteroidi. La disputa durò per tre secoli e fu risolta a favore della seconda ipotesi solo con l'invio delle sonde e degli equipaggi umani. Giovanni Riccioli pubblicò nel 1651 una mappa dettagliata della Luna e assegnò un nome alle strutture lunari, ancora in uso oggi. La mappatura totale delle due facce della Luna ha successivamente indotto l'uso di nomi di personaggi rappresentativi dei vari campi dell'attività umana. 

La superficie lunare

La superficie della Luna è simile a quella di un deserto terrestre, con uno strato compatto di polvere, detta regolite, e con qualche roccia in evidenza. Il terreno risulta molto accidentato, con frequenti pendii scoscesi e piccoli rilievi dovuti alle conseguenze dell'impatto delle meteoriti. Sull'orizzonte vi sono colline e monti che si stagliano contro un cielo nero e pieno di stelle anche di giorno, a causa della mancanza di un'atmosfera che diffonda la luce solare, come invece avviene sulla Terra. La divisione principale nella morfologia lunare è in 'mari' e 'terre'. I mari sono regioni a carattere depressionario, che si trovano cioè più in basso rispetto al livello medio del suolo, che viene preso come riferimento in assenza di acqua. La maggior parte di queste strutture si trova nel lato rivolto verso la Terra. Le terre sono invece regioni più elevate, all'altezza del livello medio o più in alto. In generale sono caratterizzate da una luminosità molto maggiore dei mari e sono coperte di crateri di tutte le dimensioni, che in alcuni casi si intersecano gli uni con gli altri.

Attività vulcanica e terremoti

Le rocce raccolte dagli astronauti in prossimità dei mari sono per la maggior parte dei basalti. L'attività vulcanica, sebbene non rilevante, secondo le teorie più recenti sarebbe stata presente durante tutta la storia lunare. Esistono evidenze di fenomeni risalenti a solo 900 milioni di anni fa, mentre fino a poco tempo fa si riteneva che questa attività fosse stata presente solo nel primo miliardo e mezzo di anni dopo la formazione della Luna. Nel corso delle missioni Apollo, gli astronauti hanno depositato sul suolo diversi sismografi, che hanno continuato a funzionare per anni fornendo dati preziosi sull'attività sismica del nostro satellite. 

La struttura interna

La struttura interna del nostro satellite è simile a quella della Terra; sono però differenti le proporzioni tra i vari strati. Il nucleo ferroso è molto piccolo (circa 700 km di diametro), mentre il mantello occupa gran parte del volume della Luna. La crosta risulta molto sottile e con uno spesore disuguale sulle due facce: circa 100 km nella faccia opposta alla Terra, 60 km in quella rivolta verso di noi. Questa diversità di spessore spiega la differente morfologia delle due facce della Luna. 

L'orbita lunare

La Luna compie una rivoluzione completa intorno alla Terra in senso antiorario in 27.32 giorni, se si fa riferimento alle stelle lontane, tale periodo è detto mese siderale Invece rispetto alla Terra, che contemporaneamente si muove attorno al Sole, il tempo di rivoluzione e di 29,5 giorni. Questo è il periodo delle lunazioni, cioè quello che intercorre tra due fasi uguali, ad esempio tra una Luna piena e quella successiva, ed è detto mese sinodico. 

L'esplorazione della Luna

L'avventura dell'uomo nello spazio è coincisa, agli inizi, con l'esplorazione della Luna che, per la sua vicinanza, rappresentava la meta più abbordabile. L'antagonismo tra USA e URSS per il controllo dello spazio contribuì ad intensificare gli sforzi delle due superpotenze per raggiungere la superficie lunare. Dopo alcuni fallimenti iniziali l'Unione Sovietica realizzò molte sonde della serie 'Luna', che sorvolarono e fotografarono il suolo e in seguito (Luna 15 e successive) vi atterrarono, prelevando frammenti di rocce lunari e riportandoli sulla Terra. Furono però gli americani a portare il primo uomo sulla Luna con le missioni del progetto Apollo, precedute dai voli delle capsule abitate Gemini, che sorvolarono la superficie lunare studiando i migliori siti per l'atterraggio. Tra il 1969 e il 1972, le capsule Apollo atterrarono sulla Luna sei volte: la prima volta il 20 luglio 1969, quando l'Apollo 11 portò gli astronauti Neil Armstrong e Buzz Aldrin nel Mare della Tranquillità. Questa prima escursione durò circa 2 ore, durante le quali gli astronauti recuperarono diversi esemplari di rocce.