MERCURIO

Mercuno è il più piccolo tra i pianeti terrestri, quello che orbita più vicino e più velocemente attorno al Sole e non ha satelliti. La maggior parte delle informazioni disponibili attualmente su Mercurio è stata rivelata dalla sonda Mariner 10, l'unico veicolo spaziale ad aver visitato fino a ora questo pianeta 

Distanza media dal Sole: 57,9 milioni di km (min. 45,9-max 69,7)

Diametro: 4878 km

Velocità orbitale media attorno al Sole: 47,87 m/s

Periodo di rotazione: 58g 16h,

Periodo di rivoluzione: 88g

Satelliti noti: nessuno

Massa (Terra = 1): 0,055

Volume (Terra=1): 0,056

Densità media: 5,43 g/cm³

Temperatura minima alla superficie:-170 °C

Temperatura massima alla superficie: +400 °C

Inclinazione dell'asse: 0°

Inclinazione dell'orbita rispetto all'eclittica: 7°

Pressione alla superficie (Terra = 1): 10

Atmosfera: praticamente assente (tracce di elio, sodio, ossigeno e altri elementi) 

La superficie

Le immagini scattate dalla sonda Mariner 10 mostrano che la superficie di Mercurio è intensamente costellata da crateri, simili a quelli presenti sulla Luna. C'è anche una somiglianza con gli altopiani lunari accanto a pianure prive di rilievi e poco craterizzate. Tuttavia, ci sono anche vaste estensioni pianeggianti quasi del tutto lisce che probabilmente derivano dalla risalita di rocce fuse. Il pianeta presenta inoltre numerose creste ripide delimitate da scarpate che attraversano la superficie per centinaia di chilometri, che sono probabilmente antiche fratture della crosta dovute al raffreddamento e alla contrazione del pianeta durante la sua formazione. 

L'interno del pianeta

Prima dell'invio di Mariner 10, non si riteneva che Mercurio possedesse un campo magnetico significativo, ma i dati della sonda hanno mostrato la presenza di un campo magnetico debole. La composizione geologica di Mercurio è stata stabilita come crosta e mantello sottili composti da silicati e con una densità media molto elevata. Gli astronomi pensano che circa il 70% della massa di Mercurio consista in un grosso nucleo di materiale ferroso che spiega la presenza del campo magnetico, anche se il meccanismo esatto non è ancora ben compreso. Si ritiene che il materiale metallico all'interno del nucleo agisca come una dinamo. Tuttavia, è improbabile che Mercurio avesse un nucleo così grande fin dalla sua formazione, quindi si ipotizza che abbia perso gran parte del suo mantello roccioso in una collisione catastrofica agli inizi della storia del Sistema Solare. 

L'orbita di Mercurio

Mercurio orbita attorno al Sole a una distanza media di circa 58 milioni di km con un'eccentricità elevata, il che significa che la sua distanza dal Sole varia durante l'orbita. La velocità di rivoluzione di Mercurio varia in base alla posizione lungo l'orbita e il suo piano di orbita è inclinato di 7° rispetto all'eclittica. Mercurio passa davanti al Sole, rispetto alla Terra, solo in rare occasioni, questi eventi vengono chiamati transiti. 

Le fasi

Le fasi di Mercurio sono simili a quelle della Luna e cambiano a seconda della posizione del pianeta lungo la sua orbita rispetto alla Terra e al Sole. Mercurio appare come una sottile mezzaluna quando si trova vicino alla Terra e come un pianeta più luminoso quando si trova alla sua massima elongazione dal Sole. La sua luminosità e dimensione apparente cambiano anche a seconda della distanza tra Mercurio e la Terra.

Il radiotelescopio di Arecibo. 

Il giorno e la notte su Mercurio

Mercurio ruota molto lentamente sulla propria asse, e questo provoca un giorno su Mercurio che equivale a due anni mercuriani. La rotazione lenta fa sì che un emisfero rimanga rivolto verso il Sole per lunghi periodi, causando forti contrasti tra la notte e il giorno. Le temperature notturne possono scendere fino a -180°C mentre di pomeriggio possono raggiungere i 430°C. Mercurio non ha stagioni come la Terra a causa della sua posizione dell'asse di rotazione rispetto al suo piano orbitale. Le aree vicine ai poli non ricevono mai la luce del Sole e sono state individuate possibili tracce di ghiaccio in queste zone tramite il radiotelescopio di Arecibo. 

La missione di Mariner 10

La sonda spaziale Mariner 10 è stata lanciata nel 1973 e ha visitato sia Venere che Mercurio. È stata la prima missione spaziale a utilizzare la tecnica della fionda gravitazionale, che ha permesso alla sonda di acquisire sufficiente energia per continuare il viaggio verso Mercurio. Nel marzo 1974, Mariner 10 è entrata nell'orbita di Mercurio a 703 km dalle regioni equatoriali e ha fotografato circa metà della superficie del pianeta. Successivamente ha compiuto due incontri ravvicinati con Mercurio nel 1974 e nel 1975.