GIOVE

Giove è il quinto pianeta del Sistema Solare in ordine di distanza dal Sole. È il capostipite dei pianeti gassosi,  detti anche 'gioviani', nonché di gran lunga il più grande e massiccio pianeta del Sistema Solare. Giove è noto fin dall'Antichità, anche perché è uno degli astri più splendenti del cielo: tra i pianeti solo Venere è più luminoso, ma non è mai presente nel cielo in piena notte come Giove. Nella mitologia greca, e in seguito in quella romana, questo pianeta fu identificato con il signore del cielo e il più potente degli dei dell'Olimpo: il greco Zeus e il romano Giove, da cui prende il nome. 

Distanza media dal Sole: 778 milioni di km (min 740,2-max 816,6)

Diametro equatoriale: 139 000 km

Velocità orbitale media attorno al Sole: 13.07 m/sec

Periodo di rotazione: 9h 56m 

Periodo di rivoluzione: 11.86 anni

Satelliti: 79

Massa (Terra-1): 317,83

Volume (Terra-1): 1326

Densità media: 1.33 g/cm3

Temperatura media alla superficie: circa -145°C

Inclinazione dell'asse: 3°13'

Inclinazione dell'orbita rispetto all'ellittica: 1,3°

Pressione alla superficie (Terra = 1): 2-4 bar

Atmosfera: Idrogeno (89,8%), elio (10,2%), tracce di metano, ammoniaca e di altri elementi 

Osservazioni storiche

Fu Galileo il primo, nel 1610, utilizzando il proprio rudimentale cannocchiale, a distinguere il disco di Giove. Egli rappresentò il pianeta nel suo Sidereus Nuncius come una lettera 'O' un poco schiacciata, avendo notato che il pianeta non era perfettamente sferico. Galileo individuò anche i quattro satelliti maggiori: lo, Europa, Ganimede e Callisto, che sono detti oggi satelliti galileiani o 'medicei'.

I primi dettagli del disco di Giove, furono osservati per la prima volta da Niccolò Zucchi nel 1630.

Giovanni Domenico Cassini scoprì nel 1665 la Grande Macchia Rossa, una grande struttura ovale nella zona sud tropicale del pianeta, che sfruttò anche per una prima valutazione del periodo di rotazione di Giove, risultato di 9h e 56 m. 

Sonde verso Giove

Verso il pianeta sono state lanciate complessivamente sei sonde: le Pioneer 10 e 11, le Voyager 1 e 2, l'Ulisse e la Galileo.

Le sonde Pioneer vennero lanciate rispettivamente nel 1972 e 1973; Pioneer 11 incontrò successivamente Saturno nel 1979. Per la prima volta, con il progetto Pioneer, l'uomo riuscì a studiare da vicino i lontani pianeti gassosi. Su entrambe le sonde era stata fissata anche una targa contenente immagini e simboli riferiti all'uomo, nell'eventualità che esse, nel loro viaggio infinito nello spazio, entrassero in contatto con esseri intelligenti.

Struttura interna

I modelli per la struttura interna di Giove prevedono un nucleo compatto, il quale non sembra essere composto soltanto di idrogeno ed elio compressi, ma anche di roccia; esso costituirebbe circa il 4% della massa del pianeta. All'esterno del nucleo vi è uno strato di idrogeno metallico, un guscio cioè in cui gli elettroni non sono legati ai singoli protoni, ma sono liberi di muoversi come in un metallo. Lo stato metallico dell'idrogeno si produce a una pressione di circa tre milioni di atmosfere terrestri, gran parte del pianeta sarebbe in questo stato. 

L'atmosfera

L'atmosfera è l'unica struttura visibile di Giove e presenta nubi e macchie. Le nubi sono disposte in modo parallelo all'equatore e sono chiare o scure a seconda che si tratti di correnti calde ascendenti o fredde discendenti. Tra i gas contenuti nell'atmosfera ci sono metano, ammoniaca, idrogeno, elio, carbonio, azoto e altri composti. L'atmosfera non è in equilibrio, a causa dei raggi ultravioletti che provengono dal Sole e che scindono i composti più complessi.  

Nubi di colore diverso nell'atmosfera gioviana sono associabili a differenti livelli dell'atmosfera stessa. 

Satelliti

Finora sono state scoperte 63 lune di Giove, le più importanti delle quali sono i già citati satelliti medicei: lo, Europa, Ganimede e Callisto. Le immagini e le analisi di questi satelliti sono state effettuate dalle sonde Voyager e, recentemente, dalla Galileo. lo è sottoposto alle enormi forze mareali prodotte dalla vicinanza di Giove, che determinano un diffuso e ricorrente vulcanismo. Europa e forse il satellite più interessante. Lo spesso strato di ghiaccio che ricopre tutta la superficie appare infatti rotto in alcune aree, mostrando dei lastroni separati che possono essere indice della presenza, al di sotto del ghiaccio, di un oceano liquido a temperatura più elevata. Ganimede è un corpo simile alla nostra Luna, con una rete superficiale di bande irregolari che si intersecano. Callisto, infine, ha una superficie ricoperta da una crosta di ghiaccio e presenta molti crateri. I rilievi non raggiungono altezze significative. 

Cartellone su Giove realizzato da: Alice Cutaia, Viki Xhika, Filippo De Maria