Dal 1998 non sono più considerate sopravvenienze attive i contributi per l'acquisto di beni ammortizzabili, indipendentemente dal tipo di finanziamento adottato e, parallelamente, il costo su cui calcolare le quote di ammortamento non è più assunto al lordo degli eventuali contributi, bensì al netto (costo di acquisto meno contributi). In tal caso, il contributo concorre alla formazione del reddito sotto forma di minori quote di ammortamento deducibili nei periodi di imposta di durata del processo di ammortamento. Altra tecnica contabile consiste nel lasciare invariato il costo di acquisto del bene; il contributo risulta tra i componenti positivi di reddito, concorrendo alla formazione del reddito d’impresa sotto forma di quote di risconto passivo proporzionalmente corrispondenti alle quote di ammortamento dedotte in ciascun esercizio. In entrambi i casi, il contributo è contabilizzato in base al principio della competenza economica, condiviso sia dal punto di vista civilistico sia da quello fiscale.
Esempi di scritture contabili e trattamento fiscale
Costituiscono sopravvenienze attive i proventi in denaro e in natura - diversi dai contributi per l'acquisto di beni ammortizzabili, da quelli contrattuali e da quelli in conto esercizio - che rappresentano contributi in conto capitale, erogati per favorire un generico potenziamento della struttura patrimoniale dell’impresa o per la copertura di perdite. La classificazione civilistica è conforme alla disciplina fiscale; non si segnalano, al riguardo, particolari problematiche in relazione all’applicazione dell’Irap, poiché concorrono alla formazione della base imponibile Irap i contributi erogati in base a norma di legge (salvo specifiche esclusioni normative).
Esempi di scritture contabili e trattamento fiscale
Si definiscono “in conto esercizio” i contributi o le sovvenzioni erogati dallo Stato o da altri enti pubblici, finalizzati ad integrare i ricavi o alla copertura di determinati costi di gestione. Contabilmente rappresentano dei ricavi di esercizio, imputati per competenza ed indipendentemente dall’effettiva percezione, a condizione che vi sia la certezza giuridica di avere diritto al contributo: ciò avviene quando l’ente erogatore ha emesso la delibera di approvazione. Costituiscono contributi in conto esercizio anche i contributi in conto interessi, finalizzati all’innovazione, alla ricostruzione o alla formazione del personale. La disciplina fiscale è conforme a quella civilistica e prevede che siano assoggettati ad una ritenuta alla fonte del 4%, a titolo di acconto, qualora siano erogati da enti pubblici e privati. Non rilevano, generalmente, ai fini IVA, salvo quando sono dovuti in base ad un contratto e, quindi, direttamente connessi ai corrispettivi delle cessioni di beni o prestazioni di servizi.
Esempi di scritture contabili e trattamento fiscale