Lina Piperno è nata a Stefanaconi dove lavora e vive. E’ sposata e ha avuto 4 figlie: la sua terza figlia, Anastasia, è morta dopo pochi mesi (su quella terribile esperienza ha scritto un libro); la quarta figlia, Angelica, l’ha adottata che era piccolissima dopo la morte della madre della bambina. Ha scritto due libri “La strada” e “Anastasia, l’apocalisse del mio Angelo”.
A TE, ANASTASIA
A te bambina mia va il mio pensiero
Che giunga fin lassù come un sospiro
Ti avvolga in un abbraccio dolce e leggero
In nome del mio amor che è sempre vivo.
A te bambina mia che questa vita
Si è rivelata arida ed opaca
A te bambina mia che questa vita
Ti ha logorata, poi ti ha condannata.
A te bambina mia ti han riservato
La crudeltà e l’inganno in questo mondo
Fu chi amministrò senza ritegno
L’esistenza tua ma senza affanno.
Dal cuore di tua madre un urlo muto
Mi chiedo se tutto questo sia servito
La sete del poter gli ha preso il cuore
E mi ha lasciato solo un gran dolore.
Racchiuso come un fuoco nel mio petto
Quel gran raggiro loro maledetto
Dagli occhi miei ti offrivo le visioni
Il mare, il sol, la vita che scorreva.
E dentro quella mia disperazione
Quel bel sorriso tuo mi confortava
Avrei voluto il mondo in quella stanza
E l’ho solo costruito con pazienza.
Ed ora o dolce angelo beato
Or che neppure questo è consentito
Se da lassù tu mi potrai ascoltare
Aiuta la tua mamma a perdonare.
A te bambina mia no, non temere
Nessuno ci potrà mai separare
Or che la vita tua ahimè è finita
Nel cuore mio vivrai fin che avrò vita.
LA STRADA
E’ la strada senza vita?
O è la vita senza strada?
Percorrendo la mia strada,
quanti errori, insicurezze,
in quegli anni poi tramutano,
e son baci e tenerezze.
Restan solo dei miraggi…
Come l’acqua nel deserto,
ed io vedo tanto buio,
anche quando il sole è aperto!
Camminando per la strada,
io non nutro ormai speranza,
questa droga mi distrugge,
e mi lascia indifferenza…
… non sopporto la sua assenza
chiedo aiuto e mi rispondono,
ma sono solo e disperato.
Ad un tratto della strada,
mi succede un fatto strano…
c’è qualcuno che mi chiama,
e mi tende anche una mano,
son confuso, son stravolto,
non riesco più a pensare,
dalla mano appare un volto;
poi capisco… devo andare.
Vedo luce, sento pace
ed un senso di pienezza,
non avverto sofferenza…
non mi serve la speranza.
Per un attimo mi volto,
sento voci che mi chiamano,
si… lo so… loro mi amano,
ma col tempo poi non soffrono.
La mia strada ora è finita,
c’era un senso… era la vita,
ora è immensa la fatica!
mi ritrovo senza meta,
e oltrepasso questa strada.
Niente strada… niente vita.
TI OSSERVO CARA MAMMA
Ti osservo cara mamma
e scruto nei tuoi occhi
un velo nero che cinge
come un rogo il tuo pensiero.
Ti osservo cara mamma,
capisco che ti costa quel sorriso
e un misto di dolore e penitenza
poiché il tuo cuore soffre quell’assenza.
Ti osservo cara mamma
quando tenti di far l'indifferente
e ti impegni per non dimostrare niente, fai fede nella forza nel Signore
e mi sorridi col tuo grande amore.
Ti osservo cara mamma,
so bene quale il solco nel tuo cuore,
e nessuno ormai potrà più cancellare.
Ti osservo mamma,
vedo lo sguardo tuo
che cerca chi non c’è,
ma ormai i tuoi figli
son rimasti in tre.
Ti osservo cara mamma
che nonostante il tuo soffrire
tu mi trasmetti forza
e tanto amore.
Ti osservo cara mamma,
e condivido in pieno il tuo dolore,
e col silenzio tu mi sai capire
poi mi sorridi e scaldi questo cuore
e attendi impaziente il rider mio.
Ti osservo cara mamma,
esprimo nel silenzio una domanda
anche se sono invasa dal terrore
che un giorno questo poi dovrà finire.
L'amore che mi dai saprò gestire
quando il sorriso tuo verrà a mancare?