Assieme all’associazione culturale musicale illimitarte, che lavora sul territorio da molti anni con passione, professionalità e impegno sociale, e alla quale sono legato da sincera amicizia e da reciproca stima, collaboro con la scuola dell’infanzia oh che bel castello per la realizzazione dei laboratori musicali pensati per i bambini applicando la metodologia Orff-Schulwerk.
IL PROGETTO
Rivolto alla scuola dell'infanzia
Motivazioni
La scuola dell’infanzia è il primo luogo dove i bambini si relazionano con gli altri, in un ambiente che tiene conto delle loro specifiche problematiche e che programma le attività prescolastiche, secondo i principi dello sviluppo cognitivo del bambino, nonché in linea con le linee direttive dell’unione europea. Le motivazioni che ci spingono a proporre le nostre iniziative sono sia di carattere musicale sia psicologico, cognitivo, sociale, educativo. La musica per l’infanzia è attuabile solo in campo ludico, un terreno che sfrutta il canale comunicativo più sviluppato in ambiente infantile; infatti, il gioco è il mezzo principale di conoscenza di un infante; ciononostante, il gioco non deve essere l’obiettivo ma solo il mezzo con il quale avvicinarci ai bambini per entrare nel loro mondo, fatto di affetti, fantasie, preoccupazioni, stati d’animo, ecc., caratteristiche che definiscono il bambino non come una sorta di tavola vuota sulla quale scrivere, bensì come una persona dotata di personalità, proprio come un adulto, per tanto è più giusto considerarlo il bambino come un adulto che deve crescere.
Bisogni generali
Conoscere sé stessi e rafforzare la propria identità.
Interagire in maniera costruttiva con gli altri bambini e con altre culture e nazionalità.
Vivere relazioni significative ed esperienze condivise con le famiglie e il territorio.
Prendere coscienza e consapevolezza del proprio corpo.
Comprendere la necessità di rispettare le regole per una convivenza democratica.
Saper ascoltare, comprendere messaggi.
Sperimentare diverse forme di espressione e comunicazione, in contesti di gioco guidato.
Collaborare e cooperare perseguendo un obiettivo comune.
Sviluppare la capacità cognitiva dello spazio, della forma, del peso, della quantità, del dentro e del fuori, ecc.
I bisogni riguardanti gli aspetti umani saranno raggiunti attraverso la musica, frequentandola in modo attivo e creativo. I confini tra i diversi bisogni, non sono marcati in modo netto, spesso l’uno entra nel campo dell’altro e così pure le attività previste per il loro raggiungimento, detto ciò, spiegherò alcune esperienze che contribuiscono maggiormente al raggiungimento dei bisogni specifici.
Le diverse pratiche di creazione e di personalizzazione delle iniziative musicali, porranno l’accento sulle risorse soggettive attivando la creatività di ogni singolo alunno che, identificandosi con le proprie invenzioni (ritmiche, melodiche, testuali, ecc.) avrà modo di mettersi in gioco con un mezzo discreto. La sua creazione farà da filtro con il mondo che lo circonda, creando un ambiente rassicurante e allo stesso tempo intraprendente, le giuste condizioni per fortificare la stima di sé.
L’attività di canto corale, favorirà la consapevolezza delle proprie attitudini musicali e delle proprie risorse caratteriali, il canto è da considerarsi espressione intima della persona, della propria anima, infatti, se a un bambino si chiede di cantare, può accadere che egli non sia disposto a farlo, per contro, se gli diamo un tamburo sarà lui stesso a batterci sopra, senza neanche doverlo invitare.
Molto spesso i ragazzi non hanno la capacità di ascoltare ciò che gli è intorno, amici, parenti, i messaggi che continuamente sono costretti a subire dalla forte abbondanza di stimoli; l’esperienza della musica fatta assieme agli altri, servirà proprio a colmare, o almeno, a ridestare quell’attenzione necessaria per discernere i continui stimoli. Saper aspettare il proprio ruolo, prestando attenzione a ciò che avviene nell’insieme, serve, non soltanto alla formazione di competenze musicali, ma anche a partecipare a uno scopo comune seguendo regole sociali, è il concetto del noi, spesso carente nella società individualista in cui viviamo.
Le difficoltà matrimoniali, le separazioni, gli abbandoni, ecc., sono crepe nell’equilibrio familiare a volte incolmabili. I bisogni affettivi, vacillanti in molti rapporti familiari, spesso solo per mancanza di tempo, possono essere soddisfatti con attività condivise tra genitori e figli, al fine di ottenere un’esperienza positiva e rafforzativa del loro rapporto.
Il carattere d’apprendimento che si costituisce con tale programma, punta a risolvere alcuni aspetti di carattere musicale. Di seguito alcuni esempi:
Consapevolezza della pulsazione ritmica.
Riconoscere la differenza tra suoni gravi e acuti.
Acquisire l’organizzazione nella musica d’insieme.
Capacità di discernere il timbro.
Coordinazione musica corpo.
Competenze dinamiche.
Favorire la formazione di un pensiero musicale.