Concerto per il Centenario della Prima Guerra Mondiale
Concerto per Joe Petrosino
Giuseppe Petrosino (detto Joe) nacque a Padula (SA) il 30.08.1860. Emigrò, giovanissimo, nel 1873 alla volta di New York col padre Prospero, sarto, e l'intera famiglia composta dalla madre, da due sorelle e da tre fratelli. In un primo momento, quale primo figlio, si adattò a tutti i mestieri al fine di non gravare sul bilancio familiare; studiò la lingua inglese, frequentando corsi serali, ed il 19.10.1883 si arruolò nella polizia di New York, indossando l’uniforme da poliziotto portante sul petto una placca d’argento con numero 285. Dopo un breve periodo di rodaggio come agente di pattuglia nella Tredicesima Avenue, cominciò a scalare i gradini della gerarchia, imponendosi a tutti per i suoi sistemi di lavoro ispirati da passione per il mestiere, grande fiuto, intelligenza, senso di responsabilità e alta professionalità.
Il suo grande sogno e scopo della vita fu sconfiggere la mafia, allora contraddistinta col nome di Mano Nera. Sposato e padre di bambina, compì imprese leggendarie e meritorie, guadagnandosi persino la stima del Presidente degli Stati Uniti, di cui era grande amico e dal quale aveva grandissima considerazione. A trent’anni, promosso detective, passò al servizio investigativo; nel 1895 è il Presidente Roosvelt in persona a nominarlo Sergente e nel 1905, con la promozione a Tenente, gli viene affidato il comando dell’Italian Legion, cioè gruppi di agenti italiani, a suo giudizio indispensabili, per combattere la Mano Nera. Dichiarò guerra ed assicurò alla giustizia boss di alto calibro, che nessun corpo di polizia era mai riuscito a prendere, con imprese funambolesche e travestimenti, che gli consentirono di vivere più da vicino il complesso mondo della mafia. A lui solo viene attribuita la grande intuizione di aver capito che la mafia di New York aveva radici in Sicilia, per questo intraprese un viaggio in Sicilia per infliggerle il colpo mortale. Fu ricevuto dal Presidente del Consiglio Giolitti dal quale ricevette in regalo un orologio d’oro e dopo essersi fermato per qualche giorno a Padula nella sua casa natale, dove c’era il fratello Michele rimpatriato, partì alla volta della Sicilia. Avviò un grosso lavoro che l’avrebbe portato a sconfiggere definitivamente la mafia, ma la sera del 12.03.1909, nella piazza Marina di Palermo, fu raggiunto da quattro colpi di rivoltella che lo fecero crollare, ucciso, al suolo. Morì da soldato, nel compimento del suo dovere, colpito alle spalle, al buio, a tradimento da una mano assassina che fermò il cammino del più forte e coraggioso poliziotto di tutti i tempi.
Fonte: Ass. Internazionale Joe Petrosino
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I violini della speranza
Un guasto costrinse il macchinista a fermare il treno, costipati nei vagoni c'erano 65000 prigionieri destinati ai lager, molti di loro morirono di stenti. Un musicista a bordo del treno riuscì a comunicare con l'esterno e ad affidare il suo violino ad un operaio francese, pare gli abbia detto: "dove andrò, non mi servirà".
Si tratta di violini sopravvissuti alla Shoah, strumenti appartenuti agli ebrei deportatati nei campi di sterminio come Auschwitz, Monowitz, Birkenau. Questi musicisti furono costretti a suonare mentre assistevano alle atrocità inferte ai detenuti, suonavano, con animo spezzato dalle violenze, musiche spensierate per allietare le feste dei nazisti o per coprire i lamenti provenienti dalle camere a gas. L'esperienza drammatica li fece sentire complici dei delitti, così si instillò in loro il senso di colpa, in seguito proiettato sui violini divenuti simbolicamente strumenti del male.
Concerto di Natale
Il concerto di Natale ha visto protagonisti gli alunni della classi di strumento musicale e il piccolo coro della scuola, impegnati nell'esecuzione di brani natalizi arrangiati per l'occasione. I ragazzi del corso ad indirizzo musicale, sono stati raggruppati in formazioni cameristiche di vario genere per assolvere alle esigenze tecnico-musicali del caso.
Programma
Coro alunni classe I - Tu scendi dalle stelle
Oboe solo - O Tennenbaum; Venite fedeli
Oboi e chitarre - Piva piva
Quartetto di chitarre - My heart will go on
Oboe e pianoforti - Astro del ciel; Jingle bells; Tu scendi dalle stelle
Ensemble di pianoforti - White christmas
Sax solo - Happy xmas; Santa claus coming to town
Ensemble di sax - Let is snow; Jengle belles rock