La struttura a frattale del Pensiero nella 5a dimensione di lettura

9. Le topologie degli sguardi-realtà

Solo concettualizzando si possono elaborare le mappe di sapere, come le costruzioni di linguaggi-teorie che rivelano le visioni utopiche di una realtà che è oltre il piano di lettura. Solo dalla costruzione di una utopia può scaturire l'intervento-azione sulla stessa realtà. Foto: - Esempio di un'osservazione multipla a finestre di realtà. da A. Colamonico. Biostoria, p.45. Il Filo, Bari 1998.

La struttura a frattale del Pensiero nella 5a dimensione di lettura

Quaderno n° 11 di Biostoria - Scienza e Metodo dello Sguardo multi-proiettivo

Le topologie degli sguardi-realtà

Antonia Colamonico (Aspetto epistemico-metodologico)

Marcello Mastroleo (Aspetto matematico-modellistico)

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La costruzione di realtà è in stretto rapporto con la capacità elaborativa della mente, nel gioco ideativo di pieno-vuoto, reale-immaginato o se si preferisce virtuale, di significati storici. Con la fiaba di Cenerentola, ad esempio, la bimba sa che è una finzione, ma ciò nonostante il suo pensiero impara ad elaborare una molteplicità di relazioni fattualiche daranno alla sua piccola mente gli spazi ideativi da cui poi far emergere le  possibili risposte fattuali, nelle sue dinamiche relazionali. Il gioco è la migliore palestra della mente per imparare ad immaginare il non ancora visto, pensato, ideato, isolato...
Il gioco ha la funzione importantissima di palestra della mente, per imparare ad elaborare spazi immaginativi che daranno poi allo stesso pensiero le possibilità di risposta storica, nella dialogica vitale.

La forma multipla del Pensiero

La realtà prende forma nella mente del soggetto osservatore-attore-abitante della vita

Egli osservando, manipolando, riflettendo, impara a proiettare una molteplicità di situazioni storiche che allargano il suo sguardo-orizzonte ideativo ad una complessità di visualizzazioni di spazi e di significati altri che danno alla stessa mente-pensiero una forma a multi spazi e a multi sensi di lettura: 

Ogni singolare pensiero-uomo va letto non come una monade (G. W. Leibniz -1696) indipendente da declinare come chiusura, isolamento; - non esistono isolati nella realtà storica - ma una fitta e stratificate rete di nodi e maglie che danno anche al pensiero una forma dinamica e plastica, in relazione all'ambiente-habitat in cui è incorporato. 

Il saper leggere il Pensiero come una struttura complessa di forme interconnesse, nasce da una particolare posizione di lettura del soggetto osservatore che con un doppio salto logico-immaginativo si colloca fuori dal Mondo (S. 1) e dal Sé (S. 2), assumendo uno spazio altro (S. 3) di possibilità osservativa che gli permetterà di sviluppare un ulteriore "topos" di ragionamento e di sentimento, intorno all'Io-sé nel Mondo.

Il nodo-cardine nella lettura eco-biostorica della realtà è nel porre lo Spazio come la matrice della Vita

Il gioco di contenuto-contenitore permette all'osservatore di isolare delle sagome di realtà che assumono nella sua mente-coscienza un significato, delle proprietà, dei limiti...

L'osservatore, con la sua intelligenza e con la sua sensibilità, pone i margini-confini di lettura a tutto ciò che cattura il suo sguardo; definendo, posizionando, valutando, scartando...

Una realtà priva di osservatore è nulla. Solo nel vincolo individuo/campo-Habitat si costruisce la Realtà che assume una forma-spessore in relazione alla forma-spessore dello stesso pensiero-mente che dà il significato storico.

Il significato è legato al particolare soggetto osservatore che nell'attribuire il peso-valore, costruisce le armoniche di senso.  Il porre l'osservatore come il cardine della costruzione di realtà , rende questa vincolata alla particolare mente che di fato ne costruisce il valore. Ogni mente edifica una sfumatura di realtà e ogni realtà conserva l'impronta del suo osservatore che l'ha definita e apostrofata.

Le topologia di Pensiero in relazione agli spazi vitali

Ogni epoca storica  assume una sua particolare connotazione in relazione alla forma mentale del pensiero del suo abitante:

Il pensiero di un cacciatore o di un contadino o di un programmatore ha una maggiore libertà di immaqginazione-azione rispetto a quello di un operaio che imbrigliato nel sistema a catena di montaggio (taylorismo), perde la facoltà a immaginare altri spazi d'azione. 

La lettura a occhio frattale nasce dalla capacità del pensiero di saper diversificare i versi dei sensi storici e i campi relazionali delle molteplici situazioni storiche. Non esiste il cacciatore-raccoglitore senza la foresta-habitat che lo limita, vincolandolo in una particolare realtà vitale; così un contadino senza una campo o un operaio senza una fabbrica o un programmatore senza un computer. Ogni ambiente-spazio ha una sua particolarità che aprirà gli sguardi-orizzonti del suo uomo a dei versi di lettura, negandone altri.

Il film Tempi moderni, in cui il protagonista entra nell'ingranaggio della macchina, spiega bene tale povertà.

Il taylorismo, definita organizzazione scientifica del lavoro, è stata una forma di gabbia cognitiva che ha imbrigliato il pensiero dell'uomo, industrializzato, in tanti campi-orizzonti sequenziali di tempi, vincolati alla semplice azione ripetitiva del legame uomo-macchina-catena di montaggio. Tale chiusura fu da subito letta come il grande limite che, impoverendo il campo d'azione, creava l'alienazione mentale di uomo a tempo ora-adesso.

Carta biostorica degli spazi-luoghi d'elaborazione del pensiero pluridimensionale .

La capacità Proiettiva della Mente

Il Pensiero, in un gioco di vuoto/pieno di significato, edifica il suo spessore culturale e, come ricaduta d'effetto, operativo. Il saper agire, nello spazio abitativo, è strettamente collegato alla capacità spaziale dello sguardo-mente che dà la forma concreta alle immagini di realtà che di volta, in volta concretizza, come nel gioco degli scacchi, in cui il giocatore 1 anticipa le mosse del giocatore 2 e proietta le sue future risposte con l'obiettivo dello scacco matto:

Il gioco degli scacchi ottimo esercizio  di palestra della mente per amplificare la capacità proiettiva nei bambini.

Oggi si sta assistendo da un lato ad un'apertura degli spazi comunicativi con l'organizzazione a finestre a struttura Mondo; e dall'altro ad un'ulteriore riduzione del campo d'azione, da sistema fabbrica a sistema computer, magari dalla scrivania di casa,  o a  sistema quadrante cellulare o orologio. 

Si parla già di sistema a microchip impiantato nel corpo che accelererà gli scambi informativi e commerciali, estendendo all'uomo quello che di fatto si fa già per i cani per monitorarli e identificarli in caso di fuga o abbandono. L'uomo potenziato tecnologicamente non avrà bisogno di appesantire la capacità elaborativa della sua mente, pensando, in quanto ci sarà un computer remoto, chi sa dove,  che penserà per lui, agirà per lui, deciderà per lui...

La realtà Mondo sta perdendo, così, fisicità, isolando maggiormente l'uomo iper-tecnologico dell'era digitale in una nicchia asettica, afona; priva di odori, sapori, suoni... 

In questo nuovo millennio sta prendendo forma una nuova condizione di umanità che inevitabilmente presenterà una nuova struttura cognitiva con una difforme geografia mentale, che aprirà gli sguardi a differenti scale valoriali, a diverse scelte fattuali, ad altri  versi di lettura nelle narrazioni fattuali che daranno il volto nuovo alle intere Società.

Verso quale futuro?

Traduzione da A. Colamonico  Edgar Morin and Biohistory: the story of a paternity. In World Futures: The Jounal of General Evolution, a cura di A Montuori. Vol. 61 - n° 6, pp. 441-469, part of the Taylor & Francis Group - Routledge, August 2005.

La nuova Umanità si presenterà:

La vera povertà non è la semplice privazione di cose, ma soprattutto l'assenza d'immaginazione nel sapersi proiettare nel futuro. 

La nuova élite dominante  nell'Era globale sarà formata da chi, consapevole del valore storico del saper pensare, sarà stato  in grado di elaborare la gabbia-balocco Social, che catturando i pensieri della massa, condannerà questa, in uno stato di semplice fruitore passivo, asola dimensione vegetativa, priva di senso critico e soprattutto di libertà.

Se questa tendenza  ad atrofizzare il pensiero non troverà alcuna forma di resistenza da parte delle coscienze politiche e sociali singolari e nazionali, si può ipotizzare una grande regressione cognitiva generalizzata che chiudendo gli spazi mentali, di riflesso chiuderà gli spazi economici, sociali, culturali. 

Un esempio storico di recessione è nel passaggio dall'Impero Romano al Medioevo, che significò la perdita dell'uso della scrittura, delle tecniche agricole, dello Stato di diritto...

Ma bisogna sempre sperare che possa esserci un effetto farfalla che faccia invertire la tendenza autoritaria, aprendo le  singolari coscienze a gradi più evoluti di pensieri.


Acquaviva delle Fonti, 17 aprile 2023

Antonia Colamonico

Idea Editoriale

Il saggio prende forma di sito, per superare il confine del libro. Aperto al Mondo, come pagine di un quaderno da sfogliare, in una nuova democrazia. L'autrice


Indice quaderno n° 1 

Fatto tempo spazio - Premessa per una didattica sistemica della storia. OPPI, Milano 1973.

Premessa

“…l’uomo si differenzia da geranio, dal sasso e dal cane perché ha coscienza, cioè memoria del proprio essere che diviene. Uno studio che non fa nascere la coscienza non è dell’uomo, ma del geranio, del sasso, del cane…”