Restauro della cantoria (sedicesimo secolo) e cassa d'organo (diciannovesimo secolo). I due manufatti restaurati hanno subito, nel corso dei secoli, diverse trasformazioni. La cassa dell'organo, che nasce nella prima metà del XIX secolo, si presenta abbastanza integra con qualche piccola sostituzione di tavole deteriorate e la stesura di una mano di un verde spento su tutta la superficie policroma, avvenuta alla fine dell'ottocento.
Cantoria e cassa d'organo prima dei restauri
La cantoria invece, nasce alla fine del XVI secolo a campata unica, senza balconate laterali e senza assito dipinto ma con una bellissima balaustra a giorno in larice ancora ben conservata e visibile dall'interno.
In un secondo tempo (metà XVII secolo) vengono costruite le due balconate laterali che vengono poi rivestite dall'attuale assito, dipinto a motivi musicali. Nel settecento viene spostata in avanti tutta la balconata centra le che farà poi spazio nella prima metà dell'ottocento al posizionamento dell'attuale organo.La decorazione seicentesca a motivi musicali verrà coperta dall'attuale ridipintura, stesa in economia a fine ottocento, probabilmente perché molto compromessa e non recuperabile.
Dopo aver effettuato un attenta campagna di indagini stratigrafiche atte a verificare lo stato di conservazione dei due manufatti e decidere la linea di recupero da seguire, si è intrapreso il vero e proprio intervento di restauro. Come prima operazione si è intervenuti consolidando la policromia e la preparazione poi, dopo aver pulito tutte le superfici interessate, si è passati al consolidamento della struttura e della travatura esistente ancorandola al muro in maniera mimetica tramite staffe in ferro e, successivamente, si è passati al restauro del pavimento sostiuendo e integrando le tavole non più recuperabili con materiale della stessa essenza (larice).
Dopo aver steso su tutta la superficie una mano di antitarlo a base di per metrina per combattere e prevenire gli attacchi di insetti xilofagi, si è passati all'integrazione pittorica della policromia effettuata ad acquarello ed alla successiva finitura con cere naturali e resine protettive che hanno ridato luminosità e leggibilità ai due pregevoli manufatti.***
Cantoria e cassa d'organo dopo i restauri