L'oratorio di S. Gandolfo, la cui origine viene fatta risalire all'ultimo quarto dell'anno mille; era ad una unica navata, con orientamento nord-sud. Di questa costruzione rimangono la zona absidale e parte dei muri perimetrali esterni, rivolti verso nord-ovest e sud-ovest, che sono stati inglobati nel successivo ampliamento della chiesa.
L'abside ha una tessitura muraria piuttosto rozza ed è visibile all'esterno, a lato del campanile; la sua decorazione esterna è formata da tre arcate cieche con altrettante finestrelle, due delle quali risultano tamponate.
La finestrella tamponata, rivolta a sud-est, è stata chiusa solo verso l'ester no; la sua strombatura verso l'interno consente di individuarne forma e dimensioni.
Antica abside di San Gandolfo
Finestrella con affreschi di età romanica
Sugli sguinci della finestrella tamponata troviamo tracce di affreschi, con elementi floreali stilizzati, caratteristici dell'epoca romanica, visibili aprendo lo sportello del reliquiario ligneo incassato nel muro.
Verso la fine del '500 la chiesa cominciò a trasformarsi adeguandosi alle nuove esigenze per mancanza di spazio e per le nuove disposizioni da parte della Curia Novarese.
Le prime fonti archivistiche scritte, giunteci attraverso la Diocesi novare se, risalgono alle visite pastorali del 1582 (Vescovo Bossi), 1590 (Vescovo Speciano), 1595 (Vescovo Bascapè), 1617 (Vescovo Taverna).
A ciascuna di queste fasi temporali, che intercorre tra il sopralluogo di un vescovo ed il successivo, corrisponde un diverso assetto della chiesa; qui si tiene conto unicamente degli episodi principali (quelli definiti dalle trac ce di trasformazioni ancora leggibili e appartenenti ad interventi cospicui) tralasciando quei fenomeni trasformativi minori (come lo spostamento di altari o altro) che caratterizzano i periodi tra le fasi storiche, come vuol testimoniare lo schema grafico di seguito:
fase (ultimo quarto X sec.)
fase (?)
fase (post 1513)
fase (post 1585, prima del 1617)
fase (1626)
fase (ante 1869)
Evoluzione della Chiesa
Evoluzione della costruzione della chiesa nei secoli. ( Gianni Ottolini)
Catasto teresiano 1723: mappa della Comunità di Chignolo, o sia Levo, Someraro, Campino e Carenzano, con le tre isole, cioè Isola Bella, Isola Madre, Isola Superiore, Ducato di Milano, Pieve di Lesa col Vergante, fatta dal Geometra Antonio Riedel cominciata il 5 ottobre e terminata il 19 novembre 1723, conservata in Archivio di Stato di Torino, Catasti Antichi, Comune di Chignolo Verbano e Levo Pallanza, Alleg. A pf 222, foglio 9.
Mappa originale del Comune di Chignolo, conservata in Archivio di Stato di Torino, Catasto Rabbini, Comune di Chignolo Verbano e Levo Pallanza, mappa T, n° 24-25 foglio 9 (metà sec. XIX)