Presepi dentro bolle di vetro

Non conosco l’origine di questo oggetto così fantasioso.

I miei ricordi risalgono a quando ero bambina, quando molti monumenti erano inseriti in queste palle che si portavano a casa, come ricordo, insieme ad alcune statuette che, con l’umidità od il sole, cambiavano colore.

Era alquanto misterioso veder nevicare sul Duomo di Milano o sul Battistero di Firenze, ma poiché, per lo più, vi veniva inserita qualche improbabile gondola, associavo la cosa ad un gusto kitsch che non ho mai apprezzato, neppure da bambina.

Quindi non ho mai considerato la cosa fino a che mi capitò di vedere queste palle di neve con il Babbo Natale ed allora disperatamente mi misi a cercarne una con un Presepio. Sarebbe stata diversa.

Ci volle qualche anno di ricerca ed immagino che le prime che vidi fossero inglesi od almeno appartenenti alla loro tradizione, mentre la prima con Presepio che trovai fu al mercatino natalizio di Bressanone e non descrivo la mia gioia per un ritrovamento, per me, così importante.

Aveva un basamento in legno dove era inserito un carillon e nonostante fossi ormai avanti con gli anni, la neve argentea che lentamente scendeva intorno alla Natività mi commosse. Già la neve ed il carillon con le musiche natalizie che mi fanno sempre ritornare bambina, ai lunghi inverni ovattati e protettivi, carichi di promesse.

Un paio d’anni dopo alcuni amici me ne regalarono una, immagino anche questa inglese (per la raffinatezza, ma come esserne certi?), con supporto a colori ed anche questa con carillon.

In seguito ne acquistai altre, più piccole e più grandi, con carillon o meno, con neve bianca, oro od azzurra.

Ed ora, che mi piacciono molto, sebbene non abbiano un luogo di provenienza od una tradizione che io conosca, non le considero più così kitsch, così poco eleganti e degne di poca attenzione come avevo fatto in passato, anzi…

mimma