I Presepi Poveri

PRESEPI 2013

Non potevo mancare di inserire una breve nota ai Presepi di quest’anno.

Innanzitutto per ringraziare figli ed amici che anche in terre lontane si ricordano di me, della mia passione; ed è anche grazie a loro se la mia raccolta si arricchisce. Talvolta anche con opere d’arte più o meno pregiate ma anche uniche ed irripetibili. Ognuno mi è caro, fa parte della mia vita.

E vorrei sottolineare i presepi poveri che dopo anni di ricerche ho finalmente trovato. Sono di carta e sono stati stampati in epoca recente su imitazione di quei lontani ricordi che prodigiosamente apparivano in alcune delle nostre case.

I presepi di carta li facevamo in parte anche noi bambini, nel senso che li ritagliavamo con tanta pazienza e li incollavamo con colla fatta di acqua e farina su supporti di cartoncino. Per quanto facessimo, forse per colpa del ritaglio mal fatto o della piegatura imperfetta, quasi sempre risultavano ballonzolanti ed insicuri e poi bastava l’apertura un po’ maldestra di una porta per mandarli a “gambe all’aria”.

Ma avevamo il “Presepio”, l’unico possibile, dato il suo costo limitato, che potevano permettersi le nostre famiglie e soprattutto che ci concedevano di fare non preoccupandosi di rotture e danneggiamenti. E poi incollare nei lunghi pomeriggi bui e freddi insieme alla mamma era un calore insperato e tanto tenero e confortevole.

Non ricordo di averne mai posseduto uno, sebbene sia nella mia memoria; forse perché, “finito” il Natale, anche le nostre fatiche spesso svanivano. Non erano capolavori e raramente venivano conservati a lungo.

mimma