Il Parco delle Cascine, è la zona di verde per eccellenza di tutti i fiorentini. Nato come riserva di caccia della famiglia dei Medici, viene aperto al pubblico nel 1776 dal granduca Pietro Leopoldo.
Sono circa 160 ettari di verde.
Le Cascine si distendono per circa 3,5 Km, da Piazza Vittorio Veneto fino al Ponte all'Indiano, per una larghezza di circa 650 mt.
La nascita del parco la possiamo far risalire al 1563 per merito di Cosimo I de' Medici che volle utilizzare questa lingua di terra come spazio per la propria tenuta agricola e terra di caccia. Ampi spazi erano dedicati all'allevamento di bovini ed alla produzione di formaggio. (Molto probabilmente il nome Cascine deriva dal nome "cascino" che significa "forma di legno per fare il cacio")
L'indiano di Firenze
Un luogo molto affascinante, soprattutto per la sua unicità storica, lo troviamo alle Cascine, esattamente nella porzione di terreno dove Arno e Mugnone confluiscono. Quà vi è un angolo di parco che viene reso quasi mistico (volendo un poco esagerare), dalla presenza di un busto raffigurante un illustre turista orientale, un certo Rajaram Cuttraputti. Costui era un maragià, esattamente maragià di Kolhaepur. Egli dimorava a Firenze all'albergo "La Pace" ed un giorno, esattamente il 30 novembre 1870 perse la vita, è si, la morte lo raggiunse alla giovane età di 20 anni. Secondo gli usi del suo paese venne cremato, e le sue ceneri vennero disperse nelle acque, alla congiunzione dei due corsi d'acqua. Quattro anni dopo, il 7 giugno 1874 nel piccolo piazzale che sovrasta il luogo del rito, venne innaugurato un piccolo monumento a forma di pagoda con al centro il busto del giovane maragià .L'opera venne progettata dal capitano Charles Mant ed eseguita dallo scultore inglese Francesco Fuller. Da allora questo luogo, questa porzione delle Cascine, per i fiorentini prende il nome "all'indiano"...