La Loggia dei Lanzi viene costruita tra il 1376 ed il 1382. Il suo scopo era quello di ospitare, al coperto, assemblee ed eventi pubblici nel periodo della Repubblica Fiorentina. Viene chiamata (anche) Loggia dei Lanzi perchè nel 1527 trovarono riparo i Lanzichenecchi che erano di passaggio in direzione di Roma.
La Loggia dei Lanzi la possiamo trovare alla destra di Palazzo Vecchio, dove Piazza della Signoria si congiunge con il piazzale degli Uffizi. La sua prima denominazione fù "Loggia della Signoria" o "dell'Orcagna" dal nome dell'artista che l'aveva progettato(Andrea di Cione di Arcangelo). L'eseguzione del progetto si deve agli architetti Benci di Cione e Simone Talenti.
Dopo la costruzione degl'Uffizi, che si appoggiano alla lato posteriore, Bernardo Buontalenti nel 1583 rese il terrazzo sovrastante la Loggia un giardino pensile da cui i principi e le varie autorità potevano affacciarsi a seguire eventi pubblici di vario genere.
Perseo con la testa di Medusa (di Benvenuto Cellini).
Commisionatogli da Cosimo I, Benvenuto Cellini inizia il Perseo nel 1545 e lo terrà impegnato per ben nove anni. Nel 1554 la statua viene esposta al pubblico sotto la Loggia dei Lanzi, dove riscuote un gran successo. Cellini raffigura un Perseo trionfante con il piede sinistro sul corpo di Medusa, con la spada nella mano destra e la testa di Medusa nella sinistra. Il Volto di Perseo sembra malinconico, ma in realtà è condotto dal suo sguardo sul sangue della vittima....Perseo un eroe triste dal portamento regale.
La realizzazione di tale opera avvenne nella casa/laboratorio del Cellini, a Firenze in via della Pergola (dove vi abitò fin la sua morte, il 14 febbraio 1571 ). Correva l'anno 1553 ed il Cellini ebbe a che fare con una delle più faticose ed impegnative fusioni per la realizzazione di un suo lavoro. E' si, perchè per la creazione del Perseo, l'artista utilizzò tronchi di pino, ma anche vari mobili per alimentare il forno, e nel suo crogiolo riversò vari vasi di rame e d'argento, e sopratttutto preziosi monili d'oro...ad ogni costo ci doveva essere la riuscita del capolavoro..."costo" che poteva valerglianche l'incendiarsi della casa e la sua morte. Il Cellini così ci racconta l'evento:
"...per quella untuosità della ragia che fa il pino, e per esser tanto ben fatta la mia fornacetta, ella lavorava tanto bene, che io fui necessitato a soccorrere ora da una parte et ora da un'altra con tanta fatica che la m'era insopportabile; e pure mi sforzavo. E di più mi sopraggiunse che s'appicò fuoco nella bottega, et avevamo paura che il tetto non ci cadesse addosso..."
Benvenuto Cellino sul Perseo riesce molto abilmente a farci arrivare il suo volto, un suo autoritratto. Se noi guardiamo sul retro dell'elmo del Perseo, possiamo notare un volto barbuto che rappresenta il volto dell'artista.
Il Perseo di Benvenuto Cellini è una scultura bronzea. Della corrente artistica "manierismo" una delle opere più belle. E' curato anatomicamente in tutti i suoi aspetti ed anche grazie al suo basamento stupendo, invita il pubblico a girargli intorno.
E' considerata una delle statue più belle di Piazza Signoria. E' alta 5,19mt.
Il Perseo di Benvenuto Cellini ha un basamento in marmo fornito di nicchie, nelle quali vi troviamo statue di Mercurio, Minerva, Andromeda e Danae.
Il "Ratto delle Sabine" del Giambologna
Polissena
(di Pio Fedi)
Patroclo e Menelao
(arte romana)