Un sogno infranto. Storia di burocrazia.
Nel 2007 abbiamo individuato una struttura abbandonata da anni, il Campo di calcio di Sant'Eligio, nel Comune di Tovo San Giacomo.
L'ampia superficie, l'isolamento, l'esistenza di un locale bar, di ampi spogliatoi ci convinsero a concludere un accordo con il Comune, proprietario della struttura, per gestirlo come campo da softball amatoriale e giovanile.
Abbiamo costituito un'associazione ad hoc, la "Amatori del Softball di Tovo San Giacomo", abbiamo vinto la gara d'appalto per l'aggiudicazione, assumendoci l'obbligo di ristrutturare l'impianto.
Abbiamo speso tempo e denaro. Abbiamo fatto tanti lavori. Ci siamo impegnati al massimo, ma ci siamo trovati nell'impossibilità di soddisfare le onerose richieste del Comune di realizzare opere non previste dal capitolato iniziale.
La decisione di recedere dal contratto, dopo tanti sacrifici, dopo che il campo era stato spianato, liberato dai tanti rifiuti, è stata molto sofferta e ha provocato liti e incomprensioni nel nostro gruppo, poi fortunatamemente sanate.
E così, a poco a poco, la vegetazione spontanea si è ripresa il campo di Sant'Eligio.
Nessuna pallina bianca vi ha mai volato.
Lo Spogliatoio e il campo come si presentavano nel 2007: una discarica.