Ieri mattina, mi sono svegliato presto, perché ho sentito la trombetta della bicicletta del postino, che prima di andare via ha lasciato una lettera nella cassetta postale. Io, già sveglio, ho sceso le scale ed ho preso la lettera, l'ho aperta ed ho letto:
“Caro GERONIMO, abbiamo saputo che tu sei il migliore avventuriero, perciò ti abbiamo spedito questa lettera per chiederti aiuto. Il nostro mondo, SMERALDIA, è sotto l’incantesimo di uno STREGONE che ha reso i nostri “smeraldi” (le nostre pietre più preziose) opachi e neri. Senza le nostre pietre, lucide e verdi, il nostro germoglio, lo smeraldo dorato, non vivrà e così il popolo sparirà. Aspetto ansioso una tua risposta, il Generale Genius t. 324647983, SMERALDIA”
Io mi sono sorpreso; è la prima volta che farò un'avventura vera, senza i cameraman che mi riprendono. Dopo cinque minuti ho riletto la lettera ed ho notato che in fondo a essa era stato inciso il numero di telefono. Senza esitare ho chiamato il numero e mi ha risposto una voce roca che, appena ho detto di essere Geronimo, mi ha chiesto di attendere al telefono. Passati due o tre minuti una voce dolce e leggera mi ha chiesto: - Sei tu il famoso avventuriero, Geronimo?
Io ho risposto: - Ebbene si! Sono proprio io!
- Io sono la principessa Esmeralda e ti ho spedito la lettera con il nome di mio padre per chiederti aiuto. Il nostro regno, Smeraldia, come ti ho scritto, è stato rovinato dallo stregone Abrash che ha ipnotizzato l'animale più grande di tutti, lo SQUALAGO che adesso è il suo fedele servo. Ti chiedo se ci puoi raggiungere per aiutarci.
- Come faccio a raggiungervi? Non so dove si trova il vostro regno!
- Semplice! Il nostro regno è nel tuo prato fiorito in mezzo alle rose. Stasera troverai fuori della porta di casa un infuso, bevilo e diventerai piccolo piccolo.
La sera, prima di cena, ho aperto la porta e ho trovato un fiore contenente un liquido azzurro con il profumo di miele di calabrone. Incuriosito, l'ho bevuto e… ZAC, sono diventato piccolissimo!
Impaurito mi sono guardato intorno, la mia casa sembrava diventata enorme, che spavento! Ero ancora stupito quando ho visto in lontananza delle deboli lucine che si stavano avvicinando.
Quando le luci hanno raggiunto la mia casa, ho visto un corteo con a capo una ragazza, tutti si sono fermati e lei ha continuato dicendo: - Salve Geronimo! Io sono Esmeralda, benvenuto! Vieni con noi, adesso ti porteremo al castello di Smeraldia.
Ero così stupito che non ho detto nulla e l'ho seguita in silenzio.
Arrivati al palazzo, la principessa mi ha fatto entrare e mi ha accompagnato alla terrazza reale in cima al castello, da dove si può vedere tutta la città.
- Geronimo, come vedi, tutti gli smeraldi della città hanno perso la loro lucentezza. Adesso ti mostrerò nella mia sfera di cristallo lo stregone responsabile di tutto questo.
Mentre la principessa è corsa a prendere la sfera ho notato che su ogni smeraldo era stata posta una specie di telecamera che poteva controllare l'intero regno. All'improvviso ho sentito i passi della principessa avvicinarsi a me, mi sono voltato ed ella mi ha sussurrato una parola e, quando l'ho pronunciata, sono apparsi nella sfera lo stregone e il suo animale.
Esmeralda mi ha fatto notare che il nemico stava tenendo tra le sue mani un bastone magico, tra l’altro, la causa della rovina della città.
Io, preso dal coraggio, ho detto a voce alta: - Esmeralda, ti prometto che sconfiggerò lo stregone domani stesso e vi restituirò la vita del vostro germoglio. Però io non voglio fare uno scontro!
Esmeralda sicura ha risposto: - Ma no, dovrete semplicemente fare una sfida di magia!
- Ma come farò! Io non me ne intendo, di magia!
- Lo so, perciò ti regalo quest’AMULETO e questo TALISMANO, che, oltre alla magia ti porteranno fortuna! Tieni!
Io stanco e nervoso sono andato a letto. La mattina dopo, mi sono svegliato tranquillo, ma ad un certo punto la principessa è corsa da me, con un'armatura tra le braccia. Curioso le sono corso incontro e, distratto, sono scivolato, rompendo uno dei due amuleti che avevo legato al collo. La principessa mi ha detto: - Geronimo, fra un'ora avrai lo scontro, come farai?
Io sono scappato via, ero troppo triste per risponderle.
Passata un'ora mi sono affacciato ed ho visto lo stregone che mi stava aspettando. Io deciso mi sono messo l'armatura, sono sceso e mi sono avvicinato a lui. Senza essermi presentato lo stregone ha detto: - Saresti tu Geronimo, il famoso avventuriero?
- Sì, sennò chi sarei?
- Ah, ah, ah! Mi sembri più un fifone! Vieni, se hai coraggio!
Io non me lo sono fatto dire due volte, mi sono avvicinato e ho detto: - Hipsu librus ladras!
Detta questa formula, sopra lo stregone è apparso un enorme libro e ogni volta che pronunciavo "stescius", il libro lo schiacciava.
Per tocco finale ho detto: - Piovus piombus sobra esto ladrus!
Detta anche quest'altra formula, sulla testa del perfido mago ha iniziato a piovere piombo, schiacciando il mago fino a renderlo mini.
Per finire, la principessa mi ha portato lo squalago, e dopo che ho detto “puff” è tornato buono. Per festeggiare la mia vittoria, l’animale, con il suo alito, ha fatto ritornare Smeraldia tutta luccicante e verde, così il germoglio è stato salvato e con lui anche il popolo.
(Matilde e Mirco)