C’era una volta un DRAGO che sorvegliava un ricchissimo TESORO. Questo drago dominava una terra desolata che una volta era stata una bellissima foresta.
In quel luogo, un giorno, si era abbattuto un grande incendio che bruciò tutti gli alberi e costrinse gli animali, che erano riusciti a sfuggire alle fiamme, a rifugiarsi nella NATURA INCANTATA, un bellissimo ambiente di pace e serenità, dove viveva una creatura meravigliosa e mitica, il TRUR. Essi lasciarono dietro di sé solo terra bruciata, dolore e paura.
Dal giorno di quell’evento era ormai passato molto tempo, quando nel regno della Natura Incantata il re chiese a suo figlio CUOR DI LEONE di intraprendere un viaggio alla ricerca del famoso tesoro del drago.
Il giovane partì dopo essersi procurato tutto quello che gli sarebbe potuto servire: cibo, acqua, coltello, corde, torce e naturalmente il magnifico AMULETO reale, dotato di incredibili poteri magici.
Dopo giorni e giorni di cammino si rese conto che sopravvivere fuori dal suo meraviglioso regno, nella natura selvaggia, non era affatto facile. Attraversò fiumi e laghi, montagne e pianure, finché arrivò al Ponte del Terrore, che cercò di attraversare con cautela, passo dopo passo. A un certo punto però, si sentì un certo rumore, come un “cric”, e il ponte si spezzò, facendo precipitare il ragazzo nel vuoto. Ci fu appena il tempo di udire “Aiuto”, che subito arrivò in volo lo splendido Trur e portò Cuor di Leone sano e salvo dall’altra parte del ponte, prima di scomparire in silenzio, così come era arrivato.
Cuor di Leone si avventurò nel castello del drago, che sorgeva proprio al centro di quella natura desolata, non sapendo del pericolo che avrebbe incontrato. Appena entrò, seguì delle tracce di dobloni d’oro, fino ad arrivare in cima a una scala buia e paurosa. Il tesoro era proprio lì, chiuso in un imponente baule di legno antico. Ma, non appena ebbe fatto un passo in avanti, cinque serpenti gli si avvicinarono per sbarrargli la strada. Lui con molta abilità li legò con la corda ad uno ad uno e trascinò la pesante cassa del tesoro sul davanzale della finestra. Di nuovo, in grande silenzio, arrivò in volo il Trur che caricò su di sé Cuor di Leone ed il baule. Insieme volarono verso il castello del re, ma non si accorsero che il terribile drago li inseguiva per riprendersi il suo tesoro.
Una volta consegnato il baule di dobloni d’oro al re, Cuor di Leone fu richiamato sulla torre più alta del castello perché tutto il popolo gridava per paura del terribile drago che si avvicinava con brutte intenzioni. Allora il giovane principe, mentre la bestia non guardava, gli balzò sul dorso e, stringendo forte tra le mani l’amuleto reale, lo addestrò fino a farlo diventare buono.
L’impresa era stata compiuta e tutti fecero una grande festa, perché il re aveva deciso di donare una parte del tesoro ad ogni abitante del suo regno.
(Bianca e Francesco B.)