In un tempo lontano, c’era un regno di nome ALLEGRASIA. Vicino a questo posto si trovava una foresta incantata. Lì una cascata scendeva molto lentamente e tranquilla, formando un piccolo torrente. Sul prato crescevano salici, cipressi, abeti, cespugli e altri alberi.
Un giorno però, un ORCO GUERRIERO arrivò in città, spaventando tutti gli abitanti. Entrò nel castello della PRINCIPESSA e la rapì insieme ai suoi gioielli. Il giorno dopo, il CAVALIERE ARTURO tornò ad Allegrasia, perché aveva finito la sua cinquantesima avventura e seppe che la sua adorata principessa era stata rapita. Lui era un ragazzo bello, muscoloso e forte. Aveva gli occhi azzurro cristallino, i suoi capelli erano corti, biondi e con qualche sfumatura marroncina. La sua bocca era grande e carnosa. Il cavaliere era alto, con una corporatura media; era gentile e generoso. Era sempre pronto a combattere per difendere il suo popolo. Si vestiva sempre con un’armatura argentata e lucente.
Egli scoprì che l’orco guerriero viveva nel passaggio segreto, dietro la cascata. Il cavaliere sapeva però che avrebbe avuto bisogno di un aiutante per sconfiggerlo. Allora partì per la foresta incantata, dove abitavano, fra gli altri, l’elfo e il folletto. Intanto venne colpito da una creatura fantastica, chiamata UNIPEGASO. Esso aveva il pelo morbido, liscio, soffice, delicato e bianco, la sua coda era lunga e bella. Le sue ali erano blu, sulla testa aveva un corno tutto attorcigliato tra sé. L’Unipegaso disse: - Posso aiutarti a salvare la principessa di Allegrasia? Voglio viaggiare con te! Voglio essere cavalcato da te!
- Va bene, io sono d’accordo!
Dopo un po’ di strada incontrarono l’ELFO e il FOLLETTO. Loro esclamarono: - Noi ti vogliamo dare due oggetti magici, che sicuramente ti serviranno, un ANELLO e una SPADA.
Il folletto continuò: - L’anello è d’oro; può far diventare la gente invisibile, può trasformare tutto in qualsiasi cosa. Ha delle rifiniture nere che portano fortuna durante i combattimenti.
L’elfo disse: - La spada è nuovissima, ha dei super-poteri veramente bellissimi e potenti. È invincibile, può fare tante magie; ha l’impugnatura d’oro, la lama è argentata e tagliente.
Arturo rispose: - Grazie! – e ripartì con l’Unipegaso. Il cavaliere arrivò al passaggio segreto e con l’anello diventò invisibile per non farsi vedere. Entrò nella grotta e vide l’orco guerriero. Era grande, aveva due corna sul capo, aveva la pelle verde; insomma era orribile. Tra loro scoppiò una lotta mortale. Alla fine, con la sua spada magica, il suo anello e il corno dell’Unipegaso, trasformò l’orco guerriero in una piccolissima formica. La pestò e salvò la sua amata principessa. Appena i tre ritornarono al castello, tutti fecero una grande festa.
(Alice e Matteo)