C’erano una volta delle bellissime MONTAGNE con animali che correvano nei prati e un laghetto dove si vedeva il riflesso delle montagne e dove i pesci nuotavano. Ma dietro a quelle bellissime montagne c’era un monte scuro dove viveva un animale bruttissimo, IL DOGZILLA.
Lì, quell’animale c’era andato a finire per caso, perché un giorno c’era stata una grande tempesta e il Dogzilla aveva trovato rifugio su quella montagna. Esso scavò e sotto terra trovò una casa piena di ALAMBICCHI E FORMULE MAGICHE. Prese le formule più potenti e le nascose in un baule tutto fatto di legno intagliato e chiuso a chiave. In quel baule fece anche una scoperta sensazionale: si accorse che proprio sul fondo della cassa c’era UN AMULETO potentissimo che apparteneva a un antico mago.
Quest’amuleto aveva il potere di esaudire qualsiasi desiderio: poteva guarire qualsiasi malattia, o poteva far rivivere una persona morta, o poteva uccidere draghi, fantasmi, ecc. Alcuni chiamavano quest’amuleto, “il dono nero” e chi lo possedeva era l’essere più potente.
Il Dogzilla, però, anche se era venuto in possesso di tutti quegli oggetti magici, non era contento. Esso voleva essere amico degli altri animali delle montagne, ma essi avevano paura di lui. Così, un giorno, uscì dal suo rifugio e con la sua potente voce urlò: - Io non faccio niente!!
A quel grido disperato, gli altri esseri delle montagne, anche se un po’ impauriti, iniziarono a giocare con lui e nel giro di poco tempo il suo miglior amico diventò IL RAGAZZO TRANXS.
Egli era un ragazzo alto, forte e robusto; aveva i capelli castani e mossi e due grandi occhi celesti. Portava spesso una maglietta arancione, dei pantaloni verdi e delle scarpe blu come i polsini. Con sé aveva sempre uno zainetto con acqua e cibo. Aveva un carattere forte, gentile, simpatico, allegro ed era sempre pronto ad affrontare ogni serie di pericolo. Cavalcava un cavallo bianco di nome Razzo. L’amicizia con il Dogzilla lo rese ancora più sicuro e audace nell’affrontare ogni tipo di avventura.
Tutto sembrava andare per il meglio, quando, un giorno, in quelle meravigliose montagne arrivò un grandissimo DRAGO che sputava fuoco. Incendiò tutto il bosco e il prato, perché voleva trovare e impossessarsi del “dono nero”.
Gli abitanti del bosco per difendersi, chiesero aiuto a Tranxs e al Dogzilla. Così, mentre il primo si diresse alla caverna del drago, il secondo tornò al suo rifugio per prendere i suoi oggetti magici. Ma aprì il baule e non trovò più le formule magiche, perché l’amuleto aveva assorbito il loro potere. Prese allora il “dono nero” e si diresse anche lui alla grotta del drago per affrontarlo ed aiutare Tranxs.
Una volta là, il Dogzilla vide che il drago aveva preso il suo amico e lo stava per mangiare. Allora afferrò l’amuleto e lo buttò contro il drago. Esso sputò fuoco e l’amuleto si polverizzò.
A questo punto il Dogzilla disse: - Il “dono nero” adesso non è più di nessuno; non potrà più fare del bene, ma neppure nuocere … Se risparmi il ragazzo, potrai avere in pasto me.
Il drago non perse tempo, liberò Tranxs e, con il Dogzilla tra i suoi artigli, se ne andò per sempre.
Così, il Dogzilla sarà ricordato per sempre come l’essere buono il cui sacrificio salvò le montagne incantate e i loro abitanti.
(Sara e Paolo)