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L’acqua è un diritto di base per tutti gli esseri umani: senza acqua non c’è futuro.L’accesso all’acqua è un obbiettivo comune. Esso è un elemento centrale nel tessuto sociale, economico e politico del paese, del continente, del mondo. L’acqua è democrazia.
Nelson Mandela
Ognuno di noi deve sentirsi coinvolto attivamente e motivato nel processo di transizione ecologica nel quale i nostri stili di vita e le nostre scelte individuali giocano un ruolo chiave. Ecco cosa possiamo fare:
Se rispettiamo l’accordo di Parigi e quindi riusciamo a contenere l’innalzamento delle temperature tra 1,5° e 2°C rispetto all’era preindustriale, entro la fine del secolo potremmo conservare il 21% dei ghiacciai lombardi altrimenti condannati alla quasi totale estinzione.
Evoluzione futura della massa glaciale dell’intera Regione Lombardia nei più recenti scenari climatici IPCC elaborati da Zekollari et. al. nel 2019. Gli scenari:
RCP8.5 è detto “Business as usual” perché non prevede alcun intervento per il contenimento del cambiamento climatico.
RCP4.5 prende in considerazione interventi moderati che non consentono il raggiungimento degli obiettivi di contenimento a “+2°C” (Accordo di Parigi).
RCP2.6 considera invece raggiunti gli obiettivi di contenimento.
Quando le acque profonde incontrano strati di sedimento impermeabile sono costrette a risalire e affiorare spontaneamente in superficie. In questo modo si formano le suggestive “risorgive”. La zona di transizione tra alta e bassa pianura costituisce la fascia delle risorgive, ampia da 2 a 8 chilometri circa, che percorre tutta la Pianura Padana. I ghiacciai alpini, hanno dato vita e ancora alimentano fiumi, canali, rogge, risorgive, che costituiscono la risorsa idrica su cui è nata, soprattutto in Lombardia e nella Bassa padana, l’agricoltura irrigua. La possibile scomparsa dei ghiacciai prefigura la scomparsa degli immensi vantaggi naturali di cui questa parte d’Italia ha goduto per millenni.
Oggi la pianura irrigua della Lombardia, a valle della linea dei fontanili, è bagnata e resa fertile da una fitta rete di canali e fossi irrigui che, a partire dai principali canali artificiali (Navigli e Canale Villoresi), attinge acqua dai grandi ghiacciai che alimentano i fiumi e la distribuisce sui campi coltivati. Questo ingegnoso sistema di canali collegati fra loro, frutto del genio idraulico di chi abitava la Pianura Padana fin dal Medio Evo e della fatica dei suoi contadini, consente a queste aree agricole di utilizzare un sistema di irrigazione detto “a scorrimento” che, impiegando grandi quantità di acqua, è uno dei fattori più determinanti per una delle aree agricole più produttive d’Europa.
Tra gli effetti del cambiamento climatico in atto troviamo oltre all’aumento delle temperature anche una maggior frequenza di periodi senza precipitazioni: nell’estate 2022 l’Europa è stata colpita dalla peggior siccità degli ultimi 500 anni. Al momento a sopperire la mancanza di piogge ci pensa l’acqua rilasciata dai ghiacciai che si concentra in particolare proprio tra giugno e settembre. E’ chiaro che se dovesse venir meno questa fondamentale risorsa naturale i problemi connessi riguarderebbero tutta la nostra società.
Le insufficienti precipitazioni hanno avuto un effetto anche sul livello di riempimento dei bacini utilizzati per produrre energia elettrica, vicino ai valori più bassi registrati negli ultimi 50 anni. Vista la grave siccità, il settore idroelettrico ha visto attingere acqua dai laghi alpini e dai bacini artificiali per utilizzo umano e agricolo piuttosto che per generare elettricità. Un bel problema, visto che per mitigare i cambiamenti climatici sarebbe necessario proprio fare più ricorso a fonti di energia rinnovabili come l’idroelettrico.
DA RAI NEWS: UN'INCHIESTA ITERATTIVA :