Il segreto non è correre dietro alle farfalle. È curare il giardino perché esse vengano da te.
(Mário Quintana)
Vigevano, Palazzo Merula - Febbraio / Marzo 2024
Simona Consglieri presenta la mostra sulle farfalle della collezione di famiglia
L'INTERVISTA DI SIMONA RAVASI
"L'aspetto più incredibile del mondo delle farfalle è il loro ciclo di sviluppo: è stupefacente infatti che le farfalle così come le vediamo debbano passare attraverso una complicata e delicata serie di passaggi e trasformazioni in cui cambiano completamente di aspetto. La femmina adulta infatti depone piccole uova sulle foglie della pianta nutrice; dall'uovo nasce un piccolissimo bruco che inizia a cibarsi delle foglie della pianta nutrice; subisce alcune mute, aumentando sempre più di dimensione per poi trasformarsi in crisalide all'interno della quale avverrà la trasformazione in farfalla adulta. Il processo di passaggio da bruco a crisalide e poi l'uscita della farfalla dalla crisalide stessa sono due momenti estremamente emozionanti e coinvolgenti."
Dr. Alfredo Prim
Video ed immagini fotografiche gentilmente offerte dal Dr. Alfredo Prim
La Mostra ha beneficiato della consulenza scientifica del Dott. Prof. Giampio D'Amico per la preparazione dei testi e talune immagini.
"Il corpo di una farfalla adulta è diviso in tre parti: capo, torace e addome.
Il capo è una piccola testa tondeggiante munita di due grandi occhi composti, chiamati così poiché costituiti da tantissime piccole lenti esagonali (ommatidi). Con tali strutture ottiche le farfalle distinguono nettamente luci ed ombre, percepiscono in modo preciso i movimenti e apprezzano i colori (anche nel campo degli ultravioletti). Dalla testa si originano due antenne, una sorta di proboscide avvolgibile (spiritromba) e altre appendici. Le antenne possono avere diverse forme e sono organi sensoriali deputati principalmente alla percezione degli odori. La spiritromba, che può superare la lunghezza di 30 cm in alcune falene tropicali, viene usata da quasi tutte le farfalle per alimentarsi succhiando sostanze, principalmente il nettare. Quando la farfalla non si alimenta tiene la spiritromba arrotolata a spirale sotto il capo.
Il torace, spesso provvisto di peluria, è la parte del corpo alla quale si articolano le tre paia di zampe e che porta le due paia di ali. Le esili zampe sono anche sede di recettori sensoriali per il gusto, di grande importanza nella femmina per scegliere la pianta su cui ovodeporre. Le ali sono ricoperte da scaglie che, interagendo con la luce, conferiscono le diverse colorazioni.
L’addome è sprovvisto di arti e porta, nella sua parte terminale, gli organi genitali per l’accoppiamento."
Dott. Prof. Giampio D'Amico
Secondo uno studio pubblicato nel 2009 da ricercatori dell’Università di Torino:
- dal 1798 il numero di popolazioni italiane di farfalle diurne e falene (in particolare gli zigenidi) che si sono estinte apparentemente a causa del riscaldamento globale è aumentato, più rapidamente tra il 1950 e il 2000;
- a partire dal 1950 si osserva in Italia una diminuzione delle specie legate ad ambienti umidi a causa dell’aumento progressivo delle temperature e del minor apporto idrico;
- a causa del riscaldamento globale specie di farfalle italiane si spostano verso nord o salgono di quota;
Secondo la Lista rossa IUCN delle Farfalle diurne italiane – Ropaloceri (www.iucn.it) le temperature invernali più alte della media e i cambiamenti nel regime delle precipitazioni sono causa della diminuzione dello spessore del manto nevoso al di sotto del quale passano l'inverno le larve della gran parte delle specie legate strettamente ad ambienti montani (ad esempio quelle appartenenti al genere Erebia) e ciò può aumentare il rischio di estinzione di intere popolazioni locali di farfalle specialmente appenniniche.
In particolare da un recente studio (2022) un gruppo di ricercatori ha evidenziato che la rara specie di farfalla Erebia pandrose si è spostata in altitudine più di 3 metri all’anno dalla fine del XIX secolo e fino a 22 metri all’anno dal 1995 e ciò potrebbe causare l’estinzione della popolazione appenninica.
Da altre indagini è emerso inoltre che:
- l’aumento delle temperature ha fatto registrare in Paesi del Nord Europa un incremento del numero di alcune specie del 400% in un solo anno;
- la migrazione invernale delle farfalle verso rifugi più caldi è scesa dal 2004 al 2014 da 550 milioni a meno di 50 ad indicare che anche i climi attuali in Paesi come per esempio l’Italia sono diventati sopportabili;
- autunni più lunghi e caldi riducono drasticamente la probabilità di sfarfallamento primaverile da crisalidi di adulti di Pieris napi, una comune farfalla italiana che passa la stagione fredda sotto forma di pupa (secondo una ricerca condotta tuttavia solo in laboratorio);
- farfalle che si sviluppano a temperature più elevate presentano meno macchie sulle ali inferiori per mimetizzarsi meglio nei nuovi ambienti più caldi (lo studio è stato condotto su individui di Maniola jurtina);
- negli ultimi anni il riscaldamento globale sta sfavorendo in Europa la presenza di specie di farfalle (e di libellule) dai colori più scuri che sono confinate sempre più a nord.
Contributo del Dott. Prof. Giampio D'Amico
"Collezionista di insetti" è così che Dan Comolli ama definirsi, l'amore e il rispetto che prova per gli insetti è qualcosa di innato che risiede nel suo DNA. Fin da bambino le piaceva osservare, cercare di entrare nel loro mondo idilliaco, la sua è una vocazione, come può essere quella di un prete o di un medico.
Con questo libro Dan Comolli presenta la sua raccolta di numerose farfalle e di un certo numero di altri insetti racchiuso con commenti e riflessioni originali, dall'osservazione di questi esseri viventi che hanno sempre suscitato in lui ammirazione a tutto ciò si aggiungono alcune descrizioni e notizie riferite brevemente e semplicemente intorno a questo mondo vastissimo, oggetto di studi scientifici in continua evoluzione. Le informazioni unite al fascino delle immagini riescono a suscitare interesse e curiosità e forse anche il desiderio di addentrarsi più approfonditamente nella conoscenza di questa realtà. Sfogliando le pagine di questo libro si passono in rassegna moltissime meravigliose farfalle di ogni parte del mondo e alcuni dei più noti insetti tra i numerosi che vivono nell'ambiente padano, uniti ad altri di diverse provenienze.
📹📷video e foto di ph. Lorella Bianchi
di Simona Ravasi