Guarda la mostra fotografica di Andrea Gabellone. Che siano migranti o rifugiati, la sostanza non cambia. Fuga, disperazione, speranza...
Questo racconto fotografico comincia proprio dalle porte di Lecce. Porte che annunciano una casa popolare o un garage, ma che sono, nei fatti, il confine indistinguibile tra la città e tante realtà, rimaste sconosciute ai più, che pure di Lecce fanno parte da tempo. La città barocca, per definizione e per storia, ha dedicato la sua architettura più pregevole e apprezzata proprio ai luoghi di culto. La facciata delle chiese è, quasi sempre, più sontuosa del loro interno. Nei luoghi protagonisti di questo reportage accade esattamente il contrario: spazi essenziali, piccoli, in qualche caso inadeguati, sono attraversati da nuova linfa vitale. Dietro porte anonime, mai chiuse alla curiosità e al desiderio di confronto, si consumano vite di comunità, spesso ignorate per indifferenza, paura o interesse. Musulmani, induisti, sikh, cristiani cattolici e cristiani “born again”: a Lecce, fuori dalle chiese cattoliche, la preghiera riunisce centinaia di persone e decine di nazionalità differenti. Le tradizioni, i riti e i momenti di condivisione umana e spirituale prendono vita nei quartieri e nelle case accanto alle nostre. Le foto di questo progetto parlano di persone che in una nuova città, in un Paese lontano dal loro, hanno trovato la moschea in un garage, il gurdwara in un appartamento, la chiesa in uno scantinato. A loro è dedicato questo lavoro.
Andrea Gabellone
Prodotto e finanziato dal Progetto S.P.R.A.R "Il Salento accoglie Lecce" gestito dall'A.T.S. "G.U.S. - L'Arcobaleno".
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© 2017 Anrdea Gabellone