Il 4 giugno, al Teatro Artemisio, si è tenuto lo spettacolo teatrale “La panchina rossa. E se domani toccasse a me?”.
Tutto lo spettacolo è stato scritto e prodotto da noi ragazzi del laboratorio teatrale dell’Andrea Velletrano, sostenuti e diretti dalle professoresse Enrica Gasbarri e Stefania Zedda.
Il tema trattato è quello del femminicidio, scelto per la sua incredibile importanza e per abituare, soprattutto i ragazzi, a “un amore che non picchia e non uccide… MAI!”.
Ciò è stato possibile tramite un susseguirsi di sketch dai quali si evince il dovere morale di far vivere la propria partner in modo sereno; di proteggerla e non di isolarla; di condividere momenti con lei e non di possederla.
Abbiamo messo insieme una serie di dialoghi, monologhi, balli, canti e dibattiti al fine di toccare la sensibilità di chi ci stava guardando, perché “anche se ci crediamo assolti siamo tutti coinvolti”.
Siamo soddisfatti di aver ottenuto anche il patrocinio del comune di Velletri e per questo ringraziamo tutta l’amministrazione, il sindaco Ascanio Cascella e gli assessori Chiara Ercoli e Fausto Servadio che erano presenti allo spettacolo.
Ci teniamo a sottolineare che tutto quello che è andato in scena, dai testi scritti e recitati, alla scenografia fisica e proiettata, gli abiti di scena e gli accessori (tra cui la panchina e le scarpette rosse, il lenzuolo srotolato con tutti i nomi delle vittime di femminicidio del 2024) addirittura il testo e la melodia di una canzone, sono state tutte interamente realizzate da noi e dalle nostre prof.sse Enrica Gasbarri e Stefania Zedda.
Speriamo davvero di aver smosso qualcosa negli animi di chi ha assistito e di aver portato alla luce una tematica che dovrebbe a questo punto essere superata, ma purtroppo… non è così!
Ringraziamo la Dirigente Giolinda Irollo per averci dato la possibilità di seguire il corso di teatro, augurandoci che questo laboratorio resti negli anni seguenti perché fare teatro è importante per noi ragazzi, sia per fare gruppo che per migliorare l’autostima, ma soprattutto per toccare con mano tematiche importanti come quella della violenza contro le donne.
I ragazzi e le ragazze del Laboratorio teatrale 2024/25
Con non poco orgoglio, vi presentiamo uno dei fiori all'occhiello dell' IC Velletri Centro, il laboratorio di Ceramica! Progetto trasversale e verticale, che parte dalla Primaria e arriva fino alla Velletrano, diretto magistralmente dal 2015 dalle sapienti mani delle docenti Annamaria dell'Omo, Sandra dell'Omo, Marina Marinelli e, negli ultimi anni, da Stefania Zedda, questo laboratorio colora e illumina, con smalti ed emozioni, le aule delle nostre scuole.
Il progetto si avvale di tecniche professionali che i nostri alunni acquisiscono nel corso del tempo, diventando esperti e affinando la loro arte: il modellato a mano, la tecnica della lastra, il colombino e il decoro con la tecnica della cuerda seca. Il risultato del loro duro lavoro è stupefacente: manufatti e decorazioni, quadri e gioielli, monili e piccoli busti. Tutto frutto della passione e della dedizione dei nostri studenti e del grande lavoro artistico delle nostre docenti.
Modellare e inventare diventano l'occasione per l'incontro tra alunni di diverse classi, un momento di ispirazione che contagia tutti, che dona voce alle esigenze e ai sogni dei ragazzi che, finalmente, possono esprimersi al di là delle pareti delle singole aule, scegliendo i propri colori e le proprie forme.
Come diceva Pablo Picasso: "L'arte lava via dalla nostra anima la polvere della vita quotidiana".
Lasciamo ora spazio alle immagini, saranno loro a raccontarci queste bellissime storie!
La Redazione
Segnatevi questa data: 4 giugno 2025, ore 18.00, Teatro Artemisio.
Assisteremo al frutto del lavoro di mesi dei ragazzi del laboratorio teatrale, tenuto dalla prof.ssa Enrica Gasbarri, su una tematica tragicamente attuale: la violenza di genere.
Lo spettacolo #LA PANCHINA ROSSA: E SE DOMANI TOCCASSE A ME? sarà preceduto dall'esibizione, alle ore 17.30, del nostro encomiabile coro diretto dalla prof.ssa Roberta Polverini. Un incontro di giovani artisti, musicisti, scenografi, scrittori, attori uniti dalla passione per il teatro e per la verità. Noi del giornalino non vediamo l'ora! E voi, ci sarete?
La Redazione
Il 5 maggio 2025, nella VB e in altre classi del plesso Marcelli, sono venuti dei fisioterapisti a parlarci della schiena. Questo progetto si chiama “La schiena va a scuola”.
Ci hanno parlato un po’ in generale della muscolatura e ci hanno detto che la posizione più scomoda per la nostra schiena è stare seduti. Ci hanno dato, inoltre, alcuni consigli su come scegliere uno zaino di misura adeguata, con schienale rinforzato. Ci hanno consigliato di fare attività fisica almeno un’ora al giorno e di non stare troppo fermi durante la giornata, cercando di usare massimo 2 ore al giorno gli oggetti elettronici come il pc/telefono /tablet.
A noi della VB hanno lasciato degli esercizi da fare per prenderci cura della nostra schiena come:
1. Stare seduto, piedi bene in appoggio a terra, allungare le braccia in alto, inclinare il tronco a destra e sinistra e ripetere 3 volte;
2. In piedi, mani intrecciate dietro la schiena con il palmo rivolto verso l’esterno e i pollici verso l’alto. Allungare le braccia indietro tenendo la schiena dritta, mantenere la posizione per 10 secondi e ripetere più volte;
3. Stare seduto sulla sedia, piedi bene in appoggio a terra, ruota il tronco e vai a toccare con la mano lo schienale della sedia, tieni 10 secondi poi ripeti dall’altro lato;
4. In piedi davanti alla sedia, piega le ginocchia senza sederti, mantieni questa posizione per 10 secondi e ripeti per 3 volte.
Mirix 07 VB Marcelli
Tra le tante lezioni del corso di Scienze, quella che ci ha colpite di più — e in tutti i sensi! — è stata la lezione di Chimica del 19 marzo, durante il corso “Scopriamo le Scienze”.
Abbiamo realizzato un esperimento davvero “spumoso” e divertente!
Materiali utilizzati:
● Acido acetico (aceto)
● Bicarbonato di sodio
● Detersivo
● Colorante alimentare
Procedimento:
Per prima cosa, abbiamo preso un becher e vi abbiamo versato dell’aceto. Poi abbiamo aggiunto un colorante a scelta (rosso, giallo o celeste). Successivamente, abbiamo unito il bicarbonato di sodio e il detersivo… ed è partita una coloratissima eruzione di schiuma!
Materiali utilizzati:
● Acido acetico (aceto)
● Bicarbonato di sodio
● Palloncino
● Becher
Procedimento:
Per prima cosa, abbiamo riempito un palloncino con del bicarbonato di sodio. Poi abbiamo versato l’aceto in un becher. Infine, abbiamo fissato il palloncino sull’apertura del becher e l’abbiamo capovolto, facendo cadere il bicarbonato nell’aceto.
È avvenuta una reazione chimica:
bicarbonato di sodio + acido acetico → acetato di sodio + acqua + anidride carbonica.
L’anidride carbonica prodotta ha gonfiato il palloncino!
Questo corso è stato davvero coinvolgente e divertente!
Ringraziamo di cuore la Prof.ssa Nunziata e la Prof.ssa Pennacchi per l’opportunità.
C. M. 2E, A.Z. 2L Velletrano
In occasione del ‘Concorso nazionale letterario per ragazzi 2025’ sulla tematica ‘Lo strappo’, un alunno della 2E, L.Q., ha presentato un racconto breve di tipo comico-umoristico Come richiesto dall’Accademia degli Oscuri di Siena, organizzatrice del concorso. Il titolo del racconto è ‘Un ladro particolare’ ed è stato giudicato dalla giura meritevole di una menzione speciale e di pubblicazione nel catalogo del concorso.
Un ladro particolare
Era la sera del 22 Novembre e a Roma erano le 21.30. Una figura nera stava entrando nel camino di una casa quando “Aaah!”: una nube di fumo e cenere investì la stanza e la figura di prima, che traballava per lo schianto, era Gennaro, chiamato da tutti Gennarì o’ ladro, e stava eseguendo il suo ennesimo furto. La casa era vuota, quindi non ci sarebbero dovute essere difficoltà, peccato che con Gennaro non si può mai stare tranquilli. Una volta provò la fenomenale tecnica del “Tutti dormono” e alla fine era riuscito a rimanere appeso alla ringhiera di un balcone mentre cercava di scappare da un cane che lo stava inseguendo. Mentre tentava di liberarsi gli si strapparono i jeans e il povero Gennaro rimase così, con i pantaloni bucati, e tutte le persone che lo vedevano ridevano dei suoi boxer che avevano stampata sopra l’immagine dei dollari. Un’altra volta provò la sedicente tecnica del “tu la vedi, tu la scippi” che consisteva nello scippare senza indugio una povera vecchietta, ma quando le prese la borsa si accorse che non era proprio una vecchietta, bensì un uomo di piccola statura che stava tornando a casa. Per l’orrore dello sbaglio Gennaro rimase imbambolato sulla vespa e poi cadde dentro la fontana di piazza di Spagna, di fronte a Trinità dei Monti, dove venne ripescato poco dopo dalla polizia che fu clemente e lo lasciò andare per pietà. Un’altra volta ancora provò l’astuta tecnica “so’ io ma non so’ io” che consisteva nel fingersi un poliziotto per poi rapinare una banca e anche stavolta niente! Aveva minacciato di tirare una bomba a mano perché gli dessero ciò che cercava, una cassetta in particolare, peccato che quando l’ottenne si inghiottì l’anello che la cassetta conteneva e la bomba gli cadde nella manica del giaccone. Si spogliò immediatamente e quando si tolse la divisa la bomba volò fuori dalla porta della banca, facendo scoppiare un bagno pubblico con dentro l’autista che aveva assunto per la fuga. Questa volta, però, era diverso e Gennaro prima di compiere il colpo che aveva pianificato da tempo si ripeté: “Ci riuscirò come è vero che mi chiamo Gennarì o’ ladro”. Ad un certo punto, quel 22 novembre, in quella casa di Roma, si accorse di una foto che era attaccata proprio sul camino da cui era sceso, la spolverò per bene e rivide lì lui bambino vicino alla padrona di casa ed altri ragazzini tutti vestiti allo stesso modo, una tradizionale fotografia di una classe di scuola. Caterina gli era sempre piaciuta, sin da piccolo. Prima di rimettere la foto a posto diede un’ultima occhiata a lui bambino e poi guardandosi allo specchio disse: “Certo che me so’ proprio ‘nvecchiato!”. Allora decise di fare ciò che gli riusciva meglio: combinare pasticci. Andò in bagno e trovò un rasoio da donna, prima non volle usarlo, ma si accorse che era l’unica cosa con cui poteva tagliarsi quel cespuglio che aveva al posto della barba. Poi andò in camera da letto e trovò dei pantaloni da uomo in un pacco regalo da incartare con su scritto “Le mie scuse per il miglior fratello del mondo” e pensò subito: “Ma perché Caterina aveva un fratello?”. Volle indossare i pantaloni per forza, anche se la taglia non era la sua: ripensò a quando quella volta per scappare dal cane dei proprietari della casa in cui stava rubando rimase appeso alla ringhiera del balcone e mentre tentava di liberarsi gli si scucirono i pantaloni.
Adesso, però, la cosa più importante era il colpo e nient’altro, ma ad un tratto sentì la porta cigolare ed aprirsi. Il piano di Gennaro consisteva nello stordire la ragazza facendole perdere i sensi o addirittura la memoria, per poi presentarsi come un amico d’infanzia di cui lei, a causa dell’urto di poco prima, non riusciva a ricordarsi. Quando Caterina entrò Gennaro si trovava dietro la porta della camera: da lì provò a colpire la ragazza ma lei si spostò con dei riflessi felini e il vaso con cui Gennaro voleva stordirla gli cadde a terra rompendosi in tanti piccoli pezzi. Caterina naturalmente si spaventò ed indietreggiò alla vista di Gennaro così tanto che scivolò su uno dei cocci, batté la testa sul pavimento e svenne. Al risveglio la ragazza si trovò di fronte Gennaro e forse scambiandolo per il fratello cominciò a parlare quasi cantando, come se seguisse un ritmo che aveva in testa: “Ma sei proprio tu? Ma non dovevamo vederci più?” e Gennaro rispose, interdetto: “Accidenti! Mi sa che il vaso avrebbe fatto meno male!”. Dopo gli opportuni chiarimenti e un po’ di tempo, Gennaro riuscì a cambiare totalmente la sua vita: lo strappo tra la vecchia e la nuova era tracciato. Caterina era felice di avere al suo fianco Gennaro, peccato che ogni tanto, quando lei cercava di ricordarsi come si fossero conosciuti e gli faceva delle domande, lui cambiava le carte in tavola confondendola. Ma il giorno della verità non era lontano: Caterina infatti riuscì a scoprire la vera identità di Gennaro ma ciò che è più divertente è come ci fosse riuscita: era andata dal solito parrucchiere e trovandolo chiuso per un guasto improvviso, decise di andare da quello di fiducia di Gennaro che, siccome era un parrucchiere non molto taciturno, le raccontò tutti gli affari delle persone che passavano davanti alla bottega e guarda caso passò proprio Gennaro, che nel frattempo era alle prese con la ricerca di un nuovo lavoro. Lei non lo salutò, ma disse al parrucchiere: “Non lo saluto perché è molto occupato ultimamente e non voglio disturbarlo” e lui rispose “Signo’, ma voi lo conoscete a quello?” “Certo, perché?” “No, perché io non dico niente e non mi impiccio, però…” e le raccontò le malefatte di Gennaro. Caterina, arrabbiatissima, tornò a casa e alla vista di Gennaro cominciò una corsa furente con il manico della scopa con l’intenzione di colpirlo forte in testa. Così, dopo avergli distrutto addosso alcuni pezzi del mobilio di casa e avergli lanciato i panni dalla finestra, Gennaro si ritrovò senza casa, senza lavoro e, soprattutto, senza ragazza. Dunque, la storia di Gennarì o’ ladro ci insegna due cose: le bugie mai rivelate negli anni prima o poi escono fuori e, soprattutto, non confidatevi mai con il parrucchiere! Ci sono i preti e gli psicologi per questo.
Prof.ssa Silvia Onori
Durante l'anno, alla Velletrano, si è tenuto un interessante laboratorio di microbiologia, tenuto dai prof. Michetti Fabiola e Gasbarri Emanuele e indirizzato alle classi Prime. Ecco i risultati del loro duro lavoro!
Le prime tre foto mostrano le osservazioni al microscopio della cipolla. I ragazzi hanno preparato piccole sezioni di cipolla e le hanno osservate al microscopio. Nelle foto sono ritratti:
- 1F: L. M., C. E., C. F.;
- 2: Esperimento di chimica sulla fermentazione. I ragazzi della classe 1H (T. A., C. G., G. C. e C. B.) hanno osservato come il lievito e il palloncino si gonfiano a causa della produzione di anidride carbonica.
- 3: Esperimento di titolazione acido-base. I ragazzi della classe 1E (G. T. e V. A.) hanno utilizzato le cartine tornasole e il cavolo rosso come indicatori di pH nelle varie soluzioni.
- 4: Esperimento sulle molecole. I ragazzi delle classi 1A e 1B (Z. C., B. A., P. A.) hanno costruito molecole utilizzando palline di polistirolo e colorandole con i colori a tempera.
Una bellissima esperienza che ricorderemo!
Prof.ssa Fabiola Michetti
Il 14 Aprile 2025 la scolaresca VD della Scuola Primaria “Marcelli” ha accolto, nei locali scolastici, i membri dell’associazione IAA di Roma accompagnati dagli amici a quattro zampe, per il progetto di “Pet Therapy”, che ha lo scopo di migliorare il legame tra gli animali pelosetti e le persone, nello specifico i bambini. In un’ora, si sono avvicendati due cani: una di piccola taglia, Billa, abbastanza debilitata e cieca ad un occhio; l’altra, Apollonia, con la coda mozzata per problemi di salute. Il loro ingresso ha destato entusiasmo tra gli alunni che a stento si sono trattenuti tra i banchi: avrebbero voluto accoglierli con abbracci e coccole che, non sono mancati al termine della speciale lezione.
PENSIERI SU QUESTO SPECIALE INCONTRO
1. L’amore e la passione per i cani vanno oltre la disabilità. (F.)
2. Il legame fra l’umano e il cane è importante come la vita (L. V.)
3. Secondo me è stata un’esperienza straordinaria. (L. B.)
4. I cani sono amici “per la pelle” e, a volte, meglio degli amici umani, perché possono sentire quello che i nostri presunti amici non possono sentire (S.)
5. Secondo me l’amore per i cani non è per l’aspetto fisico, ma per l’empatia e la felicità di vederli e poterli accarezzare (D.)
6. I cani devono essere amati anche se hanno disabilità e devono essere accuditi e non abbandonati (A.)
7. I cani erano belli, anzi bellissimi e coccolosi (M.)
8. Secondo me l’amore per i cani è super forte! (A.)
9. Secondo me i cani sono la cosa migliore del mondo (C.)
10. Oltre la disabilità c’è amore (C.)
11. Il cane è come noi esseri viventi, quindi lo dobbiamo trattare con affetto (M.)
Classe VD Marcelli
Anche la VA ha incontrato Billa e Apollonia. Ecco la loro descrizione!
APOLLONIA
È un alano, è molto grande. Pesa circa 50 kg. Alcuni maschi della sua razza posso arrivare anche a 90 kg! Non le piace la confusione, quindi, bisogna parlare a bassa voce. I sensi dei cani sono molto sviluppati, in particolare l’udito e l’olfatto. I cani sentono due volte di più di noi. Quando è in arrivo un temporale, il cane lo sente prima di noi. I cani non amano andare nei centri commerciali perché sentono troppe persone parlare e la confusione li disturba.
BILLA
È un cane di piccola taglia, molto giocherellone. Dei cani non si può toccare la coda, il naso, le orecchie e le zampe. È molto importante prima di accarezzarlo, fargli annusare la mano. I cani fiutano se c’è qualcosa che non va all’interno delle valigie e così aiutano i poliziotti nei controlli. I cani avvertono anche le scosse di un terremoto in anteprima.
Mr Detective e Madame Nico VA Marcelli
Kitty VA Marcelli
Lilly VA Marcelli
Il 28 aprile nella nostra classe, la IIIE, ci ha fatto visita Pepe, uno splendido cane da caccia, accompagnato dalla sua addestratrice di nome Laura. Eravamo molto emozionati, non potevamo credere ai nostri occhi: un cane in classe, un sogno che si avvera! Ma attenzione, dovevamo essere tranquilli e silenziosi per non spaventarlo, che fatica! Laura ci ha permesso di conoscere meglio questo nostro amico; abbiamo imparato che non vede tutti i colori come noi, che sente quattro volte di più e tante altre curiosità utili per relazionarci meglio con questi magnifici amici a quattro zampe. Abbiamo capito anche come approcciare a loro, il modo in cui dobbiamo avvicinarci e accarezzarli. Soprattutto, abbiamo compreso che vanno rispettati e amati almeno quanto loro fanno con noi. Alla fine Laura ci ha permesso anche di accarezzare Pepe e quello è stato il momento più bello ed emozionante: era così morbido il suo pelo! Accarezzarlo ci ha tanto rilassato e calmato. Magari avere Pepe tutti i giorni in classe!
Classe IIIE Marcelli
Agli inizi di marzo i bambini delle classi III-IV e V del plesso G. Marcelli hanno aderito alla proposta dell’Amministrazione di partecipare al Consiglio Comunale dei Bambini.
Tutto si è svolto in piena regola: a seguito di svariate candidature, da ogni classe III e IV sono stati scelti quattro candidati (due maschi e due femmine) che si sono fatti conoscere attraverso una campagna elettorale con tanto di manifesti e programmi affissi nella scuola. Il 19 marzo si sono svolte le elezioni ed è stato ricreato, in piccolo, un vero e proprio seggio all’interno dell’aula informatica: c’erano due postazioni per il voto, due scrutatrici che distribuivano le schede (siglate col timbro della scuola), facevano apporre ai votanti (tutti i bambini delle suddette classi) la loro firma e si occupavano, insieme all’insegnante/presidente di seggio, di vigilare sul corretto svolgimento delle operazioni. Lo spoglio è stato immediatamente successivo al voto ed ha dato esisto positivo per quattro bambine e tre bambini eletti ufficialmente Consiglieri: Emma, Cecilia, Marta, Kenya, Antonio, Tommaso e Antonio.
Ad una settimana dal voto, il 25 marzo, i neoeletti Consiglieri sono stati accompagnati dalle docenti Caprio e Marianecci presso la Sala del Consiglio Comunale. Qui, insieme ai Consiglieri eletti nelle altre scuole partecipanti, hanno avuto modo di incontrare il Sindaco e gli altri membri della Giunta. Seduti tra gli scranni hanno potuto esprimere le loro idee, descrivere i progetti che vorrebbero realizzare ed hanno assistito alla proclamazione di Sindaco e Vicesindaco del Consiglio Comunale dei Bambini.
Il 9 aprile la Dott.ssa Laura Romano ha incontrato i nostri Consiglieri ed insieme hanno riflettuto sulle emozioni provate, sull’importanza del ruolo che ricoprono e sull’essere rappresentanti di tutti i loro amici. Si è discusso sul significato di “buone pratiche” e i bambini hanno ben saputo spiegarle come un qualcosa che riguarda il benessere di tutti. In questa occasione hanno avuto modo di spiegare più approfonditamente i punti del loro programma elettorale e i progetti che vorrebbero veder realizzati a favore di tutta la cittadinanza. Le tematiche sono tutte interessanti, profonde, innovative e creative: una fattoria didattica, un orto in comune con tutte le altre scuole, un parco con piscina, laboratori creativi gratuiti, una casa per le farfalle, una cassetta dove lasciare messaggi in caso di Bullismo, attività per la pulizia delle strade, formazione ed educazione ambientale, un posto dove poter accarezzare i gattini, materiale scolastico completamente digitale e “no zaino”, intitolare strade e scuole alle donne…
Molto bolle in pentola…Al prossimo incontro!
Classi III, IV e V Marcelli
In occasione della Giornata mondiale per la consapevolezza dell'Autismo, prevista per mercoledì 2 aprile e promossa dagli “Sportelli per l’Autismo” e dal MIM, gli alunni dell’Istituto Comprensivo Velletri Centro, guidati dai rispettivi docenti hanno aderito ad una serie di iniziative, riassunte nel motto “Una gentilezza per me è una per te”, finalizzate a consentire loro di riflettere sulla gentilezza come valore universale, affinché tale riflessione possa tradursi in impegno costante ad essere più gentili verso sé stessi e gli altri. Alla presenza della dirigente, dottoressa G. Irollo e di una rappresentanza dell’Arma dei Carabinieri si è svolta la manifestazione dedicata all’evento.
Tra le numerose attività realizzate, spicca la costruzione di un grande cuore “pixel” dalle varie tonalità di azzurro, ad opera degli alunni della scuola dell’infanzia di Via Mura. L’attività è stata amplificata dall’ascolto della canzone di Marco Mengoni “Credo negli esseri umani”.
La scuola Marcelli ha aderito all’iniziativa con specifiche attività laboratoriali messe in campo da molte classi del plesso. Un grandissimo cuore multicolore pazientemente assemblato dai ragazzi, ha scaldato i presenti che poi si sono ritrovati nel canto significativo di Marco Mengoni. La canzone, infine è stata simultaneamente “segnata” in lingua LIS e tradotta anche nel linguaggio CAA.
Gli alunni più grandi della scuola secondaria di primo grado, plesso Velletrano, hanno predisposto una serie di interventi: drammatizzazioni riguardanti l’argomento, realizzazione di uno striscione artistico lungo 8m e di vari cartelloni.
Le classi sono state invitate a visionare brevi cortometraggi per far leva anche sulla forza delle immagini per giungere a significative riflessioni.
Dipartimento Sostegno IC Velletri Centro
La giornata mondiale sulla consapevolezza per l'autismo ha rappresentato, per i bambini e le bambine della scuola dell’Infanzia Marandola, un’occasione speciale per vivere esperienze di inclusione ed empatia all’insegna della gentilezza.
In realtà si è trattato di un’occasione in più, dal momento che l’attività educativa che viene quotidianamente svolta a scuola si basa profondamente sull’acquisizione di buone prassi, comportamenti e abitudini volte a promuovere il rispetto, la cooperazione e lo stare bene insieme. Tutto ciò si manifesta attraverso gesti concreti di cortesia, ascolto e supporto che favoriscono un clima positivo ed inclusivo.
In particolare, nella giornata di mercoledì, nelle diverse sezioni, sono state realizzate letture, attività ludiche, momenti di condivisione di esperienze, con i quali i bambini hanno scoperto il valore di piccoli gesti che possono fare la differenza nella vita degli altri.
Il tema della gentilezza, connesso a quello proposto dalla giornata sulla consapevolezza per l’autismo, ha permesso loro di comprendere che ogni bambino è unico e speciale e che accogliere le diversità con il cuore aperto rende il mondo un posto più bello.
In questo percorso hanno imparato che un sorriso, una mano tesa o una parola dolce, possono abbattere barriere invisibili e creare legami profondi. Per questo, in alcune sezioni, i bambini hanno illustrato gesti gentili ricevuti da qualcuno, o fatti per qualcuno, e hanno voluto donarli scambiandoseli tra di loro: hanno costruito una ragnatela blu, condividendo il racconto di azioni gentili, hanno collettivamente realizzato un cuore che incastra e ingloba in se' tanti pezzettini di ognuno e poi, collegandosi al tema della programmazione annuale del plesso, che in questa ultima parte dell’anno è relativa all’aria, hanno decorato tanti cuori blu personalizzandoli con lo stampo delle loro manine o decorandoli con allegria rendendoli bellissimi palloncini.
Si è trattato certamente di un’esperienza che, se seminata con cura, potrà farli crescere e accompagnarli nel loro cammino di vita.
Plesso Marandola
Non vogliamo spoilerare troppo, ma la Velletrano sta preparando uno spettacolo teatrale senza eguali, che a fine anno ci stupirà e farà riflettere su alcune delle tematiche più calde e importanti dei nostri tempi. Riuscite a capire qualcosa dalla panchina rossa? La realizzazione della scenografia e tutti gli strumenti e i costumi indossati sono a carico della classe 3I e della professoressa Gasbarri. Un lavoro completo e grandissimo che mette insieme creatività, arte, letteratura, recitazione e, soprattutto, tanta voglia di fare e stare insieme. Abbiate pazienza e vi daremo presto ulteriori aggiornamenti...
La redazione
Su proposta del Dipartimento di Sostegno dell’Istituto e grazie al finanziamento del Rotary Club di Velletri, sarà possibile proporre agli alunni della Scuola Primaria e dell’Infanzia il progetto Pet Therapy (Interventi Assistiti con Animali) “Una zampa per amico”, che avrà inizio il prossimo mese di aprile. Il progetto è coordinato dal Gruppo IAA Roma con il coinvolgimento di educatori cinofili e di un veterinario e sarà realizzato in presenza dell’insegnante di classe/sezione/sostegno. I cani che parteciperanno agli incontri, muniti di libretti sanitari e di caratteristiche idonee, sono Apollonia, Pepe, Billa, Sara e Peter Pan. Attraverso le interazioni guidate con il cane sarà possibile, per i bambini, facilitare la relazione con l’animale e sperimentare il contatto fisico e la cura dello stesso, accrescere l’autostima personale, il senso di sicurezza e mettere in atto dinamiche empatiche, migliorare l’interazione e la relazione, in presenza di disturbi psico-relazionali e della comunicazione. Fine ultimo quindi è il raggiungimento di una piena inclusione e socializzazione di tutti i bambini proprio attraverso l’interazione con gli animali, mezzo facilitatore per i differenti canali comunicativi degli alunni. Si auspica che questo progetto straordinario possa ripetersi anche nei prossimi anni scolastici coinvolgendo un numero sempre maggiore di studenti.
Dipartimento Sostegno IC Velletri Centro
Negli ultimi anni, il tema della sostenibilità ambientale è diventato sempre più importante. La terra sta affrontando gravi problemi come l’inquinamento e il cambiamento climatico. Per questo, secondo me è fondamentale che ognuno di noi faccia la propria parte perché piccoli gesti quotidiani possono rendere questa vita su questo pianeta un pò più sostenibile.
B.C. 2G Velletrano
Fare attività fisica fa bene a tutto il corpo e anche alla mente. Ci aiuta a:
-sentirci più forti e pieni di energia;
-dormire meglio: quando ci muoviamo il nostro corpo è più stanco e si riposa meglio durante la notte;
-essere più felici: l’attività fisica fa rilasciare delle sostanze nel cervello che ci fanno sentire più contenti e di buon umore.
-prevenire malattie: muoversi regolarmente aiuta a prevenire malattie come il diabete o malattie cardiovascolari.
F.C. 2G Velletrano
Ho sempre pensato che i piccoli gesti quotidiani possano fare una grande differenza e proprio per questo sono felice di far parte del progetto“3000 passi”. Quasi ogni lunedì, anziché passare il tempo in aula, ci troviamo a camminare all’aria aperta percorrendo insieme i nostri tre chilometri. Camminare non è solo un modo per rimanere in movimento, ma anche un’opportunità per riflettere, riflettere, respirare e condividere momenti di tranquillità con gli altri. Un modo per allontanarsi dal caos della vita quotidiana e connettersi con la natura e con chi ci sta intorno. Mi piace anche l’idea di andare a scuola a piedi anziché prendere l’auto. Ogni mattina, camminare mi dà l’opportunità di svegliarmi davvero, di godermi il percorso senza fretta, di osservare i piccoli dettagli che spesso sfuggono quando siamo troppo concentrati sul nostro obiettivo. E quando ci incontriamo in un luogo stabilito sembra di essere parte di un piccolo gruppo che condivide una stessa intenzione, quella di vivere meglio, con più consapevolezza e con un pizzico di di leggerezza. Questo progetto non è solo un’alternativa alle lezioni tradizionali, è un vero e proprio modo di vedere la vita, di rallentare, di essere presenti e di dare importanza anche a ciò che spesso diamo per scontato. Camminando insieme, non solo ci prendiamo cura del nostro corpo, ma impariamo a prenderci cura anche della nostra mente e delle nostre relazioni. Per me, far parte di questa iniziativa è un piccolo passo verso un mondo più sano e consapevole.
G.B. 1G Velletrano
Ogni lunedì, o quasi, la settimana scolastica inizia con un’attività diversa dal solito: i 3000 passi. Questo progetto, organizzato dalla mia scuola, non è solo una semplice passeggiata, ma un’occasione per vivere il mio paese, Velletri, in modo nuovo e consapevole. Partiamo sempre dall’Istituto con l'obiettivo di camminare per un’ora tra le strade, i vicoli e le piazze, che ogni giorno vediamo distrattamente. A prima vista, può sembrare un’attività banale, ma in realtà ogni percorso diventa un’esperienza unica. Camminando, osservo dettagli che prima non notavo: l'architettura degli edifici storici, i negozi che si affacciano lungo le vie, le persone che animano la città. Ogni angolo racconta qualcosa del passato e del presente di Velletri. Oltre all’aspetto culturale, questo progetto ha anche un’ importante funzione per la salute. Durante il percorso, chiacchieriamo con i compagni, ridiamo, scambiamo opinioni. E’ un momento di socializzazione che rende il lunedì meno pesante e più piacevole. Un altro aspetto che apprezzo di questa attività è la possibilità di riscoprire il senso di appartenenza al mio paese. Spesso si vive in un luogo senza davvero conoscerlo, dando tutto per scontato. Dopo un’ora di camminata, torniamo a scuola con una sensazione di benessere e soddisfazione. I 3000 passi non sono solo un modo per fare movimento, ma un’esperienza che unisce cultura, salute e condivisione. Spero che questa iniziativa continui perché ogni lunedì, attraverso quei passi, scopro un pezzetto in più di Velletri e di me stessa.
L.M. 2G Velletrano
Avete voglia di imparare a leggere e scrivere in una delle lingue più affascinanti di tutti i tempi? Alla Velletrano, dopo il corso di latino, parte anche il corso gratuito di lingua greca, tenuto dalla professoressa Onori.
Tutti gli alunni di terza possono partecipare per imparare, prima dell'arrivo alle superiori, questa lingua che tanto spaventa gli studenti più grandi! In questo modo arriveremo sicuri e tranquilli al liceo e, cosa più importante, impareremo cose nuove e affascinanti e...chissà, magari un giorno leggeremo l'Odissea in lingua originale!
La Redazione
Il giorno 12/02/2025 l’Andrea Velletrano ha organizzato un torneo di tennis-tavolo nella propria palestra, al quale ha invitato le altre scuole di Velletri. Per iniziare, la vicepreside ha tenuto un discorso di incoraggiamento per i ragazzi che hanno giocato. Il professore Alivernini ha spiegato il regolamento modificato che comprendeva: i 3 set da 7 punti, il punto killer e la battuta libera e semplificata. A segnare i punti c’erano dei ragazzi della Velletrano ed a ognuno di loro era assegnato un tavolo da ping-pong e un foglio dove segnare i punti dei concorrenti. Iniziati i match, abbiamo cominciato a intervistare vari ragazzi e professori delle scuole; la prima a parlare è stata F.E., una ragazza della scuola “Clemente Cardinali" che ha ritenuto questa esperienza molto gradevole e il suo pronostico è stata la vittoria della propria scuola. Successivamente abbiamo intervistato J.C., un alunno della "Mariani" che nella prima partita ha giocato contro un ragazzo della “De Rossi”, la partita per lui è risultata molto semplice e il suo pronostico, invece, era la vittoria della “A. Velletrano”. Della “De Rossi” abbiamo intervistato C.L., la sua esperienza è stata molto positiva, lei stessa ha affermato che dovrebbe essere un’esperienza che tutti almeno una volta nella vita dovrebbero provare. Durante le partite erano presenti anche i due istruttori di tennis-tavolo Nanni e Fantozzi, che precedentemente ci avevano spiegato il loro sport attraverso due lezioni per ogni classe.
Finite tutte le gare abbiamo intervistato i due vincitori B.P. e J.D. della “A. Velletrano”, entrambi hanno affermato che è stata un’esperienza stupenda e che sono stati molto contenti di aver vinto.
Questa la classifica finale: al quarto posto la “Mariani", a seguire al terzo posto “De Rossi”, al secondo posto la "Cardinali" e al primo posto come vincitori la "Velletrano”.
Ciecia e SUPERFELCI 3F, Vivi 3C Velletrano
Avete mai pensato a chi si prende cura dei nostri parchi e dei loro abitanti? Durante un recente incontro con un guardiaparco abbiamo scoperto che il loro lavoro è molto più avventuroso e importante di quanto immaginassimo! Ecco cosa fanno ogni giorno per proteggere l’ambiente che amiamo.
1. Vigili della Natura: i guardiaparco sono come guardiani del territorio: pattugliano boschi, sentieri e laghi per assicurarsi che tutti rispettino le regole ambientali. Controllano che non vengano abbandonati rifiuti, che non si accendano fuochi illegali, che i bracconieri non caccino nelle zone protette e che gli animali siano al sicuro. Se qualcuno commette un danno, come tagliare alberi protetti o disturbare la fauna, redigono verbali e collaborano con la polizia per fermare i reati.
2. I salvatori di fauna e flora: immaginate di trovare un capriolo ferito o un gufo caduto dal nido. I guardiaparco intervengono prontamente: recuperano gli animali, li portano in centri specializzati e, una volta guariti, li reintroducono in natura. Ma non finisce qui! In estate, quando il rischio incendi è alto, lavorano insieme ai vigili del fuoco per spegnere le fiamme e prevenire disastri. In inverno, in caso di alluvioni, frane o altre calamità, i guardiaparco affiancano la Protezione Civile. Conoscono ogni angolo del parco e sanno dove intervenire per salvare vite umane e proteggere il territorio.
3. Costruttori di sentieri e segnali: chi mantiene i sentieri puliti e sicuri? Loro! Con zappe, martelli e impegno, riparano i percorsi danneggiati dalle piogge, sistemano la segnaletica e costruiscono piccole passerelle. Grazie a loro, possiamo camminare nei boschi senza perderci o inciampare!
4. Ricercatori con lo zaino in spalla: i guardiaparco non solo proteggono, ma studiano la natura. Collaborano con università ed esperti per censire gli animali, monitorare piante rare o reintrodurre specie scomparse, come lupi o cervi. Hanno anche un ruolo chiave nella ricerca sul cambiamento climatico, raccogliendo dati preziosi per salvare gli ecosistemi.
5. Maestri di educazione ambientale: amati dalle scuole, organizzano laboratori, visite guidate e trekking per insegnarci a rispettare l’ambiente. Ci mostrano come riconoscere le tracce degli animali, spiegano l’importanza degli alberi e ci raccontano storie antiche legate al territorio.
Perché sono importanti? Senza di loro, i parchi rischierebbero di diventare discariche, gli animali selvatici sarebbero in pericolo e perderemmo luoghi magici. I guardiaparco ci ricordano che la natura è un tesoro da custodire!
Diventa anche tu un Eroe Verde! La prossima volta che visitate un parco seguite le regole, partecipate alle loro attività e… chissà, magari un giorno potrete unirvi a loro in questa missione speciale!
M.L., E.M., L.Q. 2E Velletrano
Il progetto “Scuola tremila passi” può essere concepito come un’iniziativa scolastica dedicata a promuovere il movimento, il benessere fisico e mentale degli studenti, oltre a sensibilizzare gli stessi sull’importanza di uno stile di vita attivo e sostenibile. L’idea centrale è incoraggiare i giovani a percorrere almeno tremila passi al giorno, che possono essere fatti sia durante l’orario scolastico che nel tempo libero, combinando attività educative e momenti di svago. I suoi obiettivi sono:
promuovere l’attività fisica quotidiana per migliorare la salute e il benessere;
contrastare la sedentarietà e favorire uno stile di vita attivo;
educare alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente attraverso attività all’aperto;
rafforzare il legame tra studenti e territorio;
stimolare la consapevolezza sull’importanza di abitudini salutari e preventive.
M.D.M, S.M, A.G 1E Velletrano
Venerdì 10 gennaio 2025, durante l’ora di scienze motorie, abbiamo svolto la prima uscita del progetto "Tremila passi". Siamo passati per la strada, per poi andare in un vicoletto che ci ha indirizzati sul Corso della Repubblica, camminando davanti la chiesa di San Marino e diversi negozi. Siamo entrati in Via Guido Nati e il professore Alivernini ci ha chiesto le varie vie di Velletri. Poi
siamo tornati indietro, attraversando un vicoletto che ci ha condotti direttamente a scuola. È stata un’esperienza divertente e allo stesso tempo ci
ha fatto conoscere meglio la nostra città. Ovviamente tremila sono stati i passi che abbiamo fatto in quest’ora.
G.B. 1G Velletrano
Alla scuola media Velletrano sono stati attivati i corsi di avviamento al latino per le classi seconde e terze. Apriamo le nostri menti e arriviamo già pronti alle scuole superiori!
Le professoresse Dolcecore e Paone hanno iniziato i corsi annuali di avviamento e potenziamento della lingua latina, un progetto che è di estrema importanza per la formazione, sin da giovanissimi, dei nostri alunni. Gli studenti hanno accolto con entusiasmo il richiamo del latino e stanno frequentando con passione le lezioni in orario extrascolastico.
Complimenti a tutti per la determinazione!
La Redazione
Cari lettori e lettrici di Noi Centro, vi vogliamo parlare del torneo sportivo che si tiene ogni anno alla scuola "Andrea Velletrano". Questo torneo sarà svolto dalle classi durante l'orario scolastico (8:00-14:00); le classi prime e le classi seconde si scontreranno tra di loro (1° vs 1° e 2°vs 2°) mentre le terze si sfideranno con le rispettive delle altre scuole (la "De Rossi" e la "Cardinali").
Gli sport praticati
Lo sport praticato dalle classi prime è la palla rilanciata, uno sport simile alla pallavolo, che consiste nel lanciare, girare in senso orario, bloccare e rilanciare la palla. I giocatori sono in un quadrato 3x3 e ci sono 4 compiti: bloccare la palla, passarla al centrale (se non la blocca lui) che la rilancerà nel campo avversario per poi girare per cambiare posizione. Per fare punto la palla deve toccare il pavimento. Il movimento cambia per il giocatore centrale e quello in basso a destra, infatti, quest’ultimo si muoverà al centro mentre il centrale arretrerà.
Le classi seconde praticano la pallavolo con delle regole particolari: la palla può essere bloccata quando arriva nel campo interessato, ma solo una volta, si gioca in 9 (come nella palla rilanciata) e non si può passare il pallone all'altra squadra sopra la rete o con i piedi. Quest’anno, tra Maggio e Giugno, si è tenuto il torneo vinto dalla vecchia 2A allenata dal loro prof. di Scienze motorie, i secondi classificati sono stati i ragazzi della ex 2F e i terzi classificati la ex 2B.
Le classi terze, ogni anno praticano il quadrathlon, l’unione di 4 sport: il basket, il calcio, la pallavolo e il ping pong (tennis tavolo). Per questa competizione si scelgono alcuni giocatori per ogni classe che si sfideranno contro le classi di altre scuole, in questo modo:
tutta la classe per ping pong (per chi vuole); 9 persone in campo e il resto sugli spalti a tifare o in panchina ad aspettare il loro turno; 11 giocatori per il calcio e due squadre da 5 per il basket (questi numeri di giocatori potrebbero cambiare in futuro).
Vi salutiamo cari lettori e lettrici e vi invitiamo a leggere altri articoli sportivi del nostro giornalino.
Superfelci e Ugomascolo 3F Velletrano
IO E GLI ALTRI: GLI STESSI DIRITTI
Il giorno 20 novembre è stata celebrata la giornata sui diritti dei bambini: le classi quarte della Marcelli hanno vissuto un bel momento di condivisione e di riflessione su questo tema così importante. La mattinata si è aperta con varie attività svolte nelle singole classi: letture animate, puzzle, disegni, albero dei desideri. Successivamente quasi 100 bambini, riuniti nella palestra del plesso, hanno citato alcuni degli articoli della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza creando un unico grande slogan: “Ho il diritto di crescere felice!” pronunciato in tutte le lingue parlate da alcuni dei nostri alunni (tedesco, filippino, cinese, romeno, arabo, inglese, francese). La stessa frase è stata poi tradotta in CAA(Comunicazione Aumentativa Alternativa) e ripetuta nella lingua LIS (Lingua dei Segni Italiana) in modo da raggiungere un pubblico sicuramente più vasto. Agitando le bandierine di tutte le nazioni, i bambini si sono soffermati sui principi della Convenzione più significativi per loro:
Art.2 Non discriminazione;
Art.6 Vita e sviluppo;
Art.12 Partecipazione;
Art.28Andare a scuola;
Art.31 Gioco;
Art.34 Avere una famiglia e un tetto.
La lettura di questi articoli si è conclusa con una canzone dal ritmo coinvolgente intitolata “Il Rap dei bambini”, cantata tutti insieme in cerchio.
La Dirigente, Dott.ssa Irollo, è intervenuta ricordando a tutti che ai diritti sono associati i doveri essendo due facce della stessa medaglia, e che ognuno di noi deve impegnarsi a rispettarli consapevolmente.
Le insegnanti delle classi quarte Plesso Marcelli
SCUOLA PRIMARIA MARCELLI - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO VELLETRANO.
È un periodo davvero speciale per gli alunni di quinta: si avvicina il momento del passaggio dalla scuola primaria alla secondaria di primo grado, una fase ricca di emozioni e scoperte.
L’I.C. Velletri Centro crede fermamente nell’importanza di un percorso scolastico fluido e sereno e, come di consueto, sono state organizzate attività di continuità con le classi ponte con l’obiettivo di favorire un graduale adattamento al nuovo ambiente scolastico.
Attraverso lezioni orientative di lingue, musica, arte, scienze motorie, gli alunni di quinta hanno potuto conoscere gli insegnanti, le materie e le metodologie didattiche.
Con grande entusiasmo, accompagnati dalle insegnanti, hanno esplorato la scuola Andrea Velletrano per conoscere aule, laboratori attrezzati e spazi comuni.
Nel plesso hanno partecipato al laboratorio di ceramica, creando un piccolo manufatto che potranno poi ritirare durante le giornate di Open day: un’esperienza divertente e stimolante in cui hanno potuto esprimere la loro creatività scoprendo il fantastico mondo di questa attività manipolativa.
In palestra e nell’atrio si sono divertiti a fare attività fisica mettendosi alla prova in giochi e nuovi sport ( tennis da tavolo, palla rilanciata).
Coinvolgere gli alunni di entrambe le scuole e farli interagire in attività comuni è fondamentale per sviluppare il senso di appartenenza alla comunità scolastica e favorire la socializzazione, presentando il cambiamento come opportunità per crescere, imparare cose nuove e fare nuove amicizie.
Ringraziamo la Dirigente e tutti gli insegnanti della primaria e della secondaria che hanno reso possibili queste attività.
Di seguito un video ricordo delle giornate trascorse dalle classi quinte alla Velletrano.
La commissione continuità
La scuola, nell’ambito del Progetto della Salute, ha aderito all’iniziativa “A scuola di territorio” organizzata dall’associazione L’Orto del Pellegrino con il contributo del Comune di Velletri. Noi classi seconde abbiamo partecipato ad una uscita didattica scoprendo antichi vigneti, progetti di riqualificazione e microhabitat nel territorio di Velletri. Saliamo sul pulmino arrivando alla Regia Cantina Sperimentale, ricca di storia e tra le più importanti d’Italia, pronti a conoscere qualcosa di più sul nostro territorio. Guidati dall’agronoma Giorgia Giordani e dalle interessanti spiegazioni dall’architetta Laura Cianfoni abbiamo osservato il paesaggio di vigneti che ci circondava e letto cartine della zona. Dalla Cantina Sperimentale siamo arrivati al quartiere San Biagio, apparentemente privo di zone di socializzazione che rendono un quartiere o una città tale, ma grazie a Laura abbiamo visitato dei luoghi progettati o in fase di progettazione creati per stare assieme. Inoltre abbiamo conosciuto la storia del monumento agli aviatori caduti in servizio nell’area conosciuta come ex 167. Passando davanti al Cinema Ambra ci siamo diretti in Via Giacomo Matteotti per scoprire uno spazio pubblico da poter risistemare per creare un parco. Camminando ci siamo diretti in Via Melvin Jones, poi in Via Ferruccio Parri, per arrivare in Via Ponte della Regina. Qui, Laura ci ha spiegato il principio dei microhabitat e dell’aria fresca generata dal cosiddetto Fosso della Regina. In seguito, soddisfatti dell’esperienza bella e interessante, siamo tornati a scuola.
B.I. 2G, E. M. 2E Velletrano
SCEGLIERE CON CONSAPEVOLEZZA
Per gli alunni di terza della scuola secondaria di primo grado Andrea Velletrano è arrivato il momento di fare una scelta importante: quella della scuola superiore, una decisione che segnerà il percorso di studi e, di conseguenza, il futuro dei ragazzi.
L'Istituto Comprensivo Velletri Centro è consapevole di quanto questo momento sia delicato e ricco di aspettative e organizza da sempre un percorso di orientamento completo e personalizzato, pensato per aiutare gli alunni a fare una scelta consapevole e in linea con i propri interessi e le proprie attitudini.
Abbiamo iniziato con i test di orientamento, grazie ai quali i ragazzi hanno potuto riflettere sulle proprie attitudini, i propri interessi e le passioni più profonde: uno strumento per capire quali materie li appassionano di più e quali ambiti lavorativi li vedrebbero protagonisti nel futuro.
Sono stati organizzati, inoltre, nel plesso Andrea Velletrano due incontri pomeridiani aperti alle famiglie, con le scuole superiori del territorio per permettere ai ragazzi di esplorare le diverse opzioni formative, parlare con docenti e studenti per fare domande e ricevere tutte le informazioni utili, il tutto in un contesto familiare, la loro scuola.
L’intento delle attività organizzate è far sì che i nostri alunni siano accompagnati dai loro docenti in una scelta consapevole che faccia loro intraprendere un percorso di studi che li soddisfi pienamente.
Non ci resta che augurare a tutti i nostri allievi: In bocca al lupo per il vostro futuro!
Prof.ssa Graziella Carpico, F.S. Orientamento
Il giorno 11 dicembre 2024 abbiamo avuto un membro dell’arma dei carabinieri nella nostra classe 3C. Dopo essersi presentato, ci ha introdotto la funzione dell’arma dei Carabinieri e il ruolo che compie in servizio. Ci ha fatto vedere un video sulla loro carriera e ha risposto alle domande della classe in modo da togliere i suoi dubbi. Ad esempio, ci ha spiegato la differenza tra la Polizia e i Carabinieri e come operano per aiutare e sostenere la società. Oltre ad averci spiegato ciò, ci ha parlato del bullismo e del cyberbullismo, raccontandoci la sua esperienza da ragazzo e i pericoli a cui si può essere esposti in presenza e online. Infatti, ci ha illustrato tutti i pericoli del web, come riconoscerli e come non far parte di realtà illegali e pericolosi. Ma anche come bisogna reagire a insulti verbali e fisici senza complicare la situazione. Infine ci ha dato dei segnalibri con una scala di fattori dal minore al più grave, per farci rendere conto della situazione in cui ci troviamo e, nel caso, prendere le giuste precauzioni.
Vivi, Lily, L'Hacker 001 3C Velletrano