La mattina del 3 Aprile i ragazzi classificati per svolgere la competizione atletica contro gli alunni delle scuole De Rossi, Mariani, Cardinali, si sono diretti al campo sportivo di Velletri. Appena arrivati gli alunni di tutte le scuole hanno fato un giro di campo mostrando i cartelloni con gli slogan contro il bullismo, la "A. Velletrano" ha presentato il bellissimo cartellone realizzato dalle classi 2E e 2G. Successivamente gli alluni scelti come giornalisti, arbitri e fotoreporter sono stati chiamati in campo poiché autorizzati a stare lì. Verso le 9.30 sono iniziate le competizioni, le prime femminili e maschili, dopo le seconde femminili e maschili, infine le terze femminili e maschili. Alla fine delle gare individuali si è svolta la staffetta tra le varie scuole e la Andrea Velletrano è arrivata prima e dagli spalti è arrivato un grido di gioia dai ragazzi della nostra scuola, la migliore nella corsa! Le gare erano finite, ma non per tutti, infatti anche i professori si sono battuti in una staffetta amichevole. Poco dopo sono scesi in campo i ragazzi che partecipavano alla staffetta inclusiva, che hanno fatto un giro del campo. Alle 12:45 si sono svolte le premiazioni, i premi erano una medaglia e una sacchetta contenente dei sali minerali all’arancia, un album dei Cucciolotti, una maglietta del campo sportivo e un piccolo asciugamano bianco. Abbiamo fatto le foto d’istituto e ci siamo diretti a scuola stanchi e sudati ma contenti della bella esperienza fatta!
Stitch 3G Velletrano
a.s. 2022/2023
Foto di M.B. 2D Velletrano
Foto di E.M. 2G Velletrano
Giornate di apprendimento e sfide con l'Avis di Velletri che, attraverso una serie di incontri e laboratori, ha sensibilizzato i nostri alunni a donare e premiato quelli più coinvolti e fantasiosi.
Caro Marco,
purtroppo mi trovo di nuovo qui a scriverti aspettando che tu ti riprenda con le trasfusioni. Ricordo quando in quinta elementare durante le vacanze pasquali eravamo andati a fare una passeggiata al mare e tu, entusiasta delle tue nuove palette e del tuo nuovo secchiello, hai voluto provarli anche in una giornata calda e afosa come quella, sapendo quali conseguenze questo avrebbe potuto portarti. Ricordo che improvvisamente il tuo viso era cambiato e da un colore roseo era diventato bianco pallido, quasi giallognolo. Anche il tuo sguardo era improvvisamente diverso, ti eri immobilizzato; subito avvertii il grande rischio a cui ormai eri esposto e capii che era il caso di fare qualcosa se no sarebbe stato troppo tardi. Ti portammo subito all’ospedale e il giorno dopo eri già in ottima forma e potevi tornare a scuola, ma ne approfittammo per prenderci un giorno di vacanza e gustarci un bel gelato insieme. Furono per me, però, giorni di profonda tristezza. Sentivo su di me la responsabilità dell’accaduto e non riuscivo a pensare ad altro se non a che, se ti avessi fermato, saresti stato bene e sicuramente saremmo stati sul divano a giocare alla Play senza alcuna preoccupazione. Invece no, tu eri a fare le trasfusioni in quella sala di ospedale così triste e buia, ed io aspettavo soltanto di vederti meglio. Sento di rivivere a distanza di anni le stesse sensazioni e le stesse emozioni. Non faccio che chiedermi perché questa brutta malattia abbia colpito proprio te, un ragazzo così pieno di sogni e di tante esperienze ancora da fare. Un ragazzo che non merita di certo di dover vivere con la paura continua di sentirsi male, ma che possa giocare e divertirsi come un qualsiasi ragazzo della nostra età in tranquillità. Stamattina non sono andato a scuola, sono passato a trovarti. Speravo che incontrarti mi avrebbe tranquillizzato, ma appena ti ho visto, dalla finestra della stanza, in quel lettino quasi privo di forze non ho avuto il coraggio di salutarti. Non eri come le altre volte, non sorridevi come fai sempre e i tuoi occhi erano spenti quasi stessero fissando il vuoto. Sono sicuro di quanto tu abbia lottato e resistito, e anche questa volta ne sei uscito vincitore. So che ci vorrà ancora un po’ di tempo prima che tu ti riprenda del tutto, ma la paura più grande è che ti possa riaccadere nuovamente e che tu possa non essere fortunato come le altre volte. È come un vuoto nel petto che potrà colmarsi soltanto vedendoti stare di nuovo bene. Hai sempre cercato di nascondere questa tua diversità comportandoti come se nulla fosse, per non far soffrire la tua famiglia, ma soprattutto per non far soffrire te. Sappiamo entrambi, però, che non è assolutamente una problematica da sottovalutare, ma insieme riusciremo a combatterla senza mai farci abbattere. Oggi nel corridoio ho incontrato i tuoi genitori, mi hanno salutato come il loro solito e si sono subito preoccupati di come stessi. I loro occhi erano stanchi, quasi spenti, per la lunga nottata passata. Ma pieni di gioia e di speranza sapendo che tu stai bene. Tra poco è ora di cena e a breve dovrebbero arrivarci novità su come stai. Spero al più presto. Scriverti mi ha aiutato ad eliminare le emozioni negative e a confidare a qualcuno come mi sento. Spero che tu possa tornare a casa al più presto per rileggere questa lettera insieme e riderci anche un po’ su.
Tanti carissimi saluti,
il tuo caro amico Edoardo.
PS: Ho appena ricevuto un nuovo videogioco, sbrigati a guarire e a tornare a casa, voglio provarlo insieme a te. Ti aspetto.
A.A., F.D., C.G., M.S. 3E Velletrano
Cara Lila, come stai?
Non puoi capire cos’è successo oggi a scuola, un’apocalisse totale. Hai presente Federico? Ecco, oggi non faceva altro che parlare di te, di quanto sei fantastica e tutto il resto, Riccardo l’ha sentito e, visto che è pazzo di te praticamente da sempre, ha iniziato a fare il geloso e per poco non hanno cominciato a litigare di brutto e a urlare. La prof Mentala li ha zittiti e visto che oggi doveva interrogare, ha scelto di “chiacchierare”, come dice lei, proprio con loro due. Quando ha pronunciato i loro nomi il mio cuore ha fatto tre capriole per il sollievo: io, della Guerra Fredda, non ci avevo capito niente di niente e per di più non avevo nemmeno aperto libro. Poi, durante l’ora di Educazione Fisica, Francesca ci stava palesemente provando col tuo ex, Paolo. Era uno spettacolo comico, dico sul serio: lei che ci prova avvicinandosi piano piano e lui che prova ad allontanarla. Stavo morendo dalle risate e pensavo a come raccontartelo. Qui finisce la giornata a scuola e come compiti abbiamo solo esercizi di matematica per venerdì. Come vanno le trasfusioni? Quanto sono durate questa volta? L’ultima volta sette ore, se non mi sbaglio. So che sembra strano, ma vorrei avere la talassemia solo per essere lì con te. Se starai pensando: “Amica mia, tu sei totalmente fuori di testa” sono più che concorde con te. Si parla per parlare, ma quando non vieni a scuola per le tue trasfusioni, mi sento triste e sola. Certo, ci sono le altre a farmi sorridere, ma soltanto tu mi fai sentire speciale. Ti ricordi la mia prima lettera? Era con tante frasi diverse, ma con lo stesso significato e identico messaggio: “Mi dispiace”. Ti ricordi la tua risposta? Io sì. Con voce di rimprovero mi hai detto: “Perché continuavi a dirmi mi dispiace? Non è mica colpa tua se ho la talassemia e se sei così compassionevole non aiuterà di certo”. Da lì ho capito che non devo versare lacrime, perché non sono io colei che va una volta al mese all’ospedale per le trasfusioni. Ho sempre capito che eri forte e speciale e questa ne è la conferma. La cosa che mi consola di più è che tu abbia deciso di condividerlo con me. Ora basta con le smancerie, parliamo di cose serie. Una domanda: il cibo degli ospedali fa davvero così schifo come dicono nei film? Sono seria, sono molto curiosa di questo fatto perché sto vedendo un film e il protagonista dice che è immangiabile. La prossima volta che ci vediamo mi informerai.
Baci, la tua amica E.
P.S: Ricordati di ripassare storia per venerdì che la prof interroga.
P.P.S: Ho anche una sorpresa per te, leggi dopo.
P.P.P.S: La mamma mi ha detto che la prossima volta che farai le trasfusioni starò sempre con te.
P.P.P.P.S: Stasera alle 21 videochiamata. Muah!
E.C. 3D Velletrano
Ciao Luca, come stai? Sono giorni che proviamo a chiamarti al telefono, perché non rispondi? Siamo venuti a conoscenza della motivazione delle tue assenze a scuola e sappiamo che da poco hai scoperto di essere talassemico. Ci dispiace tanto di questa notizia e abbiamo cercato di documentarci e di avere informazioni su questa malattia a noi proprio sconosciuta. Ci siamo imbattuti in un sito che ha catturato il nostro interesse, si chiama AVIS e abbiamo scoperto che molti sono i volontari che con generosità scelgono di aiutare chi è nelle tue stesse condizioni di salute, facendo un atto di amore e generosità: ossia donando un po' del loro sangue a chi come te, ne ha bisogno per sopravvivere. Siamo rimasti sbalorditi dal numero di persone e bambini che sono nella tua stessa condizione di salute e che hanno bisogno di periodiche trasfusioni. Abbiamo letto anche testimonianze di persone che, nonostante la talassemia, conducono una vita regolare grazie alla generosità di molti donatori. Lo sai che anche i nostri genitori sono donatori “AVIS”: chissà se magari un giorno un po' del loro sangue potrà esserti utile! Al momento non possiamo fare molto, perché ancora minorenni non possiamo donare il sangue ed aiutare te e altre persone che hanno bisogno delle trasfusioni, però sarebbe bello a 18 anni diventare donatori, permettendo a tanti bambini e ragazzi come te di vivere in salute. Per ora possiamo dirti di farti forza e di continuare a lottare senza arrenderti o farti abbattere: non ti scoraggiare, non lasciare che la malattia prenda il sopravvento e il controllo della tua vita. Hai ancora tanti sogni da realizzare e tanti traguardi da raggiungere; se hai bisogno di qualsiasi cosa, non esitare a chiamarci. Ci saremo sempre per te e ti aspettiamo in classe il prima possibile. ’’Esserci sempre gli uni per gli altri’’.
Un abbraccio. A presto amico nostro,
I tuoi compagni Jacopo e Siria
S.D., J.R. 3A Velletrano
F.M. 3H Velletrano
N.D.L. 3H Velletrano
Segnalazione speciale per A.P. 3A Velletrano
L’esperienza di seguire il corso di potenziamento del “Delf” (diploma di studi di lingua francese) ci ha trasmesso qualcosa di molto importante! Abbiamo approfondito la conoscenza della lingua, ci siamo esercitati nella corretta pronuncia e, nelle ultime lezioni, l’ascolto dei brani ci è sembrato più comprensibile! Un’esperienza nuova che si è rivelata unica, non solo per ciò che abbiamo appreso in queste dodici lezioni, ma un momento magico per stare insieme e scambiare opinioni e saperi, divertendoci!
Non è stato sempre facile restare a scuola e proseguire le lezioni dopo le 14 ma, ciò che abbiamo appreso è merito anche del nostro impegno e… sostenere gli esami è stata una bella esperienza! Abbiamo incontrato, il giorno dell’esame, ragazzi provenienti da altre scuole e tutti erano emozionatissimi come noi anche se c’era un po' di tensione! Siamo stati accolti con gentilezza e l’esaminatrice è stata comprensiva e disponibile. Durante l’esame scritto avevamo tutti paura di ciò che poteva capitare, ma poi la tensione si è allentata e la nostra insegnante ci ha fatto i complimenti per la nostra compostezza. Questa esperienza ci ha migliorato e solo ora capiamo il perché la nostra insegnante del corso (M.me Marie Pierre) sia stata con noi un po' rigida ed esigente, ma bravissima…non si ottiene nulla se non ci si applica fino in fondo!
La certificazione “Delf” inoltre, sarà utile quando entreremo nella scuola superiore e ha una valenza a livello internazionale, per non parlare poi dei viaggi! Ora ci sarà un po' di attesa per i risultati delle prove…et alors, croisons les doigts! (Incrociamo le dita!)
A.A., B.M.A., B.B., C.L., C.J., D.L.S., D.L., D.C., E.C., F.G., G.L., L.V., L.M., L,E., P.B.E., P.R. 2A, 2B, 2C, 3B Velletrano
a.s. 2022/2023
Quest’anno alcuni studenti della classe 3B dell’istituto A. Velletrano hanno partecipato a un concorso realizzato per ricordare l’eccidio di Pratolungo accaduto il 19 febbraio 1944, il giorno in cui, per la morte di un soldato tedesco dovettero pagare le conseguenze dei civili innocenti e indifesi, uno tra i quali fu Silio Papacci, un ragazzino di soli 13 anni.
Questo concorso consisteva nello scrivere un racconto che riguardasse la storia di Silio. Il testo poteva essere raccontato in modo soggettivo, infatti il tipo di narrazione era a propria scelta. Gli studenti che hanno partecipato hanno realizzato dei racconti molto particolari, ognuno unico a modo suo. Il 27 marzo 2023 c’è stata la premiazione del concorso, sfortunatamente ha potuto partecipare un solo studente che successivamente ha riferito agli altri il risultato ottenuto. A questo concorso hanno partecipato più di 700 studenti provenienti da diverse scuole (circa una trentina) dell’intero Lazio. Alla cerimonia sono stati comunicati i vincitori e il primo posto è stato assegnato agli studenti della 3B: il testo che ha colpito la commissione è stato quello dell’alunna G.C. che ha portato la classe alla vittoria. Successivamente il testo in questione è stato letto ed è stato consegnato il premio, cioè una targa, dedicata alla classe. Adesso vi lascio al testo premiato, buona lettura!
LaGrey 3B Velletrano
Primo Settembre 1939
Caro diario,
sono Silio Papacci. I miei genitori mi hanno regalato te per dare spago alla mia fantasia e non vedo l’ora di raccontarti la mia giornata. Oggi è ricominciata la scuola e mi sono divertito tanto, è stato il primo giorno di scuola migliore di sempre. Abbiamo fatto lezione e poi gli insegnanti ci hanno portato a fare la ricreazione fuori, nel cortile. Abbiamo giocato a nascondino, acchiapparella e ci siamo scambiati le merende. Io mi sono portato una fetta di crostata alle mele fatta dalla mia mamma, Laura ha portato il pane con il burro e sale e me lo ha fatto assaggiare, era veramente buono. Quando siamo tornati in classe abbiamo fatto storia, la mia materia preferita e la maestra ci ha detto che la Germania ha attaccato la Polonia e che è iniziata una guerra, ma tanto sarà una guerra lampo, ne sono sicuro e poi finché l’Italia non ne fa parte non c’è niente da temere.
Quando sono tornato a casa, Nina si è diretta verso di me e ha cominciato a farmi le feste, non potevo chiedere un cane più affettuoso. Ho sistemato lo zaino e ho iniziato ad apparecchiare la tavola, stavolta con due posti in più, per il nonno e la nonna. Mamma stava preparando il risotto e le polpette, quando i nonni sono arrivati, a quel punto io e mia sorella Ilaria siamo andati ad aprirgli. Appena la nonna ci ha visti ci ha dato un abbraccio talmente forte che io e Ilaria stavamo per soffocare, invece il nonno ci ha salutato colpendoci lievemente con una pacca sulla spalla e ci ha chiesto: “Come state giovinotti? Vi fate sempre più alti”. Poco dopo ci siamo seduti e abbiamo iniziato a mangiare, anche se non preferivo il risotto, ma non volevo far dispiacere la mamma, quindi l’ho mangiato lo stesso. Ci siamo raccontati la nostra giornata e sentivo un’atmosfera serena e familiare, anche Nina era interessata ai nostri discorsi visto che era accanto la sedia del nonno con quello sguardo innocente, probabilmente però preferiva il cibo ai nostri discorsi.
Finito di pranzare io e la nonna abbiamo aiutato mamma a sparecchiare la tavola e a lavare i piatti, poi ho sentito bussare alla porta, era Carlo, il figlio dei nostri vicini. Mi ha chiesto se potevo andare a giocare nel giardino di casa sua con il nuovo aquilone che gli era stato regalato per il compleanno, ho chiesto immediatamente alla mamma e lei senza pensarci due volte ha accettato.
Ho passato un pomeriggio fantastico, abbiamo fatto volare l’aquilone e poi abbiamo guardato le nuvole e immaginato le loro forme. Quando sono tornato a casa abbiamo cenato e papà, come ogni sera, ha letto il giornale.
Ora devo andare a dormire perché domani ho scuola, buonanotte diario. Chissà cosa mi aspetterà domani!
Il tuo nuovo amico Silio
17 giugno 1940
Caro diario,
è finita la scuola! Quest’estate ero sicuro che io e la mia famiglia saremmo andati ad Anzio, come ogni anno, ma la settimana scorsa Benito Mussolini ha dichiarato che l’Italia sarebbe entrata in guerra e i nostri progetti sono saltati all’aria! Che rabbia, l’estate è la mia stagione preferita e quest’anno non potrò nemmeno vedere la mia comitiva di amici. Questa guerra mi spaventa, non voglio perdere i miei cari, voglio tornare ad abbracciare la nonna e rabbrividisco quando dobbiamo nasconderci in cantina per paura dei bombardamenti. Spero che questa guerra finisca presto e quando sarà finita, assieme a tutta la famiglia, andremmo ad Anzio, la nonna cucinerà per tutti l’insalata di riso, noi nipoti giocheremo a schiaccia sette ore e ore sotto il sole mentre le mamme prenderanno il sole e i papà parleranno di macchine.
Ora vado a confortare mia sorella, la sento piangere dall’altra stanza. Chissà che mi aspetterà domani!
Sempre il tuo amico Silio
25 dicembre 1940
Caro diario,
è Natale! La mia festa preferita in assoluto. Un anno fa mi sarei aspettato un Natale come quelli precedenti, invece no. Quest’anno mi dispiace dirlo, l’atmosfera natalizia è inesistente.
Gli scorsi anni la Vigilia si faceva a casa nostra, ricordo che io, Ilaria e la mamma preparavamo insieme il cenone, decoravamo la tavola e incartavamo i regali per i nostri cari. Quando arrivavano gli invitati prendevamo le loro giacche e li facevamo accomodare mentre il papà li intratteneva nell’attesa della cena.
Ogni anno da noi si mangiava pesce, con la pasta al forno, di qualsiasi tipo, era un menù fisso che da noi si rispettava ormai da anni. Per organizzare la cena alla perfezione iniziavamo a preparare la mattina presto e quando la mamma ci diceva che non aveva più bisogno di aiuto andavamo a consegnare i regali natalizi ai vicini.
Ricordo ancora che due o tre anni fa Stella, la figlia di uno dei miei vicini, mi regalò un disegno di noi due con un enorme cuore e all’interno la scritta, “Ti voglio bene”. Mi si scaldò il cuore, avevo sempre avuto una cotta per lei, ma non ho mai avuto il coraggio di rivelarglielo, avevo un sacco di occasioni per farlo, andavamo nella stessa classe, eravamo vicini di casa e in estate anche lei andava ad Anzio. Se potessi tornare indietro nel tempo penso che confessarle i miei sentimenti sarebbe la prima cosa che farei, successivamente vorrei rivivere i compleanni, le feste e quando i miei genitori mi annunciarono il regalo più bello che potessero farmi, mia sorella.
Una delle cose che preferivo delle feste, oltre il calore della famiglia, erano i dolci! Io e Ilaria ne eravamo golosissimi. Quando finivamo di mangiarli, io e il resto della famiglia giocavamo a Tombola e al Mercante in fiera per il resto della serata.
La mattina seguente, io e Ilaria ci svegliavamo prestissimo per vedere se Babbo Natale fosse arrivato e quando vedevamo i regali sotto l’albero correvamo ad aprirli. I nostri genitori a causa dei nostri schiamazzi di felicità si svegliavano e, tutti insieme, esattamente come una famiglia, facevamo colazione e mangiavamo i dolci avanzati la sera prima.
Per ora di pranzo andavamo a mangiare a casa di zia Giuseppina e zio Danilo, portavamo i nostri regali per farli vedere ai nostri cugini. Mangiavamo le lasagne e quando terminavamo il pranzo gli adulti facevano lunghi discorsi tra di loro e noi giocavamo con i nostri nuovi giocattoli.
Mi manca tutto ciò, quest’anno non c’erano dolci, parenti e gioia. Mamma e papà hanno fatto di tutto per non farci pesare la situazione, lo vedevo dai loro occhi. Sono comunque riusciti a farci un regalo, ormai ho capito che Babbo Natale non esiste e che erano loro a metterci i regali sotto l’albero. Ovviamente non l’ho detto a Ilaria, si sarebbe messa sicuramente a piangere ed era l’ultima cosa che avrei voluto. La mamma aveva dei vecchi pattini che non usava da tempo e li ha dati a noi, un pattino per uno e ci ha detto:: “Siete come questi pattini, due metà che non saranno mai separate”. Non voleva che lo notassimo, ma si è commossa. Non è stato come gli anni precedenti ma sono sicuro che torneremo ai vecchi tempi.
A presto, chissà cosa mi aspetterà domani!
Il tuo Silio
18 febbraio 1944
Caro diario,
sono Silio, è da tanto che non ti scrivo. Mi dispiace, ma proprio non ho avuto tempo per aggiornarti, la situazione si è aggravata e a malapena mangiamo quindi devo aiutare il più possibile i miei. Dovresti vedere quanto è cresciuta Ilaria, si fa sempre più bella! Purtroppo adesso il mio modo di vedere le cose è cambiato, sono cresciuto e la speranza che la guerra finisca si sta prosciugando. Grazie per avermi fatto sfogare nei momenti peggiori e di avermi aiutato a trarre gioia anche dove non c’era.
Devo andare ad aiutare papà adesso, chissà cosa mi aspetterà domani…
Silio Papacci
PURTROPPO A SILIO NON ASPETTAVA NULLA DI POSITIVO IN QUEL DOMANI, IL 19 FEBBRAIO 1944 LUI E SUO PADRE FURONO UCCISI NELL’ ECCIDIO DI PRATOLUNGO. LA GUERRA PORTA SOLO ANGOSCIA E PRIVA I BAMBINI DELLE GIOIE DELL’INFANZIA!
Le persone travolte in questa strage furono:
Artemisia Mammucari,
Amici Nicola,
Ferri Pietro,
Mancini Achille,
Mancini Elio,
Martini Carlo,
Papacci Silio,
Papacci Enrico,
Priori Renato,
Raia Sabatino,
Casini Palmiro,
Ramiccia Gerardo.
Le loro morti ci insegnano che ciò che è accaduto non dovrà mai ripetersi
G.C. 3B Velletrano
a.s. 2022/2023
Anche quest' anno il nostro istituto ha dedicato alcuni giorni al progetto continuità che coinvolge gli alunni dei tre ordini di scuola.
Il passaggio degli alunni fra i diversi ordini è un momento particolarmente delicato, pieno di novità e al contempo accompagnato da paure ed incertezze. Allora, attraverso strategie educative mirate, si cerca di favorire questo transito in modo graduale e sereno.
Nel primo pomeriggio del 19 aprile i bambini di 5 anni della scuola dell'infanzia Marandola si sono recati con lo scuolabus (cosa a loro graditissima) presso la Marcelli, la scuola "dei grandi".
Ad attenderli impazienti nell'atrio c'erano le classi IE e ID. Si può immaginare l'entusiasmo e la gioia dei bambini della primaria, che hanno ritrovato gli amici e le insegnati dell'anno precedente, mentre i piccolini erano presi dalla curiosità e novità del nuovo ambiente.
Tutti i bambini sono stati divisi in quattro gruppi per poi recarsi in aula dove si sono disposti nei banchi ed in modo giocoso hanno svolto un'attività laboratoriale di pregrafismo seguendo il testo "La Cucina degli scarabocchi" di Hervè Tullet.
Hanno creato 2 ricette di fantasia disegnando linee verticali, orizzontali, cerchi, punti e triangoli, ottenendo così piatti artistici cosparsi di divertimento e gioia. Alle 15:50 i bambini hanno salutato i compagni della primaria, ad attenderli c'erano i genitori emozionati di riprendere i loro figli dalla "scuola dei grandi".
Il progetto continuità ha previsto anche un incontro dei bambini con le classi VE e VD, preceduto dalla visita nella scuola Marandola delle insegnanti di quinta per la lettura dell'albo illustrato "Cosa c'è nella tua valigia?".
Le mattine dell'8 e 9 maggio i bambini hanno accolto ed ascoltato con entusiasmo la lettura delle insegnanti.
L'albo affronta con delicatezza, toccando gli animi di tutti, i temi della diffidenza, dell'accoglienza, dell'amicizia, della solidarietà. La valigia della storia, che lo strano animale stanco e coperto di polvere trascinava, rappresenta metaforicamente il bagaglio di ricordi, di sogni e il mondo esperienziale che ciascuno porta con sé. La valigia allora è stata usata per strutturare le diverse attività che si sono svolte nel pomeriggio del 10 maggio. I bambini delle due classi quinte hanno lavorato con grande voglia ed interesse per accogliere al meglio i piccoli, ogni grande è diventato tutor del nuovo compagno prendendosene cura e accompagnandolo nelle varie esperienze. I bambini di VE hanno realizzato un grande puzzle con i personaggi della storia e ne hanno consegnato a ciascuno uno piccolo da colorare insieme. Hanno poi guidato i bambini, attraverso i dadi di Tullet, a decorare le valigie di cartoncino precedentemente preparate e dove sono stati inseriti i loro disegni e il puzzle regalato a ciascuno in ricordo dell' esperienza vissuta. Ogni piccolo ha inoltre ricevuto la marionetta del personaggio protagonista della storia con un pacchetto di caramelle. Questa coinvolgente, allegra, emozionante esperienza si è conclusa con un grande girotondo e tanta soddisfazione.
I bambini della VD hanno accolto con un canto i piccoli, anche loro sono diventati tutor di ciascun bambino. Per far conoscere gli ambienti della scuola hanno ideato una caccia al tesoro con vincita le valigie da decorare. Tornati in classe i piccoli hanno ricevuto dalle insegnanti un regalo e insieme ai grandi si sono divertiti a decorare le valigie con i dadi di Tullet. Altro bel momento è stata la drammatizzazione della storia, da parte di grandi e piccoli, con le marionette create dai bambini. Il tempo da trascorrere insieme è passato velocemente ed i bambini sono tornati a casa con la loro valigia piena di emozioni, di condivisione, di allegria e con la voglia e la carica giusta per affrontare il passaggio alla scuola primaria.
Plesso Marandola
a.s. 2022/2023
Nelle scuole dell’infanzia Via Marandola e Via Mura (Istituto Comprensivo Velletri-Centro) la lettura ha sempre avuto una grande importanza e i libri, o meglio gli albi illustrati, ogni giorno sono protagonisti nel cosiddetto “angolo dell’ascolto”.
I bambini amano molto il momento del racconto e lo aspettano con grande gioia. Quest’anno poi, dopo una pausa a causa del Covid, si è potuto riprendere il prestito: ogni venerdì i bambini scelgono un libro nella biblioteca di sezione da portare a casa, per poterlo leggere con la famiglia e poi riportarlo a scuola dopo qualche giorno. L’attività proposta dalla Biblioteca Comunale Tersenghi è stata accolta quindi come una ciliegina sulla torta! I bambini, accompagnati dalle loro insegnanti, hanno potuto vivere un momento davvero magnifico: gli incontri, uno per sezione, si sono tenuti presso la Biblioteca e i bambini hanno potuto assistere alla lettura animata di alcuni albi illustrati, hanno poi potuto sfogliare alcuni testi messi a loro disposizione e cantare insieme alcune filastrocche con la chitarra. I bambini sono stati molto contenti e soddisfatti dell’esperienza offerta dal personale della Biblioteca e le insegnanti hanno molto gradito la possibilità di fruire di questa occasione per sottolineare l’importanza della lettura. Ci auguriamo che i nostri bambini siano in futuro assidui frequentatori della Biblioteca e che diventino grandi lettori!
Plessi Marandola e Via delle Mura
a.s. 2022/2023
La Finale Nazionale della XIII edizione dei Giochi Matematici del Mediterraneo, svoltasi domenica 14 maggio presso l’Università di Palermo, ha portato lustro al nostro Istituto con gli alunni S. C. classe 4a Primaria, categoria P4; L. P., classe 1a Secondaria categoria S1; F. M. classe 3a Secondaria categoria S3, che hanno partecipato qualificandosi alla finale su oltre 30.000 iscritti iniziali per ogni singola categoria.
Nonostante la competizione, la giornata è stata vissuta all’insegna della collaborazione e dell’allegria; tutti questi ragazzi e ragazze alla fine della prova si sono ritrovati nei corridoi a confrontarsi sui quesiti, chi dal Nord, chi dal Sud, chi addirittura da scuole della Croazia. Lo spirito sereno della competizione ha dato la possibilità a chi vi ha partecipato non solo di mettersi alla prova in una finale nazionale, ma anche di conoscersi con ragazzi e ragazze provenienti da tutta Italia e non solo. Il responsabile del Lazio, Salvatore Cappello, ha ringraziato personalmente il nostro Istituto per aver ospitato per la prima volta la Finale di Area dei 356 candidati di Roma Sud l’11 marzo scorso, zona per la quale non erano state presentate candidature da altre scuole del territorio.
Al termine di questa entusiasmante esperienza rivolgiamo un grazie alle famiglie che hanno accompagnato i loro figli a rappresentare il nostro Istituto, alla Dirigente Isopi, al personale della scuola che ha permesso di ospitare la Finale di Area, ma soprattutto un grazie grandissimo ai ragazzi partecipanti!
Le insegnanti Francesca Bagaglini, Laura Di Bartolomei, Valentina Fabri e Catia Mattei
a.s. 2022/2023
Il 5 febbraio 2023 siamo venuti a scuola con i calzini diversi; in quel giorno si celebra la giornata mondiale dei calzini spaiati. Le maestre ci hanno spiegato che in questo modo capiamo e riusciamo ad apprezzare le diversità. In 1 A e in 1 B siamo tutti bambini, uguali ma diversi per colore dei capelli, altezza, colore degli occhi squadre del cuore e tante altre cose. Abbiamo disegnato giocato, ascoltato canzoni e storie, è stata una bella giornata.
IA e IB Marcelli
a.s. 2022/2023
Nella nostra scuola, Centro Pristem-Bocconi, il 18 marzo si è svolta, in presenza, la Semifinale dei Campionati Internazionali di Giochi Matematici, con la partecipazione di studenti provenienti da varie scuole del territorio.
ORA DIAMO UN PO’ DI NUMERI!!!
Per accedere alla Semifinale i concorrenti hanno dovuto superare la prima fase ossia I QUARTI DI FINALE che si è svolta il 04 marzo, online, alla quale hanno partecipato 335 studenti.
Tra tutti i partecipanti alla Semifinale (oltre 200) sono stati ammessi alla FINALE NAZIONALE, svoltasi a Milano il 13 maggio, 15 studenti per la categoria C1, 9 per la categoria C2, 4 per la categoria L1 e 1 per la categoria L2.
Hanno superato questa fase i nostri alunni: S. (1B), L. (1F), E. (2B), F. (3H) e N. (3B)
Ecco le esperienze di due alunni partecipanti:
La nostra esperienza (sono andato con mio padre) dell’anno scorso a Milano è stata bellissima, l’ho ripetuta di nuovo quest’anno ed è stata altrettanto stupefacente. Questo viaggio mi ha permesso di visitare moltissimi luoghi storici e culturali di rilievo. Infatti non sono stato a Milano solo il sabato, ma bensì ho passeggiato per la città e visto i monumenti e musei più celebri: il Duomo di Milano, che toglie il fiato dal vivo, il Castello Sforzesco e il suo museo, per me molto sottovalutato, la Basilica di Sant’Ambrogio, di cui purtroppo non ho visto l’interno, e il Museo della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci”, estremamente interessante e interattivo, tanto da attirare visitatori da tutto il mondo. Poi c’è l’Università Bocconi, un serie di edifici che occupano un territorio enorme, con una tecnologia all’avanguardia ed edifici moderni, meritevole di essere una delle università più note al mondo. La nostra giornata all’Università Bocconi è iniziata verso le 11:00, quando siamo arrivati davanti l’università; abbiamo chiesto qualche informazione all’info point e abbiamo iniziato a camminare lì vicino. Poi ci siamo accorti dell’esistenza di questo parco, chiamato Parco Alessandrina Ravizza, e, vedendo che era bella giornata, siamo entrati. Abbiamo trovato una panchina all’ombra e siamo restati lì a guardare giocare i cani. Inoltre, ho mangiato qualche barretta energetica per stimolare e attivare il cervello. Verso le 13:00 ci siamo spostati nei pressi dell’università perché dovevo entrare. Sono salito al primo piano e ho aspettato che mi chiamassero per entrare nell’aula Perego, ma non mi hanno chiamato. Ero molto elettrizzato, e questo mi ha fatto preoccupare. Alla fine si è scoperto che non dovevo andare nell’aula Perego ma nell’aula Manfredini, che per fortuna era proprio davanti. L’aula Manfredini è un’aula spaziosissima con 3 o 4 proiettori, una serie di lavagne smisurate accostate tra loro e una cattedra più o meno nella media. Dopo la prova, abbiamo aspettato lì vicino e poi siamo andati alla premiazione. Purtroppo sono dovuto uscire prima perché rischiavo di perdere il treno, ma alla fine siamo arrivati in anticipo alla stazione e ci siamo presi un bel gelato. Come ho già detto, la nostra esperienza a Milano è stata bellissima e la consiglio vivamente.
N.D.N 3B Velletrano
Nel corso dell’anno scolastico 2022/2023, io e alcuni compagni di scuola abbiamo partecipato ai Giochi matematici dell’Università Bocconi. I giochi, in breve, consistono nel rispondere a dei quesiti utilizzando la logica e la matematica. Abbiamo fatto delle prove, ognuna con dieci quesiti diversi. La prova più recente, la Finale nazionale, ha avuto sede proprio nell’Università Bocconi nel centro di Milano. Io ho avuto la possibilità di partecipare alla finale. Sono stata soddisfatta dell’esperienza e spero di poter partecipare alla Finale internazionale che si svolgerà fuori l’Italia!
L.M. 1F Velletrano
a.s. 2022/2023
In occasione del “Maggio dei libri”, Bubu7te ha offerto al nostro Istituto un laboratorio gratuito volto alla promozione della lettura. Il 19 alla scuola Marandola e prossimamente, il 30 maggio. alla scuola di via Mura.
Il 19 maggio, abbiamo accolto il nostro concittadino Claudio Ferrante alla scuola Marandola per presentare il suo libro “La foresta di Maivista e i suoi racconti” PAV Edizioni. Attraverso l’aiuto di “morbidi aiutanti”, ci ha raccontato di strani animali che in questa foresta imparano ad accogliere e valorizzare la diversità per vivere insieme ognuno con la propria peculiarità, aiutandosi per il bene di tutti. In ogni racconto, la diversità diventa addirittura la dote eccezionale che “salva” la comunità. Si tratta di un tema molto caro alla scuola Marandola che ha reso ancora più gradita questa esperienza di lettura e ascolto.
Siamo state davvero felici di accogliere la proposta di Bubu7te, poiché la nostra scuola, da sempre, mette al centro del percorso educativo l’attenzione alla lettura. Ogni aula ha il suo “Angolo dell’ascolto” e una mini-biblioteca e ogni giorno il momento della lettura è un’occasione attesa con gioia da tutti i bambini. Inoltre quest’anno, dopo la pausa forzata dovuta all’emergenza Covid, abbiamo attrezzato una stanza in biblioteca, grazie anche ai nuovi arredi che è stato possibile acquistare con i finanziamenti del PON che la scuola dell’Infanzia dell’IC Velletri Centro ha ottenuto, e ripreso il prestito (ogni venerdì i bambini scelgono un libro da portare a casa, tenere per qualche giorno e poterlo condividere con le famiglie).
L’opportunità che si è presentata rientra sicuramente in un percorso pedagogico e didattico di qualità, che valorizza l’attenzione e l’amore per i libri. Ringraziamo quindi sentitamente Bubu7te e l’autore Claudio Ferrante per l’opportunità data ai bambini di riflettere su questi argomenti, incontrando piacevolmente un nuovo amico-libro e per averli stimolati ancora una volta con il suo contributo allo sviluppo della creatività e fantasia.
Claudio ci ha lasciati, infatti, con uno stimolo: ha chiesto ai bambini di pensare ad un animaletto e di trovare in lui una qualità speciale, disegnarlo e poi farglielo avere raccontando anche qualcosa, se i bambini ne hanno voglia. Noi maestre siamo pronte ad accogliere questa nuova missione, ad ascoltare e parlare con i piccoli che ci raccontano spesso dei propri animali o disegnano quelli del cuore con tutte le loro caratteristiche. Chissà se riusciremo a catturare l’attenzione dell’autore e dare vita ad un nuovo fantastico racconto, stimolando la sua fantasia?
Plesso Via delle Mura
Come si può intuire dal nome, questo progetto è rivolto solo alle ragazze per coinvolgere di più le donne nel mondo dell’informatica e delle discipline S.T.E.M.
Per entrare in questo corso serve un’iscrizione effettuata da uno dei genitori sul sito di “Officina Futuro - Fondazione W Group” e poi si viene scelte per partecipare. Il numero massimo di ragazze per ciascun team/scuola è 20.
Il primo incontro si è basato sulla presentazione di ognuna e sulle nostre aspettative e la coach maker, Lara Rollo e, la coach docente, Antonella Carrubba, hanno spiegato il corso e aiutato chi non aveva molta dimestichezza a usare il pc. Poi abbiamo creato i nostri avatar scegliendo l’applicazione che ci piaceva di più.
Il lavoro che abbiamo scelto di fare quest’anno consiste nel visitare il Museo Civico “Oreste Nardini” di Velletri, su di esso creare dei prodotti multimediali e pubblicarli su un sito, anche quello creato da noi.
Dopo aver incontrato l’operatrice del Museo Ilaria Caccia, raccolto idee e informazioni e fatto tante foto e filmati, è iniziata la prima vera fase di lavoro, divise in gruppi. Ogni gruppo ha un proprio programma e un lavoro da realizzare che dipende dalle informazioni apprese al museo. Questa è la fase più importante: qui si inizia a utilizzare il computer, partendo anche dalle sue basi, e a sfruttare programmi nel modo più utile. Ogni gruppo dà il massimo dell’impegno per finire il lavoro ottimizzando il tempo il più possibile.
Dopo aver fatto il punto della situazione, siamo tornate al museo per chiedere alla responsabile altre informazioni e scattare altre foto.
Alcune applicazioni e programmi utilizzati sono stati:
Pixton per creare i nostri avatar; Canva per la presentazione; Tinkercad per realizzare degli scacchi che riproducono alcuni reperti esposti nel museo, che poi abbiamo riprodotto con una stampante 3D; Genially per realizzare una escape room; Wordwall per inventare dei quiz sul museo; Cospaces 1 e Cospaces Edu per creare un museo virtuale; Artsteps per riprodurre il museo in 3D; Google sites per creare il sito del progetto, dove abbiamo pubblicato tutti i nostri lavori, con sfondi delle pagine a 360° creati con Sky Box.
Quando il nostro progetto era a buon punto, siamo tornate al museo per condividerlo e, uno dei loro operatori, il signor Gianmarco Marinelli, ha controllato se ci fossero delle inesattezze e ha accompagnato un gruppo di noi in un altro giro di visita per descrivere altri reperti che all’inizio avevamo tralasciato, pensando di non riuscire a inserirli. Nel frattempo un gruppo più piccolo ha intervistato le altre operatrici, Carlotta Stipa e Sara Campegiani sulla loro esperienza lavorativa.
Ma c’è stata anche una parte più divertente: abbiamo ideato un logo per le nostre magliette, inventato una coreografia e, soprattutto, abbiamo partecipato all’evento nazionale “Code&Tell” che si è svolto al Politecnico di Bari il 13 maggio. Ebbene sì, per presentare il lavoro abbiamo fatto anche un viaggio per incontrare gli altri gruppi del sud Italia. In questa occasione abbiamo conosciuto Costanza Turrini, la project manager ideatrice del Progetto Girls Code It Better, e Jessica Redeghieri la formatrice che si occupa prevalentemente di tecnologie creative ed educativo-didattiche, famosa per i suoi tutorial su YouTube. Questo è stato l’aspetto più emozionante di tutto il nostro percorso, iniziato a novembre e finito proprio con il nostro viaggio insieme alle nostre coach!
… Ma non è finita qui! Perché con l’evento “Quando la storia diventa virtuale”, martedì 6 giugno tutti i lavori multimediali prodotti dal nostro Club GCIB sono stati condivisi con le famiglie, la Preside dell’I.C. “Velletri Centro”, Antonella Isopi, la vice sindaca, Chiara Ercoli, la consigliera Debora Rossi, e la direttrice dei Musei Civici di Velletri, Rossella Prosperi, proprio nella sala convegni del Museo Civico Archeologico “Oreste Nardini”.
Speriamo di avervi fatto incuriosire con questa breve introduzione e vi invitiamo a leggere le interviste agli operatori dei Musei Civici di Velletri e a navigare sul nostro sito web per capire meglio la nostra esperienza e fare un tour virtuale all'interno del Museo Civico Archeologico “Oreste Nardini”, presso il Palazzo Comunale di Velletri.
Il gruppo GIRLS CODE IT BETTER Velletrano
a.s. 2022/2023