INIZIAMO RIFACENDOCI GLI OCCHI: PANORAMI, PAESAGGI NATURALI, ALBERI DI NATALE, VIAGGI INCREDIBILI, MA ANCHE IMMAGINI SEMPLICI E QUOTIDIANE.
LA RUBRICA FOTOGRAFICA DELLA PRIMA C DELLA VELLETRANO
PS TUTTE LE FOTO LE ABBIAMO FATTE NOI!
Bombo sul lilla
Foto scattata in montagna con la macchina fotografica professionale di mio fratello.
F.D. 1C Velletrano
a.s. 2023/24
Il sentiero delle fate
Questo è il posto più magico che conosca, Castelluccio da Norcia. Ci trascorro le vacanze e ogni volta che vedo i colori che la natura riesce a creare, vivo delle emozioni bellissime.
E.M.C. 1C Velletrano
a.s. 2023/24
C.B. 1C Velletrano
a.s. 2023/24
Il senso della libertà
Conosci la parola libertà solo se guardi il mare!
S.F. 1C Velletrano
a.s. 2023/24
L.F. 1C Velletrano
a.s. 2023/24
Il tesoro in uno spiraglio
Percorrendo il Siq, un canyon lungo e stretto. si arriva davanti alla faciata di un tempio scolpito nella roccia: è il meraviglioso tesoro di Petra. Il suo nome deriva dalla leggenda del faraone egizio che nascose lì il suo tesoro durante l'inseguimento degli israeliti. Si dice anche che dentro vi fosse nascosta la tomba del re nabateo Aretas III.
G.C. 1C Velletrano
a.s. 2023/24
I colori dell'autunno
Ogni giorno che lo scoiattolo salterà, un nuovo colore all'autunno porterà...
F.S. 1C Velletrano
a.s. 2023/24
GLI AUTORITRATTI POETICI
Anima profonda
I miei occhi son marroni e in essi si riflette il mondo,
capello riccio in piega liscia sepolta
nel mio corpo sinuoso un’anima profonda,
vestita semplice, ma elegante quando serve
generosa d'animo, altruista per natura,
pensierosa mente, sogni come stelle,
determinata nei momenti di paura,
color olivastro impresso nella mia pelle
lacrime rinchiuse tra le mura
il mio carattere e l'anima vibrante
nella mia storia scolpita in ogni istante
tra le sfumature del mio mondo, il mio destino è sordo.
A.B. 3H Velletrano
a.s. 2023/24
Viso sorridente
Corporatura mingherlina, statura discreta,
grandi occhi color cielo zeppi di felicità,
bocca piccola ed equilibrata, naso a strega,
guance paffutelle, viso sorridente,
capelli color legno tagliati alla mascolina,
vestire sportivo con accessori scelti.
Modesta, prodiga, fedele, amorevole, impaziente, gentile,
cuore enorme pronto ad aiutare il prossimo,
ma non ad aiutare se stessa.
Sempre ansiosa, studiosa,
mette impegno in ciò che fa.
Cerca di perseguire gli obiettivi,
tanti sogni grandi,
pochi realizzati.
Mare 3H Velletrano
a.s. 2023/24
Presentazione Vulcano Laziale
In una mattinata di novembre, sono venuti a scuola due esperti del Vulcano Laziale appartenente ai Monti Tuscolani. Ci hanno parlato delle bellezze naturali che circondano il nostro territorio, facendoci appassionare sull’argomento. Durante la loro presentazione ci hanno fatto comprendere la storia dei sette colli di Roma e in particolare dei Colli Albani. Pensiamo che questa introduzione ci abbia fornito importanti informazioni sulla nostra regione, preparandoci ad una futura uscita didattica. A gennaio, infatti, alcune classi della Velletrano avranno l’opportunità di svolgere un’uscita presso il nostro Vulcano. Una criticità saranno le basse temperature che porterà l’inverno, ma nonostante questo sarà sicuramente un’esperienza educativa ed interessante, che aspettiamo con molta ansia e un giubbotto pesante!
Mare, Eastpack 3H Velletrano
a.s. 2023/24
Oggi martedì 16 gennaio 2024, sto svolgendo uno dei miei ultimi temi di terza media.
Già, sono quasi alla fine di questo bellissimo, seppur complicato, percorso che mi fatto crescere, maturare e diventare quella che sono ora.
Guardando intorno e osservando quelli che sono stati i miei compagni di viaggio e avventure per questi tre anni, mi accorgo di qualche iniziale indecisione sulla traccia da scegliere, cerco di empatizzare con loro e di entrare nei loro pensieri, captando i dubbi sulle consegne. Guardo i comportamenti che hanno: anche loro stanno gironzolando con lo sguardo, d'altronde proprio come me.
Sento bisbiglii tra i banchi, chissà cosa si stanno dicendo, parole su parole, che rimbombano in questa piccola aula. L’atmosfera che risuona nella stanza è tranquilla e serena, sembra che il tempo si sia fermato, butto gli occhi fuori dalla finestra e mi accorgo degli scorci di sole che riescono a superare le grate. Si stanno tutti impegnando sul lavoro che stanno producendo, ma io non riesco proprio a concentrarmi, riesco solo a scrutare quello che ho attorno e rifletto sugli anni trascorsi in questa scuola e i momenti che non torneranno più indietro. L’aula in cui sono in questo momento seduta contiene molti ricordi, sia belli che brutti, ma tutti accompagnati da una nota di nostalgia. Mi mancheranno i professori, la preside, le stanze, l’istituto, le verifiche e i compagni, sì, mi mancheranno tutti i compagni, nonostante le litigate e le antipatie iniziali, provo il desiderio di rimanere con loro per i prossimi anni. Mi guardo dentro e sento un nodo stretto alla gola: è la paura. Se l’anno prossimo non mi trovassi bene con i miei nuovi compagni e professori? Se non avessi scelto l’indirizzo giusto? Se l’esame andasse male e deludessi le aspettative altrui? Queste sono solo alcune delle affermazioni che mi rimbombano in testa tutto il giorno, tutti i giorni. Ora cerco di riacchiappare i miei pensieri riportandoli sul tema e lo concludo, augurandomi di avere una buona valutazione per l’elaborato che ho prodotto, nonostante le distrazioni avute inizialmente.
Mare 3H Velletrano
a.s. 2023/24
ECCO I NOSTRI CONTRIBUTI
Ciao mamma,
mi manchi. Qui mi urlano contro, non mi cantano le melodiose musiche che mi cantavi tu per andare a dormire. Mamma, voglio essere libera, libera di ricordare quando giocavo a campana con i miei amici, a campana davanti scuola.
Mamma, voglio essere libera di ricordare, di ricordare quando mi sbucciavo il ginocchio, sempre giocando a campana, lo sai, era il mio gioco preferito.
Mamma, voglio il mio comodino rosa, voglio riaprire il cassetto dove nascondevo i miei dentini da latte.
Mamma, mi hanno chiesto di rivederti, me lo ha chiesto un uomo con un camice bianco, ma mi faceva tornare al passato, quando mi portavi dal dottor Rossi, non mi piaceva per niente, ma non te l’ho mai detto perché ci potevamo permettere solo lui.
Mamma, qui sono tutti bugiardi, mi hanno ingannata, mi hanno detto che i letti erano comodi, ma invece sono duri e freddi, quasi come il mio, ecco perché venivo sempre a dormire con te sul tuo lettone, la notte tarda.
Mamma, passo il tempo a camminare sulle punte dei piedi sulle travi di legno non rotte del pavimento, come quando giocavamo a “Il pavimento è lava”, e vincevo sempre io perché tu scivolavi sui cuscini, avevo più equilibrio di te, anche se questa cosa non l’hai mai accettata.
Mamma, gli altri parlano dei certi “deportati”. Portati dove? A morire? No mamma, tu non mi avresti mai fatto pensare questo, siamo troppo buone.
Mamma, non voglio essere inconsapevole del mio futuro, voglio sapere cosa fare dopo, sai che odio annoiarmi.
Mamma, non è giusto, non è giusto che non ci vediamo mai. Sei più impegnata ora che quando facevi l’infermiera a Roma. Ci sono così tanti malati, così tante persone che soffrono che non puoi più occuparti di me?
Tranquilla mamma, non mi arrabbierò come avrei sicuramente fatto, so che sacrifichi il tuo tempo per farmi collezionare le figurine degli animali. Me ne compravi sempre un pacchetto quando prendevi il tuo stipendio, perché ora non ci andiamo più?
Mamma, voglio tornare nella nostra casa, voglio tornare a raccogliere le uova dalle nostre galline Cinzia e Monica e rimettergli paura facendole correre da una parte all’altra. Perché qui non ci sono le galline? Ora come le prepari le tue tagliatelle?
Mamma, qui mi fanno lavorare, siamo degli schiavi, mi fanno male i piedi, voglio tornare a casa e sdraiare le gambe sul nostro comodo divano.
Mamma, voglio tornare a casa, voglio tornare nei campi a inseguire lucertole, raccogliere lumache, cercare coccinelle e stare alla luce del sole.
Mamma, qui è buio, non posso correre, non posso cercare e ormai mi è difficile anche respirare.
Mamma, le urla della gente sono sovrastate allo stridio dei freni del treno. Mamma, mi fanno male le orecchie, voglio sentire la tua voce.
Mamma, tra un po' è il 1945, tra un po' compio sei anni.
Mamma, lo so, sono grande ormai, ma è ancora troppo presto per dirti addio.
V.B. 2C Velletrano
a.s. 2023/24
In occasione della Giornata della Memoria abbiamo letto in classe degli estratti dal testo di Liliana Segre intitolato “Scolpitelo nel vostro cuore”.
In questo libro Liliana Segre racconta la sua esperienza di quando fu espulsa da scuola a causa delle leggi razziali che, in quel periodo, vietavano agli ebrei di stare nei luoghi pubblici.
Nel libro l’autrice si sofferma molto sulla sensazione di profonda solitudine provocata in lei dall’indifferenza delle altre persone e su tre componenti della vita per lei fondamentali: l’indifferenza, gli affetti familiari e l’amicizia.
Le frasi che mi hanno colpito di più sono:
“L’indifferenza di chi ti volta la faccia dall’altra parte, di chi non ti saluta più, di chi non si ricorda più di telefonarti. L’indifferenza è complice. È quella che ha fatto dire a milioni di persone in tutt’Europa: «Ma io non lo sapevo! Io non avevo capito!».
Nella più totale solitudine, gli affetti familiari diventavano più importanti.
Gli amici che non ti abbandonano mai quando hai bisogno sono amici con la A maiuscola. Ricordiamo che la parola «Amicizia» ha la stessa radice della parola «Amore».
Ho trovato questo testo veramente molto bello e istruttivo, ci sono parole molto toccanti e profonde. Sarà certamente un bel libro da leggere.
L’insegnamento che ne ho ricavato è di non escludere nessuno e stare tutti insieme senza giudicarsi l’uno con l’altro per caratteristiche diverse che ci possono essere e, soprattutto, non essere mai indifferenti a quello che ci succede intorno.
INDIFFERENZA, FAMIGLIA e AMICIZIA sono le parole che ho scolpito nel mio cuore!
S.F. 2H Velletrano
a.s. 2023/24
Il nostro Istituto Comprensivo Velletri Centro, il giorno 13 febbraio 2024, in occasione del Carnevale, ha organizzato una festa e, come se non bastasse, ci siamo recati al teatro Aurora per assistere a uno spettacolo di magia.
La festa consisteva nel ballare, cantare e fare una sfilata per tutta la scuola, entrando nelle varie classi. In ogni aula sono state realizzate diverse attività organizzate dalle insegnanti.
Il nostro giornalista Exsasso: “In particolare nella mia classe VC, abbiamo realizzato delle maschere personalizzate con cartongesso e delle maschere in carta colorata, il tutto condito da entusiasmo e risate”.
Le nostre giornaliste Melody e Teta Tola: ”Nella nostra classe VB, inizialmente abbiamo addobbato l’aula con stelle filanti, poi ci siamo divertiti molto a giocare, ballare e cantare e alla fine ci siamo scattati delle foto. La mattinata è stata intensa ed emozionante”.
Lo spettacolo di magia, invece, ha catturato molto la nostra attenzione con effetti di ombre e luci strabilianti, disegni realizzati con la sabbia e diverse scene di mimo. Uno spettacolo insolito e ricco di sorprese.
Per le classi quinte è stato l’ultimo Carnevale festeggiato a scuola perché l’anno prossimo andremo alle medie e, proprio per questo motivo, siamo stati contenti di condividere con i nostri compagni un momento di gioia e allegria.
Exsasso VC, Melody VB, Teta Tola VB Marcelli
a.s. 2023/24
Anche quest'anno alla scuola dell'infanzia Via Mura è stato festeggiato l'ultimo giorno di Carnevale…un martedì veramente grasso di risate e divertimento. Tutti i bambini sono venuti in maschera e ad accoglierli c’erano le insegnanti trasformate per l'occasione nei 4 elementi: Acqua, Fuoco, Terra e Aria, il progetto che sta accompagnando i bambini in questo anno scolastico. Tra giochi, balli e stelle filanti abbiamo trascorso una mattinata spensierata.
Plesso Via delle Mura
a.s. 2023/24
Scoprirete una classe...bestiale!!
Su modello dei racconti di Giobbe Covatta, ecco un'interpretazione dei nostri alunni di una classe molto, molto particolare.
Entrare nella nostra classe è peggio che nuotare in un lago ghiacciato, fare un’ immersione negli abissi, arrampicarsi su un rovo di spine e combattere contro un leone, per il semplice fatto che bisogna percorrere tre rampe di scale. Dopo aver percorso tutto il corridoio viviamo il nostro incubo. Entrati nella classe la porta non si chiude e la maniglia rimane sbilenca, la serranda appesa su se stessa e la LIM è impossessata. Nella prima ora ci accoglie, o meglio ci fulmina con lo sguardo, la professoressa Sardilli, anzi attrice, che è pronta a scombussolarci le idee con i suoi sbalzi d’umore. Prima di iniziare la lezione, si spende un quarto d’ora per attendere S. che tira fuori le sue cento paia di forbici, che ancora non si è capito se servono per qualche tentato omicidio o per ritagliare le schede. Arrivata l’ora di ricreazione, V. fa uscire dal suo zaino il suo tavolo da pic-nic, la sua tovaglietta preferita, le tagliatelle della nonna e il dolce di sua zia; arrivata l’ora di pranzo noi la vediamo ancora mangiare. Dopo qualche altra noiosa lezione, arriva il bislungo professore Gasbarri, che ogni volta si presenta con un bernoccolo in testa; e ormai anche il cornicione della nostra porta è andato. Quando arriva il momento delle interrogazioni, E si teletrasporta in bagno o comincia a rovistare nello zaino cadendoci dentro, per evitare un quattro assicurato, soprattutto nell’ora della Speranzini, professoressa che versa sangue e lacrime per impegnarsi a mettere voti bassi; se non sai quanti siano i puntini di sospensione, è meglio ucciderti che aspettare lo faccia lei. Verso le ultime ore, arriva A. che comincia a disegnarsi migliaia di immagini sulle mani, come la migliore tatuatrice di tutta Velletri. In ultima ora, arriva la professoressa Colombo; nei suoi occhi si intravedono già le mille equazioni che ci farà fare per il resto della nostra vita. Quando mancano cinque minuti al suono della campanella e ci immaginiamo davanti a noi un bel piatto di pasta, lei comincia a dettare tanti, tanti, ma molti, molti, ma tanti. molti compiti come se noi non avessimo nulla da fare. Appena suona la campanella, dai nostri zaini escono buffet giganti di torte e dolciumi che ci tiriamo a vicenda fino all’arrivo alla macchina. Quindi si conclude così una nostra solita, ma insolita, giornata scolastica.
V.B, S.S, A.N, L.D.P. 2C Velletrano
a.s. 2023/24
Un viaggio alla scoperta della nostra città...
La classe 1D ha realizzato, mediante lavori di gruppo, una bellissima guida di Velletri intitolata “Passeggiando per Velletri”.
Questa guida contiene molteplici monumenti importanti della nostra meravigliosa e antica città: Piazza Garibaldi, il Monumento ai Caduti, la Torre del Trivio, le statue situate in Piazza del Comune, il Museo Archeologico, la cattedrale di San Clemente e Porta Napoletana.
Vi si trovano anche tanti disegni, realizzati da noi alunni, che rappresentano questi monumenti della città.
La guida è rilegata con tre fili di diverso colore: bianco, rosso e verde per ricordare la bandiera italiana.
Gli alunni della 1D sono molto fieri del loro lavoro grazie al quale hanno scoperto tante belle storie sul passato di Velletri.
A.B. 1D Velletrano
Un sonetto d'amore e di disincanto. Su modello petrarchesco e con un pizzico di struggimento adolescenziale, la nostra alunna di 2C ci racconta una storia finita male, ma che forse ci servirà a crescere.
IL MIO CUORE RAGGIANTE
Il mio cuore è raggiante,
il giorno atteso è arrivato,
sono felice di vedere il mio amato e
sarà tutto così eccitante.
I tuoi occhi per un istante
sembravano avermi guardato,
ma invece era tutto sognato e
mi sono svegliata ed era solo imbarazzante.
Peccato, mi piacevi.
Parevi un adone
e invece non esistevi.
Era tutta un’invenzione,
tu non mi vedevi ed
era frutto della mia immaginazione.
A.C. 2C Velletrano
a.s. 2023/24
La III A ci riscalda con un'ode piena di gratitudine e amore in occasione della festa del papà.
IL MIO PRINCIPE - PAPÀ
Nel mio cuore c'è una persona
che mi aiuta e mi consola,
vive in un castello
molto grande e bello.
È il mio principe - papà
che paura non ne ha.
In questo giorno speciale
preparerò per lui una festa regale:
torte e doni a volontà
all'insegna della felicità.
La sua "manona" tenderà
e di certo la mia non abbandonerà.
Sul suo cavallo arriverà
e un bacino riceverà.
Ti voglio bene, papà!
IIIA Marcelli
a.s. 2023/24
IL MIO....FARAONE
Tu sei il mio faraone caro papà
e questo di certo lo sai già.
La nostra famiglia è il tuo regno
e tu ne sei degno.
Sei forte e bello come la pianta del papiro
che cresce lungo le sponde del Nilo.
Conosci tutti i segreti della vita
e tu col tuo amore me l'hai addolcita.
Mi fai ridere a crepapelle
e con te le giornate sono belle.
Il mio amore "straripa" di felicità
per questo ti dico: buona festa papà!
IIIA Marcelli
a.s. 2023/24
DOPO TANTO ROMANTICISMO, UN PIZZICO DI PEPE ALLE NOSTRE LETTURE CON LA 2H!
Dopo aver lavorato sul genere giallo con la lettura dei testi proposti dalla nostra antologia, abbiamo svolto un’attività di gruppo trasformandoci in scrittori dilettanti di gialli.
Organizzati in gruppi di lavoro, abbiamo collaborato per scrivere un giallo ad enigma e metterlo poi in scena davanti alla classe invitando i compagni a risolvere il caso individuando il colpevole e il movente.
Abbiamo scelto il tema principale (un omicidio in un ristorante, una misteriosa cena con delitto in un hotel, la morte di un ricco signore londinese, il ritrovamento di un cadavere), creato i personaggi, sviluppato la trama nascondendo indizi qua e là e scritto il nostro giallo.
La parte più divertente è stata la rappresentazione del nostro giallo seguita dai tentativi di risoluzione del caso dei nostri compagni.
2H Velletrano
a.s. 2023/24
LA 1C CI MOSTRA IL FRUTTO DEL LABORATORIO DI POESIA SVOLTO IN CLASSE DURANTE L'ORA DI ANTOLOGIA.
SEGUENDO IL MOTTO " ILLUMINA LE PAROLE CHE TI CHIAMANO" I NOSTRI ALUNNI HANNO DATO VITA A NUOVI COMPONIMENTI POETICI UTILIZZANDO SCARTI DI VECCHI LIBRI ORMAI PERDUTI E DIMENTICATI.
1C Velletrano
a.s. 2023/24
Noi della Velletrano abbiamo sempre un'opinione su tutto e troppo poco tempo per esprimere le nostre idee! Dunque abbiamo "vestito" le nostre porte con le nostre proposte, con i cartelloni e i disegni che vogliono gridare al mondo le nostre riflessioni e le nostre proteste.
Noi alunni sogniamo un mondo migliore e stiamo cercando di lavorare attivamente per costruirlo, a cominciare proprio dalle "porte parlanti" del nostro Istituto che, mentre noi studiamo e risolviamo espressioni, comunicano al posto nostro, chiedendo ai passanti un futuro senza violenze, mafie, inquinamento, un futuro ricco di pace e possibilità per i giovani, un mondo in cui tutti avremo la libertà di esprimerci con l'arte.
La Redazione
La verità uccide la mafia.
L'amore non è violenza.
PACE!
Vivere senza paura.
Basta violenza sulle donne!
Dopo aver letto per le vacanze estive "L'autobus del brivido", e dopo aver affrontato in classe il genere dell'Horror, gli alunni e le alunne della 2F dell'"Andrea Velletrano" hanno creato la loro raccolta di racconti dell'orrore, uniti dalla stessa cornice. Ogni racconto è corredato di copertina, ideata e realizzata dagli autori stessi. Cliccate sull'immagine della copertina per sfogliare tutti i racconti, ma ATTENZIONE: non è adatto ai deboli di cuore!
2F Velletrano
a.s. 2023/2024
Con la Professoressa Anna Gioielli abbiamo organizzato un laboratorio didattico sulla cellula animale e vegetale.
Il primo giorno abbiamo cominciato a organizzare il progetto: abbiamo scelto quale cellula realizzare, vegetale o animale, e successivamente abbiamo selezionato i materiali.
Il secondo giorno ognuno ha portato del materiale, poi abbiamo cominciato ad impostare la cellula.
Il terzo giorno ci siamo sporcati le mani e abbiamo iniziato a costruire la cellula con colori, cartone, colla, Das, tempere, plastilina, spugna, polistirolo, pongo e tanto altro.
Il quarto giorno abbiamo creato la base e l’abbiamo colorata e decorata. Alcuni gruppi più veloci hanno iniziato a fare l’interno.
Il quinto giorno i gruppi che avevano già terminato hanno aiutato gli altri a finire e il giorno stesso con la professoressa abbiamo invitato la 1C e abbiamo spiegato ai ragazzi tutte le funzioni della cellula e dei suoi componenti, alla fine della spiegazione si sono complimentati con noi.
G.C., C.D., E.M. 1E Velletrano
a.s. 2023/24
Come lo scorso anno la classe 2C continuato il progetto di realizzazione della cartina geografica artistica, dall'Italia siamo arrivati in Europa. Tutti insieme, collaborando e facendoci aiutare dalla professoressa d’arte Giovanna Tolomeo e il professore di sostegno Emanuele Gasbarri, abbiamo buttato giù delle idee, ma alla fine quella che ci convinceva maggiormente era di ricalcare, tramite un proiettore, le nazioni su un cartellone incollato sulla parete.
Fatto ciò, i professori ci hanno diviso le nazioni (circa 3 o 4 a testa), per poi ricalcarle su un foglio A4 e disegnare la propria bandiera e dipingerla con i rispettivi colori. Successivamente i professori ci hanno
diviso in due gruppi: uno attaccava le nazioni e, una volta attaccate, se non fossero state molto precise si sarebbero colorate le parti imprecise.
Invece, la seconda parte della classe colorava il mare creando così
molte sfumature. Intanto, quando avevamo tempo, cercavamo alla Lim le attrazioni o monumenti famosi delle nazioni, in seguito le copiavamo, coloravamo e, quando tutto era pronto, attaccavamo un pezzo di cartone dietro e poi lo incollavamo sulla nazione al muro, per dare così un effetto 3D. Sui monumenti, la professoressa ci ha chiesto di creare un power point o scrivere su un foglio A4, dove saremmo andati a scrivere tutto ciò che sappiamo sulla capitale e sui monumenti che avevamo disegnato in precedenza. Con diversi cartoncini colorati abbiamo disegnato e ritagliato le lettere che andranno a formare la scritta “Agenzia viaggi me ne vado...in Europa”. Come ultima cosa stiamo aggiornando il nostro sito per collegarci al lavoro svolto l’anno scorso. Siamo molto soddisfatti di come sta venendo il lavoro e non vediamo l’ora di vederlo completato.
I.P. 2C Velletrano
a.s. 2023/24
La 2C della Velletrano impegnata nella lotta all'inquinamento delle multinazionali di fast fashion. Ecco i loro slogan!
I ragazzi e le ragazze sono attratti dalla moda e dai bassi prezzi di alcune catene low cost che permettono di cambiare stile e armadio ogni stagione. Noi della 2C ci siamo interrogati sugli effetti di questo enorme spreco sul Pianeta, sulle persone e sul modo di pensare di noi giovanissimi. Cosa succederà tra cinquat'anni? Come vivranno i nostri figli? La Terra sarà sommersa dai rifiuti, principalmente gonne, giacche e magliette firmate? Abbiamo parlato molto in classe, durante le ore di geografia e di antologia, della sostenibilità , dell' Agenda 2030, dell'inquinamento dovuto ai trasporti, agli scarti aziendali, al turismo, abbiamo visto il film della Pixar "Wall-E".
La dura verità però è questa: oggi una delle maggiori cause di inquinamento mondiale è proprio la convulsa produzione di abbigliamento low cost, che distrugge ecosistemi di intere nazioni, che sottopaga i suoi operai e le sue operaie, che sfrutta il lavoro minorile, che realizza capi con materiale di scarsissimo valore (spesso nocivi per la salute e per la pelle).
Abbiamo quindi consultato dati e visto video divulgativi che ci hanno fatto comprendere tante cose terribili: i bambini di sei anni vengono impiegati nelle fabbriche per produrre le nostre magliette da cinque euro, in passato dei palazzi sono crollati sopra gli operai chiusi a chiave per lavorare più velocemente, lo scarto continuo di questi vestiti crea un inquinamento senza precedenti.
Tutto questo affinché noi possiamo pagare la nostra maglietta soli cinque euro e cambiarla ogni mese con una nuova.
Cosa possiamo fare? Facciamo subito scelte migliori per il nostro futuro, noi della 2C vi diamo alcuni spunti di riflessione con i nostri lavori/slogan fatti in classe durante l'ora di geografia. Tutti insieme possiamo fare qualcosa, dobbiamo.
2C Velletrano
a.s. 2023/24
Il racconto horror svolto in classe da un gruppo di alunni della 2E.
Era il 17 ottobre 1913, io e la mia famiglia ci trasferimmo in una casa isolata nel mezzo della campagna, accanto ad una foresta. Dopo un paio di mesi, al mio ottavo compleanno, i miei genitori mi regalarono una bambola con i capelli rossi, occhi neri e un lungo vestito che le arrivava fino alle scarpe bianche. Dopo un paio di settimane cominciai a sentire degli strani rumori provenienti dalla soffitta, dove si trovava questa bambola. Finché, nel mezzo di una buia notte tempestosa, sentii rumori costanti ed essendo curiosa, andai in soffitta per vedere cosa provocava questi rumori. Quando arrivai in soffitta, trovai questa bambola con un coltello in mano e con uno sguardo rivolto verso di me. Dopo averla vista scappai e andai subito in camera da letto dei miei genitori; dopo averli svegliati gli raccontai tutto però loro non mi credettero e mi dissero di tornare a letto perché era solo un incubo. In seguito a quello che successe quella notte, dopo la scuola, non feci ritorno a casa mia, ma andai a quella di una mia compagna di scuola e dormii con lei. Dopo un paio di giorni tornai a casa perché i miei genitori si erano preoccupati per me, anche se io non volevo fare ritorno per paura di quella bambola. Quella stessa notte sentii dei rumori, però questa volta non provenienti dalla soffitta, ma dallo scantinato. Così mi misi le pantofole e la vestaglia e andai a chiamare i miei genitori per andare a vedere cosa stesse succedendo. Mio padre andò a prendere la chiave per aprire la porta dello scantinato, ma non la trovò. Andammo lo stesso nello scantinato per vedere se la chiave fosse attaccata alla porta. Ma una volta arrivati trovammo la porta socchiusa. Io, mio padre e mia madre entrammo nello scantinato e trovammo questa bambola in piedi, con un coltello molto affilato e con gli occhi rossi. Ci fissò per qualche secondo e subito dopo ci uccise. Adesso...sono il fantasma che infesta questa casa.
A.N., L.P., S.O. 2E Velletrano
a.s. 2023/24
Il lavoro in classe di un'alunna della 2C che, come una vera giornalista, ha indagato la situazione italiana.
In Italia sono avvenuti molti femminicidi, come quello di Giulia Cecchettin o di Giulia Tramontano.
Queste sono solo due dei 600 femminicidi avvenuti negli ultimi quattro anni. Per rendere più chiaro il concetto facciamo un elenco delle donne che oggi vengono ricordate per via delle loro brutali morti: Simonetta Cesaroni venne uccisa da un ignoto killer in un palazzo a Roma; Melania Rea venne uccisa da suo marito con 35 coltellate; Mariella Anastasi fu massacrata con almeno 8 picconate alle testa nel 2016; Elisa Claps venne uccisa con 13 colpi inferti da un'arma da taglio e a punta nel 201; Nicoletta Zomparelli e Reneè sono state uccise a colpi di pistola il 13 febbraio di quest’anno. Tuttavia la gente, ancora oggi, non capisce il significato di questi reati e non pensa alle vite di queste povere donne. Le cause principali di questo fenomeno risiedono nelle profonde disuguaglianze di genere e in una cultura patriarcale che enfatizza costantemente la superiorità maschile. Spero che un giorno tutta questa violenza finisca una volta per tutte, che la gente capisca l’importanza e il valore della donna e che la rispetti. Di tutte le cose che le donne possono fare nel mondo, PARLARE è ancora considerata una minaccia. Una frase che tutte le donne dovrebbero ricordare è: ”Non è amore, è violenza”. Vengono fatte manifestazioni, scioperi, comizi da parte delle donne, ma non vengono ascoltate. Allora parliamo noi, saremo noi le donne di domani, non abbiate paura, ma coraggio, noi dobbiamo farci ascoltare, dobbiamo ribellarci, dobbiamo sperare che il mondo sarà un posto migliore dove le donne avranno potere e parola.
E.S. 2C Velletrano
Il 23 Aprile è stato il giorno in cui noi alunni della classe 1E, insieme alla professoressa Anna Gioielli, abbiamo piantato le talee di camelia, rosmarino e mughetto. Vi chiederete cosa sono le talee. Ve lo spieghiamo subito: le talee sono fatte da una porzione di un ramo con tre gemme. Ma come si piantano le talee? La camelia rosa è stata piantata in un vaso di plastica e, una volta coperta da un barattolo di vetro, è stata innaffiata. Invece, le piante di rosmarino sono state interrate in vasetti più piccoli. Per finire, il mughetto è stato immerso nell'acqua. Quest'ultimo è l'esperimento visivo giusto per poter osservare le radici che crescono.
Noi alunni, dopo aver spiegato, piantato e deposto le piante nel giardino, abbiamo ora l’incarico di curarle con la collaborazione di tutti gli studenti e delle collaboratrici.
È stata davvero un'esperienza formativa e innovativa.
G.C., E.M., L.Q. 1E Velletrano
a.s. 2023/24
I vulcani sono spaccature della crosta terrestre e contengono magma incandescente che risale attraverso le fratture e fuoriesce nel corso delle eruzioni. Il 24 gennaio, la classe 3B ha voluto informarci sui vulcani sottomarini in Italia e sui vulcani più conosciuti nel mondo! Se pensiamo all’Italia viene in mente il Marsili, vulcano sottomarino tra i più estesi d'Europa ed è stato nominato il più pericoloso. Poi, sempre nella penisola italiana, c’è un altro vulcano sottomarino importante come il Palinuro, sulle coste del Cilento, e anche l’Eolo; proprio su quest’ultimo è stata riscontrata una moderata attività idrotermale. Passiamo adesso ai vulcani più catastrofici al mondo: il Monte Fuji. Considerato una delle "Tre montagne sacre" del Paese insieme al monte Tate e al monte Haku, a tal punto che gli shintoisti considerano doveroso almeno un pellegrinaggio sulle sue pendici nella vita.
L'origine del Fuji è strettamente legata all'attività vulcanica. Secondo la tradizione popolare la montagna si formò in seguito a un terremoto avvenuto nel 286 a.C., ma in realtà esso è classificabile come uno strato-vulcano e la sua forma conica regolare e quasi simmetrica è la conseguenza della sovrapposizione di vari strati di lava solidificata e ceneri vulcaniche. Poi c’è il Kilauea, vulcano delle Hawaii, il più esteso dell'omonimo arcipelago. Il suo nome, nella lingua locale, significa "Nuvola di fumo che sale". Poi, finalmente, c’è l’Etna: si trova nella parte orientale della Sicilia ed è alto 3329,6 metri. È il vulcano attivo più alto d’Europa e considerato tra i vulcani più attivi al mondo. Infine come ultimo degli infiniti vulcani, c’è lo Yellowstone. Lo Yellowstone è un vulcano, chiamato anche “Grande caldera”, formato da caldere che nel tempo si sono sovrapposte tra loro. Gli esperti del USGS hanno stimato la grandezza della camera magmatica tra i 40 e gli 80 km e una profondità stimata tra gli 8 e 16 km. L’ultima eruzione risale a 3300 anni fa.
Speriamo di averli allietato e informato con questo approfondimento.
Golden Musician 3B Velletrano
a.s. 2023/24
Un gigante che danza
Quando sono da solo
sbatto la testa al muro,
non mi ascolta mai il mio amico
‘Nessuno’.
Come un naufrago mi sento in mare,
mentre cerco di non affogare.
Penso alle nostre vite,
quelle lunghe salite.
Solitudine, non ci lasci speranza,
dentro di noi sei come un gigante
che danza.
Ridi di noi, non te ne importa niente,
ma io sono consapevole
e mi sento solo
veramente.
Tutti sanno di cosa sei capace
ma non ci stiamo arrendendo,
lasciaci in pace, io lo pretendo.
G.L. 1E Velletrano
a.s. 2023/24
Nonno
Tanto tempo fa quando ero piccolo,
stavo in un prato verde e infinito.
Le api si posavano su ogni margherita
e le farfalle svolazzavano come ballando sui fiori.
Il cielo era azzurro, tipico di una calda giornata d’estate,
il canto delle cicale riempiva l’aria.
Ero felice.
Quel giorno, mentre passeggiavo sul prato,
vedo mio nonno e gli corro incontro
lui una persona speciale, gentile come poche,
era lì che mi sorrideva e io ero felice.
In mano aveva una piccola rondinella caduta dal nido,
all’improvviso si allontana in un bosco fitto e buio
decido di seguirlo, ma il sentiero ripido e pieno di rovi
mi impedisce di raggiungerlo.
I rovi erano alti e fitti
proprio come un muro,
non riuscivo a oltrepassarli,
avevo paura.
Mi svegliai improvvisamente.
Solo dopo capii che nonno doveva salire in alto,
proprio fino in cielo per aiutare a volare la piccola rondinella.
S.N. 1E Velletrano
a.s. 2023/24