Missione SuitSat-1: si è trattato di un esperimento con il quale una vecchia Tuta Spaziale (modello Orlan) ovviamente vuota, chiamata amichevolmente Ivan Ivanovich dai russi e "Mr. Smith" dagli americani (cioè l'equivalente del ns. "Sig. Rossi" usato quando si vuole indicare un nome così generico da rappresentare tutti e nessuno) è stata lanciata fuori dalla Stazione Spaziale Internazionale il 3 febbraio 2006, imbottita di stracci e vecchi vestiti dismessi dagli astronauti, con un trasmettitore radio alloggiato nel casco che inviava i saluti vocali dei team coinvolti e degli studenti di ogni parte del mondo, nelle diverse lingue, insieme ai dati di telemetria (cioè l'esatta posizione nella quale la tuta si è venuta a trovare in ogni momento della sua orbita intorno alla Terra).
Purtroppo ha funzionato solo 2 settimane (l'ultimo segnale confermato dai russi è stato registrato il 18 Febbraio), ma SuitSat-1 ha continuato a trascorrere diversi mesi in orbita silenziosa prima di rientrare nell'atmosfera terrestre e "bruciare" il 7 di Settembre.
Nessun Astronauta è mai morto durante una missione extraveicolare (anche se il nostro Luca Parmitano ha rischiato seriamente di annegarci, nello spazio, all'interno della sua tuta!).