SEVINI

L'Universo

23 gennaio-14 febbraio 2016


L'artista


La prima mostra a inaugurare la Galleria dell'Arengo è stata la personale pittorica di Gianni Sevini dal titolo “L'Universo”, presentata da Vittorio Spampinato, direttore di Ca' La Ghironda. Sevini nel 2012 è stato il primo artista ad esporre per il Ciclo “Arte e Natura” di Ca' La Ghironda ModerArtMuseum), curato dal compianto Prof. Giorgio Celli.


Gianni Sevini vive e dipinge a Castello d'Argile, fra i suoi principali percorsi espositivi, mostre personali presso Istituzioni pubbliche e private, l'Istituto Italiano di Cultura - Vienna, la Pinacoteca Civica di Cento (Fe), Arte Fiera - Bologna, Miarte - Milano; Vicenza Arte; Stern Galerie - Kriens (Svizzera), la Galleria Guelfi di Verona, la Sala Rosa di Budrio (Bo).


Esposizioni

Istituto Italiano di Cultura Vienna;

Pinacoteca Civica – Cento (Ferrara);

Arte Fiera – Bologna;

Miarte – Milano;

Vicenza Arte;

Stern Galerie – Kriens (Svizzera);

Galleria Guelfi – Verona;

Sala Rosa – Budrio (Bologna);

Castello delle Rocche – Finale Emilia (Modena);

Chiesa di San Romano – Ferrara;

Delizia del Verginese – Portomaggiore (Ferrara);

Sala dell’Annunziata – Imola (Bologna);

Galleria Catalonia – Barcellona (Spagna);

Museo Bargellini – Sala Temporanea – Pieve di Cento (Bologna);

Chiesa di S. Apollinaire – San Giovanni in Persiceto (BO)

Modern Art Museum – Zola Predosa (Bologna)

Esposizione presso la nostra galleria “Oltre l’invisibile”.


Dicono di lui


E’ come se nei suoi quadri la natura, gli animali, le piante, i paesaggi scivolassero dolcemente in una distanza singolare, che li rende impalpabili, che li trasfigura sottilmente in un naufragio cromatico che ne mette in forse i contorni. Si direbbe che l’occhio pittorico di Sevini ospiti una componente estatica, che contempla più che osservare, promuovendo l’avvento di una leggiadra favola delle forme. Non a caso ama le api, questo popolo misterioso, che costituisce quasi una metafora dell’artista. Perché l’ape, come ha scritto Montaigne, raccoglie il nettare da tanti fiori, ma, alla fin fine, fa un miele tutto suo.

Giorgio Celli


"Le direzioni, le traiettorie dei suoi segni, le increspature dei pigmenti si muovono in tutte le direzioni e descrivono - afferma l’artista - le deflagrazioni del firmamento, ma esse manifestano la tensione ascensionale della fisiologia delle cellule neuronali del suo animo, dei motivi di paesaggi interiori, di combinazioni di colori dei suoi pensieri che derivano tutti dal desiderio di sconfinare verso l’altrove, dal subcosciente invisibile al cosciente visibile, nel rispecchio di emozioni e cognizioni della totalità dell’esistenza. La sua pittura è ribelle, tipicamente di una artista innovatore che non abbandona mai la sua poetica, volta ad affascinare con amore l’animo del fruitore>>.

Sevini è un pittore che dipinge le api, i funghi, la natura. Ma se questo è vero, sarebbe del tutto fuorviante considerarlo un pittore naturalista, che voglia rispecchiare il mondo e che si compiaccia di metterlo in ordine sulla tela."

Francesco Martani


La sua è, invece, una rivisitazione onirica dell’universo naturale, e dunque, se di naturalismo si tratta, è un naturalismo che nega se stesso, andandosene dritto dritto per la via dei sogni.

Vittorio Spampinato