E' grazie a Anna Maria Luisa, l'ultima Medici, che la Toscana ha potuto conservare fino a oggi l'immenso patrimonio culturale collezionato in oltre quattrocento anni di storia. Nel 1737 stipulò un Patto affinché quel patrimonio fosse utile ai toscani e attrattivo per i Forestieri, dando così anche un impulso decisivo allo sviluppo del turismo culturale nella nostra regione.
Per mezzo di un breve testo e di un'intervista (impossibile?), in questa pagina abbiamo ricostruito la vicenda di questa donna illuminata e della sua intuizione straordinaria.
Anna Maria Luisa de’Medici fu l'ultima rappresentante dell’antica e gloriosa dinastia fiorentina.
Era nata a Firenze nel 1667 e all’età di 23 anni sposò, senza averlo mai visto prima, il principe Johann Wilhelm von der Pfalz-Neuburg di casa Wittelsbach di Sassonia. Nel 1716, rimasta vedova dell’anziano marito, decise di rientrare a Firenze dove iniziò a dedicarsi, come i suoi illustri antenati, al mecenatismo.
Dopo duecento anni di regno mediceo sulla nostra regione, il fratello Gian Gastone, ultimo Granduca di Toscana, morì nel 1737 senza lasciare figli né eredi.
Proprio in quello stesso anno dunque, Anna Maria Luisa de’ Medici si trovò a gestire il delicato passaggio del Granducato di Toscana nelle mani della famiglia imperiale Asburgo-Lorena.
Nella celebre Convenzione, conosciuta anche come “Patto di Famiglia” e stipulata fra le due parti in gioco il 31 ottobre 1737, l’ultima Medici riuscì a ottenere che l’immensa l’eredità “artistica” trasmessa dai suoi avi (dipinti, sculture, biblioteche, ma anche gioielli, reliquie sacre e altri beni preziosi di ogni tipo), nel passaggio alle future famiglie regnanti dovessero rimanere a Firenze o comunque entro i confini del Granducato, e che la raccolta servisse per “ornamento dello Stato, per utilità del pubblico e per attirare la curiosità dei Forestieri”.
Il Patto di Famiglia fu confermato da Anna Maria con il suo testamento del 5 aprile 1739.
Arrivato a Firenze il governo dei Lorena, Anna Maria Luisa de’ Medici si ritira e trascorre i suoi giorni tra Palazzo Pitti e il convento delle Montalve a Castello. Morì a Firenze il 18 febbraio 1743 e da allora è sepolta nelle Cappelle Medicee della Basilica di San Lorenzo accanto ai suoi avi.
Il Patto di Famiglia ha per noi un valore straordinario perché ci consegna l’immagine di una donna illuminata, spinta da un sentimento di profondo amore per la Toscana e per i suoi abitanti. Molti di quei tesori d’arte sono confluiti nei principali musei toscani, primo fra tutti quello degli Uffizi, le cui collezioni, di lì a poco, furono infatti aperte al pubblico.
Per noi studenti dell’Indirizzo Turismo e Comunicazione, quel Patto dimostra anche la lungimiranza della Principessa Anna Maria Luisa sul piano della capacità attrattiva di quelli che oggi chiamiamo beni culturali, prestigiosi e diffusi nella nostra Regione Toscana. Con il suo desiderio di “attirare la curiosità dei Forestieri”, ha dato impulso allo sviluppo del turismo culturale in Toscana.
A cura di
Cecilia Lelli e Vittoria Tacchi (Classe 4B Turismo e Comunicazione - IT Cattaneo San Miniato)
Con la supervisione dei docenti: Damiano Andreini, Elena Marianelli, Mila Nuti
Riferimenti bibliografici:
Stefano Casciu, “Principessa di gran saviezza”. Dal fasto barocco delle corti al Patto di famiglia, a stampa in La Principessa saggia. L’eredità di Anna Maria Luisa de’ Medici Elettrice Palatina (Catalogo di mostra, Firenze, Palazzo Pitti, Galleria Palatina, 22 dicembre 2006-15 aprile 2007), Distribuito in formato digitale da «Storia di Firenze. Il portale per la storia della città» http://www.storiadifirenze.org
Ilde Forgione, L'eredità di Anna Maria Luisa de' Medici per Firenze, video ospitato sul sito ufficiale della Galleria degli Uffizi (https://www.uffizi.it/video/l-eredita-di-anna-maria-luisa-de-medici-per-firenze)
Giaele Monaci, Mezz'ora d'arte - Anna Maria Luisa de’ Medici e il Patto di famiglia, Video a cura di MUS.E Firenze e dei Musei Civici Fiorentini (https://www.youtube.com/watch?v=cSh9sxTSqEg).
Realizzazione a cura di Cecilia Lelli e Vittoria Tacchi, classe 3B Turismo e Comunicazione, IT Cattaneo di San Miniato.