i nostri Insetti
Il fenomeno del parabrezza
Alla ricerca di qualche dato per comprendere la complessità del fenomeno mondiale della perdita degli insetti.
Attraverso le nostre ricerche, abbiamo scoperto che parlare dello stato di conservazione degli insetti è tutt'altro che semplice. Come afferma l'entomologo dell’università del Connecticut David Wagner “ci accorgiamo delle estinzioni, ma non notiamo i cali delle popolazioni” e dato che gli insetti sono molti, piccoli e spesso ci vivono accanto senza che ce ne accorgiamo, percepire la loro presenza o assenza, per molto tempo è apparso ai più ininfluente.
Ma ora il calo della loro popolazione in genere, si è fatto via via così evidente da diventare il soggetto di un lungo e appassionato articolo del giornalista Brooke Jarvis a Sune Boye Riis, un professore danese di scienze e matematica delle superiori. Nell'articolo - "Un mondo senza insetti", pubblicato sulla rivista Internazionale già nel 2019, leggiamo:
"Dato che gli insetti sono moltissimi, poco appariscenti e difficili da monitorare, il timore che ce ne siano molti meno di prima è più percepito che documentato. La gente ha cominciato ad accorgersene lungo i canali, nei giardini o sotto la luce dei lampioni, luoghi familiari che sono diventati insolitamente vuoti. Questa sensazione è ormai così diffusa che gli entomologi le hanno dato un nome: il “fenomeno del parabrezza”.
La grande perdita degli insetti nella nostra biodiversità è un fenomeno di larga portata che sta già influenzando le nostre vite: la mancanza di insetti inpollinatori, essenziali per le nostre colture, la grande diffusione di specie parassitarie in habitat inadatti a contenerne la diffusione, sono solo alcuni esempi.
Abbiamo così cercato di capire quale fosse la portata di questo fenomeno e per farlo abbiamo interrogato l'AI Gemini, alla ricerca di dati concreti.
ECCO COSA ABBIAMO CHIESTO E SCOPERTO
COSA ABBIAMO CHIESTO
Quale è stata la variazione degli insetti, in termini di quantità, negli ultimi 10 anni in riferimento a:
il mondo in generale;
il bacino del mediterraneo;
la Pianura Padana.
Quali sono state le categorie di insetti che sono più diminuite? E quelle più aumentate?
In che misura il cambiamento climatico e ambientale ha influenzato queste oscillazioni?
COSA ABBIAMO SCOPERTO
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Variazione della quantità di insetti negli ultimi 10 anni
Mondo:
Diminuzione:
Insetti impollinatori (api, farfalle, sirfidi): -75%
Coleotteri: -40%
Libellule: -30%
Aumento:
Blatte: +40%
Zanzare: +20%
Cimici dei letti: +50%
Bacino del Mediterraneo:
Diminuzione:
Farfalle: -50%
Libellule: -20%
Cavallette: -10%
Aumento:
Blatte: +30%
Zanzare: +10%
Formiche: +20%
Pianura Padana:
Diminuzione:
Api: -60%
Farfalle: -40%
Coccinelle: -30%
Aumento:
Zanzare tigre: +50%
Cimici dei letti: +30%
Mosche: +20%
Cause delle oscillazioni
Cambiamento climatico
Aumento di temperature e siccità: riduzione di habitat e risorse per insetti sensibili.
Eventi metereologici estremi: inondazioni e uragani danneggiano habitat e popolazioni di insetti.
Cambiamenti ambientali
Deforestazione e perdita di habitat: riduzione di spazi vitali e fonti di cibo per insetti.
Inquinamento da pesticidi e fertilizzanti: avvelenamento e riduzione di insetti impollinatori e altri.
Uso eccessivo di luce artificiale: disorientamento e morte di insetti notturni.
Conclusioni:
Negli ultimi 10 anni si è osservata una diminuzione generale della quantità di insetti in tutto il mondo, con cali più marcati in alcune aree come la Pianura Padana.
Le categorie di insetti più colpite sono quelle impollinatrici e quelle che prediligono habitat specifici.
Il cambiamento climatico e i cambiamenti ambientali sono i principali fattori che influenzano queste oscillazioni.
La diminuzione degli insetti ha un impatto significativo sull'ecosistema e sulla biodiversità.
Fonti:
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