Glossario







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Ambiente

 comprende tutte le entità (viventi e non viventi) e attività che si verificano in modo naturale, al suo interno. Quando il termine si applica alla Terra o ad alcuna delle sue parti, l'ambiente comprende l'interazione di tutte le specie viventi, il clima e le risorse naturali che influenzano il ciclo della vita.

Biodiversità

Il concetto di biodiversità è stato definito nell’art. 2 della Convenzione sulla diversità biologica emanata nell’ambito della famosa Conferenza dell'ONU sull’ambiente e lo sviluppo che si è tenuta a Rio de Janeiro nel 1992, il "Summit della Terra". Il documento pubblicato definisce che per biodiversità, o diversità biologica, si intende "ogni tipo di variabilità tra gli organismi viventi, compresi, tra gli altri, gli ecosistemi terrestri, marini e altri acquatici e i complessi ecologici di cui essi sono parte; essa comprende la diversità entro specie, tra specie e tra ecosistemi".

L’importanza delle api per l’uomo 

di Davide Cardi

Quando si parla di api si pensa immediatamente ad Apis mellifera, ovvero la specie che l’essere umano utilizza da migliaia di anni per la produzione del miele. Questa però, risulta essere solo una tra le tante specie di api presenti. In Italia, infatti, si contano 1178 specie diverse che rappresentano circa il 56% delle specie note in Europa. Questi insetti sono considerati gli impollinatori più performanti, infatti garantiscono la riproduzione di oltre l’80% della flora naturale esistente e permettono la produzione di molte culture agricole essenziali per il sostentamento umano. A livello mondiale l’87% dei principali raccolti necessitano dell’impollinazione animale e la maggior parte di questa viene svolta dagli Apoidei, garantendo all’uomo una grande quantità di servizi tra cui cibo e medicinali. Si stima che l’impollinazione abbia un valore economico a livello mondiale pari a 153 miliardi di euro all’anno. 

Le api selvatiche però ad oggi risultano essere fortemente minacciate da diverse attività antropiche, tra cui l’agricoltura e la zootecnia. Queste portano ad un incremento nell’utilizzo di pesticidi letali o sub-letali per le api, oltre che a una semplificazione del contesto territoriale, come succede nei campi coltivati in monocultura o all’uso di terreni per fornire foraggio, riducendo così l’habitat a disposizione e aumentandone la frammentazione. Inoltre, i campi agricoli vengono costantemente arati e questo risulta essere un problema per i molti apoidei che nidificano nel terreno. Altre cause di perdita e frammentazione degli habitat sono causati dagli incendi sempre più frequenti e dall’urbanizzazione di aree naturali, tutto in un contesto di repentino cambiamento climatico, che porta a una desincronizzazione tra le fioriture e lo sfarfallamento degli insetti impollinatori oltre che alla comparsa sempre più frequente di fenomeni estremi, come siccità e alluvioni che possono ridurre le risorse trofiche, l’habitat a disposizione e distruggere i nidi di questi animali. 

Un’altra grande minaccia è data dalla diffusione di specie di api alloctone invasive che possono competere con quelle autoctone e trasportare patogeni. Un esempio è dato da Megachile sculpturalis, una specie di ape originaria del Giappone che risulta essere presente in Europa dal 2009 e dal 2017 nella Provincia di Ferrara, questa compete per i nidi e le risorse florali con gli altri apoidei, risultando particolarmente aggressiva nei confronti delle api legnaiole. Lo studio delle api selvatiche risulta essere molto complesso e difficoltoso, basti pensare che in Italia per l’87% delle specie non si dispone ancora di informazioni sufficienti per valutarne lo stato di conservazione. Risultano essere solo 151 le specie per cui si hanno abbastanza conoscenze e 34 di queste risultano essere minacciate. 

Ad oggi risulta quindi essere essenziale continuare ad aumentare la ricerca in questo campo al fine di accrescere le conoscenze a disposizione per cercare di salvaguardare un patrimonio di importanza inestimabile per l’uomo. 

Infine, qualche consiglio pratico per aiutare le api selvatiche. Chi ha a disposizione un giardino potrebbe dedicare un’area incolta agli impollinatori dove possono alternarsi diverse specie di fiori locali per svariati mesi dell’anno, garantendo una fonte trofica costante per questi insetti. Per chi non riuscisse sarebbe comunque utile evitare lo sfalcio dell’erba quando nel prato sono presenti fioriture spontanee, in modo tale da lasciarle a disposizione delle api. Infatti, oltre a garantire una risorsa prolungata nel tempo, i profili nutrizionali del polline e del nettare variano notevolmente tra le diverse specie vegetali, è importante quindi che le api possano nutrirsi da diverse fonti per avere un apporto di nutrienti e micronutrienti completo ed essere così sane ed avere capacità maggiori di rispondere ad attacchi da parte di patogen. Si è potuto notare come già solo comportamenti semplici come questi riescano ad aiutare e a mitigare alcuni effetti negativi che l’urbanizzazione può avere sulle api selvatiche.

Cambiamento climatico

Si intende il cambiamento a lungo termine delle temperature e dei modelli meteorologici. Questi cambiamenti possono avvenire in maniera naturale, ad esempio tramite variazioni del ciclo solare. Tuttavia, a partire dal 19° secolo, le attività umane sono state il fattore principale all’origine dei cambiamenti climatici, imputabili essenzialmente alla combustione di combustibili fossili come il carbone, il petrolio e il gas.La combustione di combustibili fossili genera emissioni di gas a effetto serra che agiscono come una coltre avvolta intorno alla Terra, trattenendo il calore del sole e innalzando le temperature.Tra gli esempi di emissioni di gas a effetto serra che provocano i cambiamenti climatici figurano il biossido di carbonio e il metano. Tali emissioni derivano, per esempio, dall’uso della benzina per guidare un’auto o del carbone per riscaldare un edificio. Anche il disboscamento di terreni e foreste può causare il rilascio di biossido di carbonio. Le discariche di rifiuti sono una fonte importante di emissioni di metano. L’energia, l’industria, i trasporti, l’edilizia, l’agricoltura e l’uso del suolo sono tra i principali responsabili delle emissioni.

Ecosistema

L'insieme degli organismi viventi (fattori biotici ) e della materia non vivente ( fattori abiotici ) che interagiscono in un determinato ambiente costituendo un sistema autosufficiente e in equilibrio dinamico (lago, stagno, savana, ecc.). Il termine biodiversità (traduzione dall’inglese biodiversity, a sua volta abbreviazione di biological diversity) è stato coniato nel 1988 dall'entomologo americano Edward O. Wilson.

Entomologia

Ramo delle scienze biologiche che si occupa dello studio degl’insetti, sia in sé, per la classificazione e per lo studio della loro anatomia, della loro vita, delle loro abitudini, sia in rapporto all’utilità o al danno che le varie specie possono recare all’uomo, agli animali, all’agricoltura. 

Insetto

Chiamati anche etomi, sono una classe di animali appartenenti al grande phylum degli Arthropoda. Questa classe rappresenta il più grande tra i raggruppamenti di animali che popolano la Terra, annoverando oltre un milione di specie, pari ai cinque sesti dell'intero regno animale.Si ritiene che siano tra i più antichi colonizzatori della terra, in quanto fossili di insetti rinvenuti risalgono al Devoniano. L'eterogeneità nella morfologia, nell'anatomia, nella biologia e nell'etologia ha conferito agli insetti, da oltre 300 milioni di anni, un ruolo di primo piano nella colonizzazione della Terra, in qualsiasi ambiente in cui vi sia sostanza organica, con manifestazioni di una notevole capacità di competizione.

Obiettivo 15 dell’Agenda 2030

Assemblea Generale dell’ONU, 2015 > mira a proteggere e ripristinare gli ecosistemi terrestri: utilizzare in modo sostenibile le foreste, fermare la desertificazione e il degrado del territorio, salvaguardare la biodiversità. Un complesso legame unisce in un delicato equilibrio tutte le componenti biotiche e abiotiche di un territorio. Un ecosistema è tanto più ricco quanto più è ricca e sana la varietà di specie che lo compongono. Per questo sono importanti i tre elementi presi in considerazione da questo Goal: foreste, territorio, biodiversità. Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità. Sottoscritta il 25 settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri delle Nazioni Unite, e approvata dall’Assemblea Generale dell’ONU, l’Agenda è costituita da 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile inquadrati all’interno di un programma d’azione più vasto costituito da 169 target o traguardi, ad essi associati, da raggiungere in ambito ambientale, economico, sociale e istituzionale entro il 2030. Questo programma non risolve tutti i problemi ma rappresenta una buona base comune da cui partire per costruire un mondo diverso e dare a tutti la possibilità di vivere in un mondo sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale, economico.

Stato di conservazione

Lo stato di conservazione d'una specie è un indicatore della probabilità che quella specie continui a sopravvivere. Molti fattori sono tenuti in conto quando si valuta lo stato di conservazione di una specie: non solo il numero degli esemplari, ma l'aumento o la diminuzione generale col tempo della popolazione, il successo della riproduzione in cattività, le minacce conosciute e così via. L'elenco degli stati di conservazione più noto del mondo è la lista rossa dell'IUCN, sebbene esistano anche altre liste. Wikipedia

UNESCO

Dall’ inglese United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization, ovvero L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione la Scienza e la Cultura, è un'agenzia specializzata delle Nazioni Unite creata con lo scopo di promuovere la pace e la comprensione tra le nazioni con l'istruzione, la scienza, la cultura, l'educazione e l'informazione per promuovere "il rispetto universale per la giustizia, per lo stato di diritto e per i diritti umani e le libertà fondamentali" quali sono definite e affermate dalla Dichiarazione universale dei diritti umani.Fondata durante la Conferenza dei Ministri Alleati dell'Educazione (CAME), la sua Costituzione è stata firmata il 16 novembre 1945 ed entrata in vigore il 4 novembre 1946, dopo la ratifica da parte di venti Stati.

Foto in copertina di Håkon Grimstad su Unsplash