La sua storia

A partire dall’anno Mille lo Stato di Milano iniziò a costruire opere importanti per irrigare i campi, per soddisfare il bisogno di acqua della città e in seguito per trasportare merci e persone.

Cinque Navigli collegavano Milano a Pavia, al Lago di Como, alla Svizzera e al mare Adriatico attraverso il fiume Po.

Il Naviglio Grande venne costruito sulla sponda sinistra del fiume Ticino a partire dal 1177; si chiamava Navigiun de Gazanum o Ticinello ed arrivava ad Abbiategrasso.

Quest’opera richiese un cantiere stabile e diede così origine al borgo di Boffalora.

In seguito lo scavo venne prolungato fino a Milano e la città fu così collegata al Lago Maggiore.

Il percorso fu reso navigabile nel 1272.

Il Naviglio ha avuto un ruolo fondamentale nella costruzione del Duomo di Milano che iniziò nel 1386, perché sulle sue acque navigavano le barche che trasportavano il marmo proveniente dalle cave di Candoglia.

Queste barche attraversavano un tratto del Lago Maggiore, percorrevano il fiume Ticino, da Sesto Calende a Tornavento, e poi il Naviglio fino a raggiungere la Darsena, il porto di Milano.

AUF

Trasportare le merci lungo le acque del Naviglio aveva un costo, ma Ludovico il Moro, signore di Milano, concesse alle barche, che trasportavano il marmo per costruire il Duomo, di navigare gratuitamente. Queste barche avevano la scritta AD USUM FABRICAE, da qui deriva l’espressione AUF, per indicare una merce gratuita.

Luoghi incantati lungo il Naviglio

Nel 1700 alcuni nobili e ricchissimi personaggi milanesi amavano concedersi piccole vacanze nelle loro residenze estive, costruite presso i Navigli che a quel tempo erano una importante via di comunicazione tra le città.

In molti casi queste ville diventarono vere e proprie residenze.

Alcune di esse sono visitabili.

Ricordiamo a Boffalora Villa Giulini

A Robecco Villa Gromo

Villa Gaia

e Palazzo Archinto

A Cassinetta di Lugagnano, Villa Negri

A Castelletto di Cuggiono, Villa Clerici

Carta d’identità del Naviglio Grande

Anno di nascita: 1177

Navigabile dal: 1272

Lunghezza: 49,9 km

Profondità massima: 3,80 m

Inizio: Tornavento (Lonate Pozzolo)

Termine: Darsena Milano

Il Naviglio Grande è un canale navigabile, che nasce prendendo acqua dal Ticino nei pressi della frazione di Lonate Pozzolo denominata Tornavento, 23 km a sud di Sesto Calende.

Scorrendo parallelamente al Ticino, procede in direzione sud-est fino ad Abbiategrasso, dove piega verso est lasciando alla sua destra il Naviglio di Bereguardo e finisce nella Darsena di Porta Ticinese a Milano.

Il Naviglio Grande fu realizzato grazie alla semplice pendenza del terreno.

Nel secolo seguente venne ampliato per facilitarne la navigazione, tanto che è il più antico canale navigabile d’Europa e dal 1272 collega Milano con il Lago Maggiore fino alla Svizzera.

La navigazione

Verso Milano avveniva in favore di corrente; nelle acque della Darsena milanese venivano scaricate le merci trasportate e caricate altre merci che da Milano dovevano raggiungere la Svizzera.

In alcuni tratti la corrente è molto forte; infatti, da dove nasce il Naviglio Grande a dove arriva in Darsena, ci sono circa 30 metri di dislivello .

Come fa una barca a navigare in salita?

Intorno al 1430 a Milano venne messo a punto il sistema delle conche, in seguito studiato e perfezionato anche da Leonardo da Vinci.

Attraverso due aperture viene fatta entrare l’acqua. Nella conca l’acqua sale portando la barca al livello del corso superiore del canale.

A questo punto una porta si apre permettendo alla barca di proseguire la navigazione.

La barca, che giunge vicino a un gradino, viene fatta entrare in un bacino ( la conca) limitato da due robuste porte.

Quando l’imbarcazione deve scendere si compie l’operazione inversa.

Si ottiene così un sistema di conche che trasforma il tratto di canale in una sorta di ascensore idraulico, in cui le imbarcazioni superano le pendenze con una certa facilità.

La conca di Viarenna a Milano, situata vicino all'attuale via Conca del Naviglio, è la più antica che si conosca e venne costruita intorno al 1439.

Con la messa in funzione delle ultime conche inaugurate, si rendono navigabili 50 chilometri di Naviglio Grande, da Nosate alla Darsena di Milano; un passo in avanti nella realizzazione di un sogno:

collegare Locarno, in Svizzera, con Venezia.

Le attività economiche

Il Naviglio Grande fu costruito per irrigare i campi e ancora oggi è indispensabile per lo sviluppo dell’agricoltura. In via Dante 35/a si trova una tra le più antiche bocche aperte sul Naviglio Grande (Roggia Cornice)

che permette l’estrazione di acqua necessaria all’irrigazione degli estesi prati della valle.

In seguito, quando fu reso navigabile, il Naviglio Grande venne utilizzato per il commercio delle merci provenienti dalla Svizzera come bestiame, formaggi, fieno, legname, carbone, sabbia, marmi, graniti, materiale per l’edilizia, oltre ai pesci del Lago Maggiore.

Da Milano, invece, partivano verso il Lago e la Svizzera sale, grano, vino, tessuti, stoviglie, letame, cenere per il concime e addirittura armature e armi.

Il Naviglio portò nuove fonti di lavoro e di commercio agli abitanti dei villaggi che sorgevano sulle sue sponde, i quali si dedicavano alla cura delle barche e dei porti.

Quando si navigava verso Milano veniva sfruttata la forza della corrente, mentre al ritorno la barca veniva trainata dai cavalli e, con l'avvento del motore a scoppio, dai trattori.

Lungo il percorso del Naviglio, oltre ai porti importanti, vi erano anche delle locande ed osterie, dove i viaggiatori potevano sostare per rifocillarsi e riposarsi. A Boffalora ce n'erano due: l'Osteria Grande o di S. Antonio e l'Osteria Piccola conosciuta come "Croce Bianca".

Successivamente vennero costruiti dei laboratori come la filanda

la cartiera e il mulino

Questi laboratori sfruttavano la forza dell’acqua per azionare le macchine necessarie per la produzione dei filati, della carta e per macinare le granaglie.

In via XXV Aprile al numero 15 si trova un antico mulino che conserva ancora le sue principali caratteristiche.