Il Barchett di Boffalora

Anche il trasporto passeggeri ebbe grande importanza sul Naviglio Grande. Cominciarono alcune barche locali a trasportare passeggeri da un paese all´altro, specialmente nei giorni di mercato e di feste, ma l’imbarcazione più conosciuta è IL BARCHETT

Si tratta di un’antica barca-corriera del 1645 a forma di arca, che faceva servizio postale fino a Milano.

Trasportava di tutto: donne che andavano a Milano ad allattare e a far le balie, contadini che andavano a vendere i loro prodotti riposti in cesti di vimini, mentre reggevano per le zampe polli e tacchini, commercianti di bovini e maiali…

Partivano da Boffalora e fermavano a Robecco e ad Abbiategrasso, poi proseguivano fino a Milano.

Il viaggio durava sei/sette ore .

Il costo del viaggio, secondo un tariffario del 1823, era di 43 centesimi per i passeggeri (circa un quarto di salario di un operaio del tempo) e di 5 per le merci.

Gli orari erano piuttosto approssimativi: il barchett arrivava alle 8 del mattino e partiva "ad un'ora pomeridiana"; per non rischiare di rimanere a terra i passeggeri si trovavano sul posto diverse ore prima.

Questo servizio funzionò fino al 1913.

All’andata l’imbarcazione si lasciava trasportare dalla corrente.

Al ritorno invece, per risalire il canale, si faceva trainare da un cavallo che era stato caricato a bordo all’inizio del viaggio.

Quando era ora della partenza il capitano dava il via gridando: “El vaaaa…! El barchett el vaaa…!

C’erano anche dei personaggi tipici, come: quel de la baslètta, il bigliettaio che passava con un cestello fondo, la basla, dove i passeggeri versavano il prezzo della corsa; quell de la riffa che chiedeva el sesin, per partecipare ad una lotteria. In premio c’erano certi dolci coperti di zucchero umidiccio, ottimo per acchiappamosche. Per intrattenere i passeggeri entrava in scena el torototèla, il cantastorie che, con uno strano strumento al collo formato da una zucca svuotata e da un’assicella con uno spago, allietava i passeggeri raccontando le sue avventure o alcune filastrocche popolari.

Nel 2013 l'Associazione Storica "La Piarda" di Boffalora, in occasione del centenario dell'ultimo viaggio, ha ricostruito un nuovo barchetto sul modello di quello esistente nel 1840, per tener viva la memoria e permettere alle giovani generazioni di riscoprire questo capitolo di storia locale.

Questo nuovo barchètt è il protagonista di molte rievocazioni storiche e manifestazioni religiose.

BARBARICCIA e SCIURA LENA

Sono due figure immaginarie, protagoniste di una canzone sul Barchett di Boffalora.

Nel secondo dopoguerra i Boffaloresi rievocavano i viaggi sul Naviglio recandosi alla Fiera Campionaria di Milano con un barcone che si ispirava all’antico Barchett.

Questa iniziativa colpì i Milanesi, tanto che alcuni autori dedicarono una canzone al nostro Barchett.

Così ci siamo immaginati i due personaggi: