Olanda e Germania 2010

La Danimarca, visitata lo scorso anno, ha confermato tutte le nostre aspettative riguardo il nord Europa e quest'anno decidiamo di tornarci. Per individuare la meta sono sufficienti poche immagini ed un paio di impressioni da parte di altri equipaggi: si va in Olanda e si visita un po di Germania...

Un bellissimo viaggio, organizzato grazie alle esperienze di precedenti diari di bordo ed alle informazioni preventivamente raccolte, riuscito perfettamente grazie alla "semplicità" che tale nazione offre ed alle condizioni meteo, incredibilmente favorevoli.

In fondo alla pagina trovi lo slideshow con le immagini del viaggio...

Domenica 27 Giugno

Sono le 8,30 circa quando, caricato il mezzo (ma non troppo poiché attraverseremo la Svizzera), lasciamo Torino in direzione Paesi bassi! In realtà la meta di oggi è Friburgo (D) poiché abitualmente non percorriamo più di 5/600 km al giorno, a meno che non sia strettamente necessario. Ed in questo caso non lo è affatto poiché la Germania è indubbiamente una nazione che offre innumerevoli località che sarebbe un vero peccato non visitare anzi, è quasi un delitto passarci e non sostarvi più giorni… La Foresta Nera è sicuramente una di queste località e Friburgo ne rappresenta il punto di partenza ideale: città che raggiungiamo nel pomeriggio e, parcheggiato il mezzo nell'ottima area sosta, visitiamo il bellissimo centro città tra i festeggiamenti dei tifosi della Germania.

Lunedì 28 Giugno

Dopo una notte tranquilla e le operazioni di rito prima della partenza, affrontiamo i pochi km che ci separano dal lago Titisee, una vera perla tra queste belle montagne. Dopo pranzo ci rechiamo alle cascate di Triberg e poi al museo di Gutach. Osserviamo quindi il più grande orologio a cucù del mondo e ci mettiamo in marcia, direzione nord. Raggiungiamo Karlshue e ci fermiamo per cena sulle rive del Reno dove un bellissimo tramonto ci regala un panorama davvero particolare. La sosta mi fornisce l'energia necessaria per macinare ancora un po’ di km e viaggiamo fino a mezzanotte circa: ci fermiamo in un autogrill leggermente defilato rispetto all'autostrada e ciò consente un sonno tranquillo per l'intera notte.

Martedì 29 Giugno

Nuovamente in viaggio, verso le 12.00 attraversiamo quello che era il confine di stato: siamo in Olanda ed il contachilometri segna 99215, ovvero 1126 km da casa… Sosta pranzo e quindi i restanti km alla destinazione che raggiungiamo verso le 17.00: siamo al Camping Droom park di Hooge Veluwe.

Mercoledì 30 Giugno

Lasciamo il campeggio e di fronte abbiamo il parcheggio e l'ingresso del parco: di qui in poi saranno le bici protagoniste e percorriamo i 12km che ci separano dal centro del parco stesso, pedalando tra boschi, prati, steppe e distese di sabbia, sempre su percorsi ciclabili in condizioni impeccabili. Il tempo ci è favorevole e percorrere gli stessi km al ritorno risulta più semplice del previsto. Ripreso il mezzo ci dirigiamo a Kampen, una città molto bella che però ci offre poco a causa della repentina chiusura dei negozi (come in Danimarca, qui chiude tutto molto presto…). Raggiungiamo quindi Giethoorn e facilmente troviamo la bella area sosta presso la marina: ci sorprende constatare che siamo 13 mt. sotto il livello del mare. Situazione, questa, che sarà costante per quasi tutto il soggiorno nei "paesi bassi", appunto! Di fronte a noi il porticciolo con le barche ormeggiate e tanta quiete. Esattamente ciò che ci aspettavamo di trovare…

Giovedì 1 Luglio

Dopo colazione raggiungiamo il famoso paesino caratterizzato dai canali navigabili: viene definita la Venezia del nord ed è sufficiente qualche istante per capire il motivo di tale paragone (benché il fascino dell'originale non ha eguali). Mediante una delle tante imbarcazioni a noleggio, effettuiamo un giretto di un'ora lungo quelle che sono le uniche strade di questo piccolo centro ed anche in questo caso apprezziamo la tranquillità del luogo complice la scarsa affluenza di turisti. Solo dopo pranzo decidiamo di spostarci ancora verso nord: una breve tappa a Hindeloopen e nel pomeriggio ci imbarchiamo per l'isola di Texel, naturalmente dopo aver percorso in tutta la sua lunghezza la grande diga Afsluitdijk. Un vero gioiello di ingegneria, ideato e realizzato per strappare al mare la possibilità di rendere abitabili e particolarmente fertili distese enormi di terreno altrimenti inondate dal mare stesso. L'unico neo della giornata è l'avaria al motore del mezzo che, pur non impedendoci di proseguire, ci costringerà nei giorni successivi a rivolgerci ad un'officina per risolvere il problema… Verso le 18,00 lasciamo la terra ferma ed in pochi minuti raggiungiamo l'isola ma gireremo un po’ per trovare la sistemazione idonea: un paio di camping sono chiusi (sono le 19,00 circa) ed un altro ci ospiterebbe per la modestissima cifra di 52 euro a notte! Decisamente troppo secondo noi e così proseguiamo verso la parte più a nord dell'isola. Troviamo quindi, assolutamente per caso, il Minicamping Hoeve-axel che ci ospiterà per le prossime due notti: una fattoria, una decina di caravan, servizi igienici di ottimo livello, la corrente e la possibilità di effettuare CS, il tutto gestito a livello familiare e con estrema cortesia per la ragionevolissima somma di 15 euro a notte! Prima della partenza avevamo letto di questi minicamping ma sino ad ora non ne avevamo incontrati: secondo noi la soluzione ideale, ottima alternativa alle AA. Come previsto la notte trascorre nel silenzio più assoluto, non prima di averci regalato uno tra i più bei tramonti visti durante il viaggio…

Venerdì 2 Luglio

Oggi sarà ancora la bici protagonista assoluta: raggiungiamo il faro di Vuurtoren e l'immensa spiaggia subito di fronte. Poi verso De Cocksdorp e quindi a sud fino al centro abitato più grande dell'isola, Den Burg. Davvero bello ed animato il centro, con tanti negozi ed un clima festoso dovuto all'imminente partita della nazionale Olandese. Per altro la giornata, particolarmente calda (per fortuna ventilata) e con cielo completamente sgombro da nuvole, ci offre panorami unici! E' tardo pomeriggio quando rientriamo al campeggio: abbiamo percorso circa 30 km che, per un bimbo di 7 anni (con la sua biciclettina) sono tutt'altro che un "giretto", ma la soddisfazione per la bella giornata trascorsa (ed una mega-doccia) ripaga delle energie spese! D'ora in poi conserveremo, oltre al ricordo della passeggiata, la classica abbronzatura "da ciclista"… L'ennesimo tramonto prima della notte che, per la prima ed unica volta, sarà caratterizzata da un temporale decisamente intenso che ci toglierà buona parte del sonno ma, se proprio dev'essere, meglio di notte che di giorno.

Sabato 3 Luglio

La mattina si presenta fresca con nuvole pesanti ma dureranno giusto un paio d'ore per lasciare nuovamente il posto al sereno. Rientriamo quindi sulla terra ferma e, in direzione Amsterdam, decidiamo di far intervenire l'ANWB (ACI locale al quale sono provvidenzialmente associato da sempre) che ci indirizza presso una vicina officina lungo il nostro tragitto. Perdiamo un paio d'ore circa ma essendo sabato non è possibile reperire i pezzi di ricambio: decidiamo quindi di proseguire la vacanza concordando l'intervento il martedì seguente. Raggiungiamo quindi Volendam e ci sistemiamo presso l'area sosta alla marina: ancora una volta una bella struttura in posizione strategica, inserita in un contesto di assoluta tranquillità e pulizia generale. Dopo cena visitiamo il porticciolo e rimaniamo incantati dal centro e dalla bellezza dei tanti locali presenti.

Domenica 4 Luglio

Sveglia di buon ora e con il bus 118 (va bene anche il 116 che fa lo stesso tragitto) con fermata davanti al complesso dove si trova l'AA raggiungiamo, in circa 20 min, la stazione centrale di Amsterdam: il biglietto costa 7,50 A/R e la frequenza dei bus è ogni mezz'ora circa (dalle 6 alle 24, almeno per il 118): inutile dire quanto siano efficienti e confortevoli i mezzi di trasporto nel nord Europa… Subito di fronte alla stazione individuiamo l'ufficio informazioni turistiche ed acquistiamo i biglietti per il tour in battello (CANALBUS: 4 linee differenti con possibilità di discesa e salita su ciascuna di esse nell'arco di 24h dall'emissione del biglietto) e l'ingresso al museo Van Gogh. Cominciamo la visita della città entrando al Nemo (secondo noi imperdibile se si viaggia con bimbi al seguito) e quindi il resto della città alternando battello a passeggiate tra le animate vie del centro. Il museo Van Gogh prima ed il red light district dopo: forse i due estremi della città che, sempre secondo noi, meritano di essere visti per la loro unicità… Rientriamo al camper verso le 20,30: stanchi, affamati ma ancora una volta soddisfatti per le cose viste e le esperienze vissute (bé, forse per Daniele prevalgono i primi due punti, ma avendo 7 anni…).

Lunedì 5 Luglio

Analogamente alla giornata di ieri, raggiungiamo Amsterdam: partiamo verso le 8,00 e notiamo la differenza di traffico tra la giornata festiva ed il lunedì. Questo non ci impedisce però di raggiungere poco dopo le 9.00 (come da nostra intenzione) la casa-museo di Anna Frank: ci era stato infatti consigliato di presentarci all'apertura per evitare le lunghe code. Siamo più o meno il numero 50 ma la coda si smaltisce in fretta ed entro una mezz'oretta siamo dentro e questa rappresenta un'ulteriore tappa da non perdere. Non è facile spiegare ad un bimbo gli orrori della guerra ma ahimè fa parte della nostra storia: naturalmente lo si fa in modo "leggero", con i termini più adatti, ed ancora una volta mi meraviglio nel constatare come spesso sottovalutiamo la loro capacità di sdrammatizzare anche le cose più tristi senza per altro banalizzare in alcun modo quanto appreso. Una visita che tocca il cuore di chiunque ed il silenzio all'interno ne è testimonianza. Non importa la nazionalità dei tanti turisti presenti: basta incrociare lo sguardo per condividere lo stesso sentimento di orrore e dispiacere! Una passeggiata all'aria aperta è quello che serve e verso le 14.00 siamo al camper: nuovamente in sella alle nostre bici, raggiungiamo la vicina Edam dove il mercoledì si tiene il mercato del formaggio. Essendo oggi lunedì ci accontentiamo però di visitare il paesino, le piccole piazze e la bottega principale dove comunque acquistiamo le classiche forme di formaggio dai vivaci colori.

Martedì 6 Luglio

Operazioni di rito (CS) e lasciamo la bella Volendam alla volta di Zaanse Schans, subito sopra Amsterdam, dove visitiamo i mulini perfettamente conservati ed in funzione: osserviamo le grosse macine che, mosse dai meccanismi collegati alle pale, macinano semi dai quali si ottiene olio… Dal punto di vista meteorologico, ancora una volta, la giornata è perfetta: sole, caldo secco e ventilato, ed in cielo grosse nuvole bianche, panorama ideale per le foto di rito. Dopo pranzo la necessaria deviazione per tornare dal meccanico (circa 30 km percorsi in direzione nord) che dopo un paio d'ore di lavoro (ed il pagamento di c.ca 600 euro) ci rimette nuovamente in marcia col motore finalmente funzionante! Ne approfittiamo per visitare la vicinissima Medemblik, vivace centro sullo Ijsselmeer (mare interno) caratterizzato, come sempre, da ponti che si aprono di continuo per permettere il passaggio alle moltissime imbarcazioni. Una veloce merenda e ci dirigiamo nuovamente a sud verso Aalsmer: giunti nei pressi di Bloemenveiling (dove si trova il Flora Holland) troviamo per puro caso il campeggio che ci ospiterà per la prossima notte. Si tratta del Camping Amsterdamse Bos: molto bello e capiente ci consente un po’ di meritato relax, tranne per il fatto che, essendo praticamente a ridosso di Schiphol (uno degli hub più trafficati d'Europa) il rumore degli aerei ci accompagna fino a sera inoltrata.

Mercoledì 7 Luglio

Alle 8.00 saldiamo il conto del campeggio e ci dirigiamo al vicinissimo mercato dei fiori, il Flora Holland appunto: si tratta di una struttura a dir poco enorme (600.000 mq) dove tutti i giorni viene effettuata l'asta di fiori più grande al mondo! Un percorso guidato, all'interno del capannone principale, permette di vedere dall'alto l'innumerevole numero di carrelli che trasportano fiori di ogni specie, forma e colore, in un brulicare apparentemente caotico di carrelli, bici, persone… Dietro ad alcune vetrate osserviamo anche le sale dove moltissimi compratori acquistano partite di fiori che andranno in chissà quale parte del mondo: destinazione che raggiungeranno, normalmente, entro 24h dalla raccolta del fiore (avvenuta il giorno prima verso le 17.00). Ci sono le indicazioni per il parcheggio turistico che conducono lungo una rampa e ad una zona con limiti di altezza: è però possibile parcheggiare sulla sinistra della rampa stessa dove stazionano i bus turistici (N52°15.545 E4°47.263). Bisogna tener presente che la visita è possibile solo tra le 7.00 e le 11.00 ed ovviamente quanto prima si arriva, maggiore sarà il movimento a cui si assiste. Una visita, secondo noi, da non perdere assolutamente! Ci spostiamo quindi ancora a sud verso Kinderdijk (sulla dx di Rotterdam) dove si trova il più grosso agglomerato di mulini (19) e, dopo pranzo ci avventuriamo, questa volta a piedi, lungo il percorso per la visita. Purtroppo le due mezze giornate perse per risolvere l'inconveniente al motore ci costringono a modificare il programma iniziale e ci rendiamo conto che conviene cominciare il percorso di rientro. Decidiamo quindi di fare qualche km già nel pomeriggio dirigendoci su Bruxelles. Arriviamo verso le 17.30 ed il primo impatto non è piacevole: un traffico a dir poco caotico ci costringe a diverse code e comunque, non avendo idea di dove e come sostare, giriamo "a vuoto" per un po’. Pensiamo quindi di andar via ma, su cortese indicazione di un poliziotto (avvicinatosi per informarci che non potevamo sostare dove ci eravamo temporaneamente fermati raggiungiamo il parcheggio di fronte al palazzo reale e lì finalmente ci sistemiamo per altro senza pagare nulla (gratis dopo le 18.00). Subito sotto di noi comincia il centro storico davvero molto bello: palazzi di rara bellezza e moltissima gente. Ci rendiamo subito conto che sarebbe stato un vero peccato perdersi tutto questo! Per cena ci concediamo un'accettabile, ma non proprio economica, pizza… Ma va bene, del resto siamo in vacanza! Verso le 21.00 raggiungiamo il campeggio R.3.C.B.: in località a dir poco introvabile e se non fosse stato per il gps (del quale lo confesso, ho comunque dubitato) non ci saremmo mai arrivati. Un piccolo campeggio spartano ma pulito e dotato di tutto il necessario, quiete assoluta compresa. Assistiamo quindi alla sconfitta della Germania, ad opera della Spagna, e poi tutti a nanna: domani abbiamo un bel po’ di strada da fare.

Giovedì 8 Luglio

Ci svegliamo con tutta calma e dopo una bella colazione ci rimettiamo in marcia: oggi sarà giornata di trasferimento (tra l'altro molto calda). Verifichiamo subito, come letto prima della partenza, quanto le strade in Belgio siano in pessime condizioni, forse addirittura peggiori dell'Italia! Optiamo per il Lussemburgo, poi la Francia e quindi nuovamente la Germania. Raggiungiamo Europa Park a Rust, verso le 20.00. Per la prima volta dalla partenza il caldo (del quale avevamo sentito dire essere scoppiato in Italia) diventa insopportabile e, d'ora in poi, avremo mediamente una temperatura tra i 35 ed i 40 gradi nella cellula. Riflettiamo però come sia stato singolare, in una sola giornata, aver fatto colazione in Belgio, pranzo in Lussemburgo, merenda in Francia e cena in Germania: un evento particolare che certamente Daniele potrà condividere con i suoi compagni di scuola… Il campeggio del parco divertimenti è particolarmente accogliente, in perfetto stile western, offre servizi igienici degni di un hotel, allaccio elettrico e possibilità di CS. Risulta pieno indicativamente per un quarto della sua capacità complessiva ed immaginiamo che in altri periodi farsi la doccia richieda un bel po’ di pazienza… Fortunatamente con il buio la temperatura scende e ciò consente un sonno accettabile, saltuariamente disturbato da persone che dimenticano la regola "base" per la comune convivenza, ovvero il silenzio assoluto (o quasi) nel rispetto dei vicini.

Venerdì 9 Luglio

Alle 9.00 siamo all'ingresso del parco e passiamo l'intera giornata (senza sosta fino alle 18.00!) tra divertimenti di ogni tipo, spostandoci tra le diverse nazioni che compongono appunto l'Europa Park: inutile sottolineare quanto divertimento ci sia per i piccoli ma anche per i grandi… Passeremo la seconda notte nel camping del parco ma sin da prima di cena notiamo come si stia riempiendo per il giorno successivo che, essendo sabato, vedrà sicuramente un maggior afflusso di persone. Sonno più o meno tranquillo per le stesse motivazioni della notte precedente, con l'aggravante che fa un po’ più caldo!

Sabato 10 Luglio

Sveglia con tutta calma, colazione (con cartoni animati alla tv) e poi affrontiamo, sotto un sole cocente, i quasi 600 km che ci separano da casa. Troveremo code e rallentamenti un po’ ovunque, sosteremo per il pranzo e verso le 19.00 parcheggiamo sotto casa dove, come da tradizione, ragioniamo su quale potrebbe essere la meta del prossimo anno, naturalmente da raggiungere sempre in camper!

Considerazioni finali:

L'Olanda è una bella nazione assolutamente da visitare che colpisce nelle sue molteplici contraddizioni: anzi sono forse queste che la rendono unica. La confusione della capitale, con il suo "spirito libero" ormai radicato nel tempo che fa da contraltare alla quiete più assoluta della campagna continuamente intervallata da canali e barchette un po’ ovunque. Le biciclette rappresentano ovviamente il complemento ideale al viaggio in camper e la possibilità di utilizzo nei paesi bassi è inimmaginabile. Nessun problema per i pagamenti: ci sono sportelli bancomat ad ogni angolo ma in qualunque caso (praticamente ovunque) vengono accettati pagamenti con carte di credito e carte bancomat. Il meteo è sempre stato dalla nostra parte regalandoci calde giornate e fresche nottate, ma questa è fortuna, nulla che si possa garantire. Per gli spostamenti abbiamo utilizzato navigatore Garmin (con POI delle AA pre-caricati) ed atlante De agostini 1:800.000: valido in linea generale, ma nel dettaglio dei paesi bassi avremmo apprezzato una maggiore scala. Dovendo scegliere un paio di località tra quelle che più ci hanno colpito direi certamente Volendam ed il Flora Holland…