2°Stazione:Gesù è caricato della Croce

Pres: Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo

Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.


Lett: Allora i soldati lo condussero dentro il cortile, cioè nel pretorio, e convocarono tutta la truppa. Lo vestirono di porpora, intrecciarono una corona di spine e gliela misero attorno al capo. Poi presero a salutarlo: «Salve, re dei Giudei!». E gli percuotevano il capo con una canna, gli sputavano addosso e, piegando le ginocchia, si prostravano davanti a lui. Dopo  essersi fatti beffe di lui, lo spogliarono della porpora e gli fecero indossare le sue vesti, poi lo condussero fuori per crocifiggerlo (Mc 15, 16-19).


Com: La croce, ogni croce è il frutto amaro del peccato. La carichiamo sulle spalle degli altri perché convinti della bontà delle nostre ragioni, additandola anzi come il segno della nostra giustizia, mentre, in realtà, è la negazione di ogni pietà e misericordia. Gesù, caricandosi della croce, rende questo strumento di morte luogo di riconciliazione e di vita nuova per tutti coloro che accettano di prenderla sulle loro spalle in comunione con lui.


V.G.: Alle invocazioni rispondiamo: Signore, vieni in nostro aiuto.


Lett: Signore, abbiamo paura a prendere sulle spalle la nostra croce perché ci costringe ad essere autentici, ad uscire allo scoperto, a verificare la nostra fede nelle scelte concrete. Donaci lo Spirito di fortezza per seguirti anche verso il Calvario. Per questo ti preghiamo.

Tutti: Signore, vieni in nostro aiuto

Lett:  Signore, spesso la vita ci presenta dilemmi ineludibili. Donaci lo Spirito di discernimento per accogliere la follia della croce. Per questo ti preghiamo.

Tutti: Signore, vieni in nostro aiuto


Lett: Signore, quanta fatica a comprendere che la croce, accolta per amore, è la strada per arrivare alla Pasqua della vita. Donaci il coraggio di non rifiutarla per quelle piccole soddisfazioni transitorie che spesso sono solo illusioni di felicità. Per questo ti preghiamo.

Tutti: Signore, vieni in nostro aiuto

 

Pres: Signore, tu non carichi sulle spalle di nessuno la croce. Sono gli uomini con i loro egoismi e peccati che fabbricano le croci che poi i deboli e i giusti sono costretti a portare. Anche sulle tue spalle è stata messa, evocando falsamente il nome di Dio, e Tu l’hai portata fino al Calvario per renderla sorgente di vita. Aiutaci a trasformare ogni croce in evento di grazia. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. 


Santa madre, deh voi fate

Che le piaghe del Signore

Siano impresse nel mio cuor.


Quanto triste, quanto affranta

Ti sentivi, o Madre santa,

del divino Salvator.