13° Stazione. Gesù è deposto dalla croce


Pres: Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo

Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.


Lett: Il centurione e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, sentito il terremoto e visto quel che succedeva, furono presi da grande timore e dicevano: “Davvero costui era Figlio di Dio”. C’erano anche là molte donne che stavano a osservare da lontano; esse avevano seguito Gesù dalla Galilea per servirlo.


Com: Il venerdì santo è il simbolo del dolore innocente, gratuito e tradito, che, nonostante tutto, si è fatto ancora dono. Questo dolore è stato “santo” perché sofferto da Dio. E Dio quando soffre ama. Quel venerdì di più di duemila anni fa è stato lacerato dal grido che, d’ora in poi, percorrerà sempre l’umanità: Dove sei, Dio, quando le tragedie della storia e le grettezze e le violenze dell’uomo la fanno da padrone? È un grido di disperazione o un atto di fede? Nessuna risposta, se non il silenzio della morte e del sepolcro, chiuso da un masso. Solo dopo tre giorni le bende ed il sudario davano una risposta alle donne che andavano a piangere sulla tomba di Gesù. 

 

V.G.: Alle invocazioni rispondiamo: Signore, donaci il coraggio della fede. 

 

Lett: Occorre coraggio per esporsi in prima persona quando tutti si tirano indietro. Signore, questo discepolo che non ti ha mai confessato apertamente, di fronte alla tua morte mette a disposizione il suo sepolcro. Donaci il coraggio di non stare dietro le quinte quando il gioco della testimonianza si fa duro. Per questo ti preghiamo.

Tutti: Signore, donaci il coraggio della fede. 

 

Lett: Di fronte a certe emergenze, è necessario essere disposti a pagare di persona. Signore, questo lenzuolo, comprato in tutta fretta, sarà abbandonato nel sepolcro e diventerà annuncio di risurrezione. Aiutaci a metterti a disposizione la vita perché diventi annuncio di gioia per tutti. Per questo preghiamo.

Tutti: Signore, donaci il coraggio della fede. 

 

Lett: Ci sono chiusure che pongono fine a tante speranze. Anche il masso all’imboccatura della tomba sembrava togliere ogni illusione e proclamare che la morte aveva ancora vinto. Signore, tu sei più forte della morte. Aiutaci a vivere in questa certezza.  Per questo preghiamo.

Tutti: Signore, donaci il coraggio della fede. 

 

Pres: Signore, è difficile credere quando il sepolcro si chiude su tante speranze ed attese. Fa’ che la nostra vita, anche nel momento della morte, sappia testimoniare la certezza di vivere per sempre con Te. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.


Santa madre, deh voi fate

Che le piaghe del Signore

Siano impresse nel mio cuor.


Caro amor di figlio, voglio

fare mio il tuo cordoglio,

rimanere accanto a te.